L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-13-2018

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1068707

Contents of this Issue

Navigation

Page 34 of 35

GIOVEDÌ 27 DICEMBRE 2018 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Europa amara e ranking in discesa: avanzano solo in tre, ridimensionate le aspirazioni italiane sivi, 'steccano' raramente. Sul percorso dei Partenopei - al netto dell'ultima sconfitta in casa del Liverpool - pesano come maci- gni lo 0-0 di Belgrado e il gol subito al 93' a Parigi (valso il 2- 2 per i Francesi): episodi sfavo- revoli connessi più a limiti di esperienza e di carattere che a differenze tecniche. Il Napoli ha comunque poco da rimproverarsi e adesso c'è l'Europa League, da affrontare con impegno e da 'grande'. D ELU S I ON E I N TER - I Nerazzurri avevano preparato il ritorno in Champions con acqui- sti mirati, che avrebbero dovuto garantire a mister Spalletti di poter mettere in pratica il credo tattico con continuità e sicurezza. Purtroppo, però, gli infortuni (Nainggolan) e lo scarso rendi- mento di alcune pedine fonda- mentali (Perisic) non hanno mai consentito ai Milanesi di imporre il proprio gioco. Eppure, in un girone complicatissimo (con Barcellona, Tottenham e PSV), l'Inter ha cominciato bene, rac- cogliendo parecchi punti con un mix di individualità e fortuna: la clamoros a rimonta col Tottenham, la rocambolesca vit- toria di Eindhoven e il sofferto pari interno col Barça avevano fatto ben sperare. Poi il 'solito' periodo nero (l'andamento alta- lenante è una costante delle ulti- me stagioni), un mese di sban- damento tecnico e di personalità e le certezze che sono crollate. In Champions, dopo il Ko di Londra, gli uomini di Spalletti non erano più padroni del desti- no, ma avevano buone possibilità vis to che, per il Tottenham, espugnare il 'Camp Nou' non sarebbe stato facile. In effetti, contro un Barça pieno di riserve, i Londinesi non sono andati oltre un faticoso pareggio, ma l'Inter F orse ci eravamo un po' illusi. Il ritorno delle quattro squadre in Champions, gironi di Europa League abbor- dabili, acquisti importanti da parte di tutte le squadre impegnate in Coppa, un avvio di gironi diffu- samente positivo, promettevano bene. Invece sono arrivate tante, troppe delusioni. Così, dopo una sola settimana in cui si sono registrate 5 sconfit- te su 6 gare, il bilancio della sta- gione europea delle nostre squa- dre è già fortemente negativo. E il nostro ranking torna a tremare. JUVENTUS, AVANTI PIANO La Juventus vince il girone senza nessun vero patema, anche se qualche scricchiolio finale si è avvertito. La sconfitta interna con il Manchester United è stata tutt'altro che meritata, mentre quella con lo Young Boys è stata tanto clamorosa, quanto indolo- re. Certo, va un po' ritrovata l'ef- ficacia in Coppa di Cristiano Ronaldo - stranamente molto meno prolifico rispetto a quanto non lo sia in Serie A -, ma i Bianconeri hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo alla Coppa. Purtroppo, però, sono un caso isolato. ROMA, AVANTI PIANIS- SIMO - La Roma ha messo al sicuro il passaggio del turno prima della grande crisi in cui è incappata nelle ultime settimane. A riprova del momentaccio, la sconfitta con il Viktoria Plzen che, all'andata, era stato liquida- to 5 -0. P er fortuna dei Giallorossi, oltre ai punti raccolti nelle prime giornate, c'è anche l'equilibrio tra le altre squadre del girone, che si sono frenate a vicenda. Il turno, comunque, è passato e c'è il tempo per 'rad- drizzare la barra' di una stagione che si è rivelata più complicata del previsto. La posizione dello stesso Di Francesco è incerta come non mai: le prossime parti- te, prima della riapertura del cal- ciomercato, saranno decisive. RAMMARICO NAPOLI - Il Napoli, alla fine, non ce l'ha fatta. Non sono bastati un gioco a tratti superbo e spettacolare, non è stata sufficiente una guida tecnica espertissima (Ancelotti è un mago della Champions) e neppure i risultati positivi raccol- ti nelle prime partite. Alla fine, la qualità superiore, la freddezza e l'esperienza internazionale dei calciatori di PSG e Liverpool ha fatto la differenza: S alah, Alisson, Neymar, Thiago Silva e co. sono già giocatori di livello internazionale (e dai costi eleva- tissimi). Loro, nei momenti deci- STEFANO CARNEVALI 1 a S. Siro) con la possibilità di passare il turno vincendo, pareg- giando o perdendo con un gol di scarto o con un gap di due reti, ma segnando almeno due volte. Nonostante l'ambiente caldo e la 'solita' formazione forzosa- mente rimaneggiata (Gattuso ha dovuto rinunciare anche a Suso), i Rossoneri non hanno sofferto molto per tutto il primo tempo, s p r e c a n d o a n c h e p i ù d i u n a ghiotta occasione. Al di là dei limiti tecnici, i padroni di casa non sembravano nemmeno in grado di mettere in campo la 'furia agonistica' che ci si sareb- be aspettati. Poi, nella ripresa, una serie di eventi rocambole- schi: il vantaggio greco dopo una disattenzione corale del Milan, sugli sviluppi di un corner; il 2-0 dei Biancorossi, frutto di un'im- provvida deviazione di Zapata su un tiro dalla distanza; l'immedia- to 2-1 dello stesso difensore colombiano (risultato che avreb- be premiato il Milan); una serie d i o c c a s i o n i s p r e c a t e d a u n 'imborghesito' Cutrone, da un p e s s i m o C a h l a n o g l u e d a u n sempre più spento Higuain. I Greci, sul 2-1, non sembra- vano in grado di riprendere una g a r a c h e n o n a v e v a n o m a i comandato se non che, a 9' dalla fine, l'arbitro francese Bastien ha a s s e g n a t o u n r i g o r e p i ù c h e discutibile (leggerissima tratte- nuta di Abate su Torosidis) ai padroni di casa: dal dischetto Fortounis ha spiazzato Reina, per il 3-1 che, incredibilmente, ha premiato l'Olimpiacos. Per il M i l a n u n a b e f f a r d a ' d i s f a t t a sportiva' inaspettata e irragione- vole che avrà ripercussioni su tutta la stagione e, forse, sul futu- ro a lungo termine di Gattuso. non è riuscita a battere il già eli- minato PSV a S. Siro. Il brutto pari dei Nerazzurri - frutto di una testa appesantita e di poca con- vinzione, a cui l'abituale scarsa fluidità di gioco non ha potuto portare soccorso - sancisce la 'crisi annunciata' dell'ultimo mese. Sarà Europa League, com- petizione in cui i ragazzi di Spalletti (in forte discussione) potrebbero davvero fare la 'voce grossa'. A patto di ritrovarsi. LA ZI O I N C OS TA N TE - Proprio in Europa League prose- guirà il cammino della Lazio che è arrivata seconda nel girone, dietro il sorprendente Eintracht F rancoforte. Il percors o dei Biancocelesti è stato altalenante, come un po' tutta la loro stagio- ne. Nonostante tre sconfitte (due volte contro l'Eintracht e anche in casa del piccolo Apollon), gli uomini di Inzaghi hanno saputo vincere le partite determinanti e hanno sfruttato i risultati favore- voli delle partite tra le avversa- rie. Difficile dire cosa aspettarsi dal pros ieguo del torneo: la Lazio è molto meno brillante dello scorso anno ma, quando è in serata, può battere chiunque. D i certo avrà bis ogno di un apporto maggiore di alcune pedi- ne fondamentali, Milinkovic- Savic su tutti. DISFATTA ROSSONERA - Il Milan ha disputato un buon girone di Europa League, mac- chiato solo dal ko interno contro il Betis (squadra spagnola di buon livello, capace, in Liga, di vincere in casa del Barcellona) capitato all'inizio del periodo degli infortuni in serie. In questo modo si è presentato ad Atene, in casa dell'Olympiacos (battuto 3- Risultati deludenti per il tecnico del Milan Rino Gattuso e per l'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti Si è inceppato sia l'attacco del Napoli di Carlo Ancelotti che della Roma di Eusebio Di Francesco

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-12-13-2018