L'Italo-Americano

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CV • N. 2 • GIOVEDÌ 10 GENNAIO 2013     •     THURSDAY, JANUARY 10, 2013 Il cinema italiano tra le stelle del Palm Springs International Film Festival Il voto americano sul 'Fiscal cliff' dà una mano all'economia italiana BARBARA MINAFRA Durante la prima settimana, i film italiani ricevono un buon livello di apprezzamento da parte del pubblico del Festival FRANCISCA DE CANDIA DATED MATERIAL - DO NOT DELAY PALM SPRINGS - Una nuova stagione di cinema iniziata, e a dare il via il Palm Springs International Film Festival. Giunto alla 24esima edizione, il festival con i suoi oltre 100 film provenienti da 60 Paesi è un'importante vetrina per gli addetti al settore. È un'occasione per fare il bilancio dell'anno appena concluso, ma è anche, in un certo senso l'apripista della stagione premi essendo a ridosso dei Golden Globes. La manifestazione è cominciata in grande stile al Convention Center di Palm Springs con il Gala Award di sabato 5 gennaio, in cui una parata di stelle ha sfilato sul red carpet. Una folla di fans ha accolto le star del cinema arrivate nella città californiana per la cerimonia di premiazione. Si respirava un clima di sincero apprezzamento e rispetto per i professionisti premiati, segno che le scelte relative ai vari riconoscimenti erano condivise sia dagli ospiti presenti in sala che dagli addetti ai lavori. Naomi Watts ha ricevuto il Desert Palm Achievement Actress Award per il film "The Impossible". Nella corrispondente categoria maschile è stato invece Bradley Cooper ad aggiudicarsi il premio per la sua interpretazione in "Silver Linings Playbook", di David O. Russell che ha presentato personalmente l'amico e collega sul palco. A ruoli inversi è andata la premiazione del regista Robert Zemeckis come Director of the Year: in questo caso è stato il compagno di tanti film, l'attore Tom Hanks. Zemeckis ha avuto il riconoscimento per il film "Flight", interpretato da Denzel Washington. Per il Chairman's Award un Richard Gere in gran forma è stato premiato da Diana Lane, per "Arbitrage". È tutto per l'attrice Sally Field il Career Achievement Award, per la sua Bradley Cooper, Darryl Macdonald direttore del Festival e il regista David O. Russell interpretazione in "Lincoln", di Steven Spielberg. Ben Affleck e l'intero cast di "Argo" sono stati premiati con l'Esemble Performance Award. Il premio Oscar Helen Hunt ha ricevuto lo Spotligh Award per "The Sessions", mentre l'attrice inglese Helen Mirren è la vincitrice dell' International Star Award. Al regista de "Les Miserables" Tom Hooper è andato il Sonny Bono Visionary Award. Infine il regista Ang Lee ha premiato il compositore Mycheal Danna con il Frederick Loewe Music Award per la colonna sonora del film "Life of Pi". Ma il cuore del Palm Springs International Film Festival non sono le star di Hollywood. Registi, produttori, attori, compositori provenienti da tutto il mondo, i film, e un pubblico attento e partecipe: sono loro che fanno la manifestazione e che le danno valore. Tra i film in concorso sono cinque quelli italiani in gara, che concorrono in diverse categorie: "Cesare deve morire" di Paolo e Vittorio Taviani è nella short list per aggiudicarsi il premio come miglior film in lingua straniera. Nella sezione World Cinema Now troviamo "Magnifica Presenza" di Ferzan Ozpetek, "Romanzo di una strage" di Marco Tullio Giordana e "Reality" di Matteo Garrone. Continua a pagina 2 A novembre 2012, le domande di disoccupazione presentate all'Istituto nazionale di previdenza sociale italiano (Inps) sono state 128.534. Sì, c'è stato un calo del 4,5% rispetto al novembre del 2011 ma anche un aumento del 14,4% se si considera il periodo che va da gennaio a novembre 2012. Nell'anno appena concluso, le aziende italiane hanno chiesto quasi 1,1 miliardi di ore di cassa integrazione, ovvero il 12,1% in più rispetto al 2011 per un totale di 1.090 milioni a fronte dei 973 milioni del 2011. Situazione peggiore solo nel 2010 quando furono complessivamene autorizzate 1,2 miliardi di ore di cassintegrazione. Cosa significano questi dati? Che in Italia la fine della crisi è lontana, se l'economia americana (dati del Dipartimento del Lavoro) ha creato in dicembre 155.000 posti di lavoro, bloccando il tasso di disoccupazione al 7,8%. Tuttavia, proprio la più recente delle leggi Usa sta dando una mano alle finanze tricolori e si spera, prima o poi, alla ripresa del mercato del lavoro. L'aumento delle tasse per i più ricchi, con reddito oltre i 400mila dollari, che scongiura il temutissimo "Fiscal cliff" che avrebbe provocato l'aumento delle tasse per il 98% degli americani, tagli indiscriminati alla spesa, e di fatto condannato l'economia Usa alla recessione, ha ridotto lo spread, cioè la differenza di interesse tra i Titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, a meno della metà rispetto al novembre 2011, quando il governo Monti prese le redini del Paese. Missione compiuta, dice l'ormai ex presidente del Consiglio italiano: la situazione economica è migliorata. Ma per la ripresa, l'attesa sarà ancora lunga.

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