L'Italo-Americano

NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2018 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | N on lasciatevi incan- tare dalla magnifi- cenza del transatlan- tico Rex, l'apparizione gigan- tesca e trasognata che passa davanti alla riviera romagnola, lasciando tutti a bocca aperta. Il favoloso colosso dei mari scivola imponente, enorme, riempiendo gli occhi, i sogni, le speranze di gente semplice, raccolta notte- tempo su piccole imbarcazioni per vederlo passare con il suo carico di meraviglie.  U n a s c e n a c h e p e r e s s e r e girata, visto che la nave non fece mai rotta commerciale in Adria- tico (eccetto l'ultimo viaggio verso Trieste nel vano tentativo di salvarla dai bombardamenti d e l l a I I G u e r r a M o n d i a l e ) , richiese uno dei primi grandi effetti speciali del cinema italia- no: fu realizzato un bastimento di legno e lo si fece passare tra grossi teli di plastica che rappre- sentavano le onde. I l R e x d i v e n t ò i l s i m b o l o delle speranze di chi non ha nulla, di chi scorgendone le luci immagina un mondo, un futuro, una vita migliore. Conquista che si concretizzò per il regista di "Amarcord", il capolavoro che il 9 aprile di 43 anni fa valse a Federico Fellini l'Oscar come miglior film straniero, il quarto della sua straordinaria serie. N o n f a t e v i a m m a l i a r e d a l mondo proibito, voluttuoso ma profondamente ingenuo della Gradisca, nella scena cult del film del '73 quando, elegantissi- ma nel suo cappottino rosso e delicata in sottoveste nera, pro- nuncia  la parola che dà il nome al suo personaggio rivolgendosi al principe che sotto le lenzuola doveva goderne le curve sinuo- se. Nel suo ammiccare, la musa che oggi trovate sull'etichetta di un'ottima birra artigianale della Riviera adriatica, rivolgeva la sua carica erotica, provinciale e dai fianchi larghi, a tutto un pubblico che sognava di essere vittima designata di una mangia- trice di uomini, bella e procace come lei. Divenne uno dei per- sonaggi più sensuali della storia del cinema italiano, il simbolo i r r a g g i u n g i b i l e d e l l a f e m m e fatale. Bevetevi la birra e non pensa- t e a F e l l i n i e a l s u o f a m o s o mondo onirico e simbolico, al sogno, alla libertà creativa, alla m a g i a , a l l a p o e s i a , a l g u s t o nostalgico che porta con sè. Perché Fellini, regista molto amato e citato da Hollywood (da Paul Mazursky a Martin Scorse- se, da Spike Jonze e Charlie Kaufman a Vincent Minnelli, da Woody Allen a Rob Marshall), fu decisamente molto altro.  R a p p r e s e n t ò s u l g r a n d e schermo l'italianità, disegnando il rapporto tra identità popolare e contemporaneità sociale, cultu- rale, politica. In Amarcord ("Mi ricordo" in dialetto) raccontò l'I- talia fascista come nessun film p o l i t i c o a v e v a m a i f a t t o . I n Prova d'Orchestra, per fare un altro esempio, utilizzò l'allego- ria per mettere in scena la crisi profonda della nostra democra- zia. E' soprattutto merito di Peter Bondanella, professore emerito di Letterature comparate, Italia- no e Storia del Cinema all'Uni- versità dell'Indiana, figura di primo piano per gli studi di ita- lianistica negli Stati Uniti, aver decifrato l'essenza di Fellini. Non fu solo traduttore e studioso delle sue opere cinematografi- che ma aiutò a capire come la sua immaginazione infantile era piuttosto una reazione ai muta- menti nell'immaginario colletti- vo, nelle mode, nel costume sociale, nella vita politico-cultu- rale del Paese. Per questo, trat- tando la cinematografia fellinia- na parlò anche di politica, di fascismo, della fine simbolica della prima Repubblica nata all'indomani della Liberazione. Fellini è parte integrante del- l'identità nazionale, un simbolo della Penisola come lo sono Dante Alighieri o Michelangelo e l'importante biografia artistica tracciata da Bondanella mostra come la sua esuberante immagi- nazione sia stata plasmata dalla morale, dalla letteratura, dal sentire del mondo circostante. Bondanella esplorò a fondo i temi chiave di Fellini per rive- larne la crescita non solo come maestro artistico dell'immagine, ma come astuto interprete della cultura e della politica italiana.  Attraverso documenti prece- dentemente non esaminati, doz- z i n e d i m a n o s c r i t t i o t t e n u t i direttamente da Fellini e dai L'interpretazione felliniana dell'identità italiana suoi sceneggiatori, mostrò il contributo del regista riminese nell'ascesa del Neorealismo ita- liano e il ruolo decisivo nell'e- voluzione del cinema italiano negli anni '50, oltre il Neoreali- s m o . R i v e l ò a s p e t t i s p e s s o nascosti dalla reputazione clas- sica di Fellini quale narratore visionario, circense, capace di mettere in scena La Dolce Vita romana (e la morale nazional- popolare) con un'iconografica fontana notturna in cui si bagna la bellezza abbondante e passio- nale di Anita Ekberg.  A 25 anni dalla sua scompar- sa, quando il mondo si accorse di un vuoto che non riguardava solo la storia del cinema, ma capì che era scomparso un arti- sta assoluto, visionario, capace di vedere il mondo attraverso un filtro tanto personale quanto universale, le suggestioni che trasmettono i suoi lungometrag- g i a n d r e b b e r o c o n o s c i u t e meglio. Lui che è diventato un sinonimo di italianità, dovrebbe come tanti altri essere letto al di là degli stereotipi e sviscerato nell'immensa complessità, pro- pria di ogni essere umano. 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