L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-13-2018

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 13 DICEMBRE 2018 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l Natale si sta avvicinando e nell'aria già si sente l'arrivo delle feste in famiglia, che il Giorno del Ringraziamento ha anticipato. I nostri sfavillanti centri com- merciali brulicano di persone alla ricerca del regalo perfetto, le luci e le decorazioni rendono ancora più accoglienti le nostre case e   illuminano i vialetti dei vicini, molti di noi hanno provveduto per tempo a inviare bigliettini d'auguri ad amici e parenti lonta- ni. In Italia, in piazza San Pietro, nel cuore della cristianità, il Natale porta sotto i riflettori i simboli più classici di queste festività, anche se non mancano le novità. Lì dove per tradizione viene allestito il presepe che inventò San Francesco d'Assisi per celebrare la Sacra Famiglia, è stata appena inaugurata una Nati- vità che, per la prima volta, è stata interamente realizzata usan- do la sabbia. E' un'opera d'arte di grande fascino e suggestione realizzata secondo la più antica tradizione delle sculture fatte di limacciosa arenaria che si accu- mula sulla costa veneta di Jesolo. Un bassorilievo riproduce la Natività che è stata scolpita, usando 700 tonnellate di sabbia dolomitica, da quattro artisti di diversi Paesi coordinati dall'ame- ricano e pluripremiato campione del mondo di sculture in sabbia Richard Varano.  Quest'anno la Sacra Famiglia di Nazareth ha le sembianze di una famiglia di migranti: all'in- terno di una barca che raggiunge la riva, troviamo Maria e Gesù bambino con Giuseppe che, in atteggiamento di protezione, li porta in salvo. La scultura ha un messaggio di grande attualità che lega le coste italiane ai confini tra Stati Uniti e Messico. Impie- ga inoltre un materiale povero ed effimero come la sabbia, diven- tando il simbolo della vita, della sua fragilità e provvisorietà.  Sempre in mezzo al colonnato di San Pietro, tra balli folcloristi- ci e cori natalizi, è stato acceso l'albero di Natale, un grande abete proveniente dalla Foresta del Cansiglio di Pordenone, dal Friuli colpito nelle scorse setti- mane da una devastante ondata di maltempo che ha causato danni incalcolabili al patrimonio natu- rale: Veneto e Friuli hanno perso gran parte dei loro boschi pluri- secolari, abbattuti in un attimo da fortissime raffiche di vento. Lo stesso vento che ha seminato distruzione in California. L'albe- ro di quasi 25 metri diventa così un simbolo di rinascita dalle ceneri, il ritorno alla vita, come anche la mitologia (non cristiana) legata alla Fenice celebra dalla notte dei tempi.  Nulla, come si vede, è sempli- cemente quel che appare.  Non c'è solo un presepe, un albero, una Natività.  Dietro a quel che vediamo, ai piatti che cuciniamo, ai dolci che prepariamo in questo periodo, alle decorazioni che mettiamo sulla tavola delle feste o che usia- mo per riempire di luci e colori le nostre abitazioni, c'è qualcosa di più prezioso e ricco di storia come la tradizione, gli usi e le credenze popolari. Facciamo un altro esempio, che solo in apparenza sembra un discorso lontano da quanto detto finora. Matera è nota per essere la bella città dei Sassi e nel perio- do natalizio offre una stupenda passeggiata. Se la si osserva da lontano, dai punti panoramici che di giorno lasciano senza fiato, si scopre che è un grande presepe, tutte le luci accese la avvolgono di sera in uno spetta- colo indimenticabile. Se ci si cammina dentro si incontra il presepe vivente, uno dei più famosi d'Italia. Artisti professio- nisti in costumi storici mettono in scena i vari quadri dell'An- nunciazione, di Erode, della Natività, restituendo ai visitatori la sensazione della lontana Betlemme, dove nacque Gesù. E' un tour emozionante in una scenografia suggestiva.  Ma dietro alla bellezza del luogo, al fascino degli ambienti in tufo e degli ipogei precristia- ni, dell'habitat rupestre abitato sin dal paleolitico e del parco archeologico diffuso, c'è una storia che non si vede. I meravigliosi Sassi che oggi brillano di luce propria, un tempo non troppo lontano erano abitati da gente troppo povera per vivere in condizioni degne, al punto che negli anni '50 se ne decretò lo sgombero. Le pessime condizioni di vita, assolutamente insalubri, la fecero definire una Non fermiamoci all'apparenza, non ce lo insegna solo il Natale "vergogna nazionale", mancando le più elementari condizioni sani- tarie, dalle fognature all'acqua corrente. Ma da lì in poi una lenta ma prepotente trasforma- zione ha portato Matera, novella Fenice, a diventare Capitale Europea della Cultura 2019. L'apparenza si dice inganni spesso. O perlomeno non dice tutto. Lo scambio dei doni da scartare sotto l'albero la mattina di Natale così come un luogo bello e attraente come l'antichis- sima e cinematografica Matera possono nascondere molto altro. Il nostro sforzo deve essere sem- plicemente uno: capire cosa c'è dietro ai simboli e a quelli che sembrano solo riti, vecchie tradi- zioni familiari o paesaggi da car- tolina. La storia di un luogo, come la storia delle persone, è un viaggio dentro una serie di cam- biamenti, di ricordi, di significa- ti, di gesti, di sentimenti e di emozioni che condensano molto più di una gita turistica, di un fiocco su un pacco regalo.  C'è ben più di quel che appare. A tutti un caloroso augurio di buone feste da tutta la reda- zione de L'Italo-Americano. SELLING HOMES THROUGHOUT THE BAY AREA Adele Della Santina "e Right Realtor makes all the dierence." 650.400.4747 AdeleDS@aol.com www.AdeleDS.com CalBRE# 00911740 Expert in preparation, promotion, and negotiation!

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