L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-10-2013

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ  10  GENNAIO  2013 PAGINA  3 Siria, Assad: "Nessun dialogo con i fantocci degli stranieri". Intanto l'ONU pubblica un nuovo rapporto ROMA - Almeno 60mila persone, tante quante possono affollare le tribune e le curve di uno stadio di calcio, sono state uccise in Siria in venti mesi di repressione e violenze: è il dato inedito e scioccante diffuso il 3 gennaio scorso dall'Onu. Un bilancio che non tiene conto dell'appartenenza confessionale, affiliazione politica o se la persona uccisa fosse un militare, un miliziano o un civile. Ma con il mondo che spinge per la fine degli scontri il Presidente Bashar al Assad delude chi si aspettava un'apertura: il leader siriano è riapparso in pubblico dopo due mesi nella casa della Cultura a Damasco, davanti a una folla entusiasta di sostenitori, annunciando in un discorso alla nazione trasmesso in tv che il regime continuerà a combattere contro i"terroristi" e tuonando che non negozierà con «chi usa la violenza e con quelli che sono dietro questi fantocci» creati dall'Occidente, riferendosi alla ribellione «guidata da al Qaida». «Questa è una guerra per difendere la Nazione, che è di tutti», ha sottolineato Assad, ribadendo che il regime «vincerà». «Non possiamo aspettare che altri trovino una soluzione per la Siria», dove «la sicurezza è scomparsa dalle strade e ovunque si Bashar al Assad respira tristezza», ha detto il Presidente mentre alle sue spalle campeggiava la gigantografia della bandiera siriana composta da centinaia di volti. Assad ha fatto appello a una mobilitazione nazionale per combattere contro gli estremisti «spinti dall'estero», e ringraziato Russia, Cina e Iran per il sostegno. «Questo è un conflitto di chi vuole vendicarsi contro il popolo e frammentare la Siria. Questi sono nemici del popolo e nemici di Dio. E i nemici di Dio finiranno all'inferno», ha aggiunto scatenando l'ovazione dei presenti, che hanno intonato slogan in suo favore, come «Dio, Siria, Bashar e basta!». La strada per uscire dalla crisi, secondo Assad, passa per la creazione di una conferenza nazionale per redigere una nuova Costituzione che verrà sottoposta a referendum, al quale seguiranno elezioni politiche. Dichiarazioni che hanno fatto sobbalzare le leadership di tutti i Paesi e le organizzazioni internazionali. "Queste dichiarazioni, che giungono subito dopo la pubblicazione del rapporto ONU - ha detto il portavoce francese Philippe Lalliot - mostrano la negazione della realtà nella quale si è rinchiuso Assad per giustificare la repressione del popolo siriano. L'uscita di scena di Assad rimane una condizione irrinunciabile". Vladimir Putin l'uomo più potente al mondo. Supera Obama e Merkel per rivista Usa Foreign Policy MOSCA - È Vladimir Putin l'uomo oggi più potente al mondo, secondo la rivista statunitense Foreign Policy. Batte persino Barack Obama e Angela Merkel. Il presidente russo, tornato a capo del Cremlino lo scorso anno, si è aggiudicato la palma di "persona più influente sul pianeta" tra figure pubbliche, uomini politici e businessman, nell'annuale classifica del magazine: "Non è così popolare come era in passato, e il suo paese non ha il peso o l'influenza del periodo sovietico" si legge, "ma nessuno sul pianeta ha consolidato più potere nazionale e regionale". Dietro di lui Ben Bernanke, capo della Federal Reserve Usa, la cancelliera tedesca Angela Merkel, seguita dal capo della Casa Bianca Barack Obama. Poi Mario Draghi, presidente della Bce, Xi Jinping, segretario generale del partito comunista cinese, l'ayatollah iraniano Khamenei, Christine Lagarde dell'FMI, e il re saudita Abdullah bin Abdulaziz Al Saud. Putin però figura non primo ma secondo nella lista, la poltrona più alta resta vuota poiché "L'enormità dei problemi geopolitici ed economici è così grande che nessuno può gestirli singolarmente". A fine 2012, il leader russo era stato nominato dalla rivista Forbes al terzo posto tra i potenti mondiali, dietro Obama e Merkel. Nato il 7 ottobre 1952 a San Pietroburgo, nel 1975 viene arruolato nel KGB (i famosi servizi segreti russi). Nel 1991 diviene direttore del comitato per le relazioni esterne di San Pietroburgo. È l'inizio della sua ascesa politica che lo ha portato, attraverso leggi ad hoc, ad essere l'uomo forte della Russia dal 26 marzo del 2000, quando diviene per la prima volta Presidente della Federazione Russa. Ricopre la carica per due mandati di fila e poi, non potendo candidarsi al terzo mandato consecutivo, si candida e viene eletto Primo Ministro (dopo aver ratificato nuove leggi per dare più poteri a quella carica). Nel marzo del 2012, scaduta la carica di Primo Ministro, Putin è di nuovo eletto Presidente della Federazione Russa, questa volta fino al 2018, avendo lui stesso modificato la durata del mandato da 4 a 6 anni. Il potere di Putin non nasce però solo dalla sua capacità di "impadronirsi" dello stato, ma anche dalla sua fittissima rete di relazioni strettissime, nate durante gli anni del KGB, a partire dai più importanti oligarghi russi proprietari di gas e petrolio. RAMALLAH - Il Presidente palestinese Abu Mazen ha firmato nei giorni scorsi a Ramallah il decreto per cambiare il nome dell'Autorità nazionale palestinese in Stato di Palestina su tutti i documenti ufficiali. Lo riferisce la stampa locale. L'atto del leader di Al-Fatah formalizza il riconoscimento della Palestina come Stato osservatore dell'Assemblea generale dell'Onu, approvato il 29 novembre scorso al Palazzo di Vetro. WASHINGTON - Duecentoquarantacinque arresti in sei paesi, in larga parte in America, con l'accusa di aver prodotto e commerciato online materiale pedopornografico con almeno 123 vittime, con minori anche piccoli di appena due anni. Sono questi i numeri dell'Operazione Girasole, così è stata denominata l'indagine portata avanti dagli agenti federali dell'Immigration e Customs Enforcement. Al momento, gli inquirenti non hanno voluto comunicare i Paesi coinvolti, ma alcuni arresti sono stati eseguiti in Messico. 44 bambini sono stati liberati dalle grinfie dei loro sfruttatori. ABIDJAN - Capodanno di sangue in Costa d'Avorio dove il 2013 si è aperto con una tragedia: la morte di almeno 60 persone rimaste schiacciate nella calca, ad Abidjan, quando una folla immensa si è radunata, la notte scorsa, allo stadio Felix Houphouet Boignyo per vedere lo spettacolo pirotecnico organizzato per dare l'addio al 2012. Un dramma ancora più doloroso perché, dalle notizie ancora confuse, tra le vittime ci sono almeno 26 bambini o adolescenti, a quanto riferisce la CNN online citando il Ministro della gioventù Alain Lobognon. Non è chiara la dinamica della tragedia. TOKYO - Un esercito di cellule immunitarie su misura di paziente potrebbe essere la soluzione per combattere malattie come cancro e Aids. Un ottimo risultato è stato ottenuto dal team nipponico dell'istituto Riken che ha riprogrammato cellule di un paziente con Hiv e di uno con melanoma trasformandoli prima in staminali e poi in nuove cellule immunitarie giovani e forti. ROMA - Carlos Slim è l'uomo più ricco del mondo, con una fortuna accumulata di 75,2 miliardi di dollari. La medaglia d'argento va a Bill Gates, che vanta 62,7 miliardi di dollari. A stilare la classifica dei paperoni è l'agenzia Bloomberg, compilando il 'Bloomberg Billionaires Index', secondo il quale nel 2012 i 100 super ricchi del mondo hanno visto aumentare ulteriormente la loro ricchezza, salita a 1.900 miliardi di dollari. CANADA - Il 17 novembre a Vancouver ha avuto luogo il Ballo in Maschera, una serata di gala organizzata dalla CCIE in CanadaWest per celebrare i 20 anni di attività e successi. Al prestigioso evento hanno partecipato oltre 400 persone: importanti esponenti delle istituzioni e della business community canadese, delle rappresentanze diplomatiche e dei governi provinciale e federale. Con musica dal vivo, silent auction, una rassegna di vini straordinari e un menù tipico, la festa danzante ha rappresentato una celebrazione perfetta del prodotto italiano all'estero. La serata si è conclusa con la premiazione del Presidente fondatore Paolo Pela e con la consegna di un premio alla carriera a Elizabeth Iachelli, fondatrice e Segretario Generale della Camera. Si ringraziano gli sponsor Bosa Foods, Fairmont Pacific Rim e Vancouver Sun. BRASILE - L'attività promozionale che l'ufficio dell'Agenzia ICE di San Paolo ha in programma per il 2013 si configurerà come follow-up della Missione di Sistema Stato-Regioni in Brasile (maggio 2012) e della importante visita del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera in Brasile (settembre 2012). Il Brasile che, secondo gli analisti, dopo il rallentamento registrato quest'anno, dovrebbe ricominciare a crescere nel 2013 a un tasso del 4% annuo - richiede al nostro Paese tecnologia, progettazione e formazione specializzata della propria manodopera e del proprio management. La tipologia di intervento promozionale abbinerà al tradizionale strumento fieristico la formula degli incontri di business mirati, dedicati ad alcuni settori produttivi, con visite presso le controparti brasiliane preventivamente identificate. Sarà inoltre data enfasi agli aspetti di formazione tecnologica, attraverso la realizzazione di corsi di approfondimento tecnico e l'organizzazione di un programma di visite ai distretti produttivi italiani, anche in collaborazione con i principali appuntamenti fieristici. AUSTRALIA - L'Istituto Italiano di Cultura di Sydney ha presentato il libro "Family Business. An Italian-New Zealand Story" di Vincent Moleta, scrittore italo-australiano che per 27 anni ha lavorato al Dipartimento di Italiano della University of Western Australia. Nel volume, Moleta ripercorre la storia della sua famiglia, partendo da suo nonno Bartolo Barnao, che, giunto a Wellington nel 1902, a 13 anni, iniziò a lavorare nel commercio del pesce. Otto anni dopo tornò a Stromboli per sposare Giuseppina, scelta per lui dal parroco del suo paese, e insieme a lei tornò in Nuova Zelanda, dove allevarono i loro cinque figli. Un appassionante romanzo biografico, in grado di offrire anche un quadro vivace di Island Bay, la "Little Italy" neozelandese fra il 1900 e gli anni '60.

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