L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2019 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT L'Inter toglie la fascia da capitano a Icardi: quale futuro per il bomber argentino? M auro Icardi è un bomber di razza. Lo provano la facilità realizzativa e l'implacabilità sotto porta, messe in mostra con tutte le maglie che ha indossato e in partite di ogni livello. Che l'argentino sia una delle punte più efficaci della A è fuori di dubbio. In area di rigore, il numero 9 dell'Inter, è di un'ef- ficacia stratosferica, visto che si muove con intuito e rapidità sopra la media, sa segnare con entrambi i piedi così come di testa ed è difficilissimo da mar- care. Lontano dai 16 metri le cose stanno diversamente, visto che tutti i suoi allenatori hanno sempre cercato di migliorarne il coinvolgimento nella manovra di s quadra, anche s e con es iti modesti. Ma Icardi non si può - e non si deve - snaturare: è un implacabile realizzatore, che finalizza il lavoro dei compagni. Un efficacissimo bomber solita- rio, che ha la realizzazione per- sonale come priorità assoluta. Questa la sua forza e, forse, anche il suo limite. PROTAGONISTA SEM- PRE E COMUNQUE - Limite, intendiamoci, che va ben oltre le questioni di campo, dove, del resto, non sono pochi i centra- vanti individualisti e dediti al gol. Il vero problema è come Icardi e il suo entourage abbiano gestito la crescente popolarità, frutto del rendimento sportivo dell'attaccante. Attorno alla punta si è creato un 'carrozzone mediatico' che ha portato la vita privata del calciatore, i suoi rap- porti con club e compagni e le sue vicissitudini sportive a un'in- credibile sovraesposizione. L'ego del puntero, grazie ai discutibili contributi di chi gli è stato attorno, è divenuto sempre più ingombrante. Il calcio, però, è uno sport di squadra, caratteriz- zato da fragili equilibri che, in questa epoca 'social', basta pochissimo per distruggere. ALTA TENSIONE - La car- riera di Maurito, così come la sua vita privata, oltre alla sovraespo- sizione mediatica, sono state caratterizzate da una tensione costante. L'amicizia con il colle- ga Maxi Lopez, incenerita in nome della relazione con Wanda Nara (ex moglie dell'attuale punta del Vasco da Gama). Poi la fragorosa esplosione in maglia Samp: un amore che però non dura, visto il successivo addio 'alla chetichella', dopo la firma con l'Inter. La rottura diventa aperta nel 2014, quando Maxi Lopez - proprio in maglia Samp - rifiuta la stretta di mano di Icardi nel pre-gara, suscitando il boato del 'Ferraris': l'attaccante dell'Inter si vendica - dell'ex amico e dei fischi - con una dop- pietta e con l'esultanza 'mani alle orecchie' sotto la curva dei suoi ex supporter. Rapporto com- promesso definitivamente. In maglia nerazzurra i gol non man- cano mai, così come i successi (più personali che di squadra: Icardi è capocannoniere di A nel 2014/15 e nel 2017/18). Vista la fragilità della società (elemento ricorrente nella recente storia , caratterizzata da numerosi cambi ai vertici), il peso specifico di Icardi - in virtù del rendimento - si fa sempre più grande. È Mancini, nel 2015 - dopo la negativa annata dell'8° posto -, a promuovere l'allora 22enne con la fascia: il segnale, visto che in squadra ci sono giocatori più esperti e con maggior militanza, di voler legare a doppia mandata i destini nerazzurri con quelli dell'attaccante. Ma i problemi non finiscono: Icardi, a più ripre- se, finisce nel mirino dei tifosi della Beneamata che, alla luce degli scarsi successi del club, accusano alcuni calciatori di impegno rivedibile e in più occa- sioni - celebre il duro faccia a faccia con la curva, a Reggio Emilia, nel febbraio 2015 - il capitano nerazzurro non le manda a dire agli ultras. Sulla stessa linea i post nei social, con cui l'attaccante critica le proteste dei tifosi quando i risultati non arrivano. Anche i rapporti con la Nazionale argen- tina sono oltre il freddo: nono- stante il rendimento di alto livel- lo in A, Icardi non viene quasi mai convocato. Tante le voci attorno a queste reiterate esclu- sioni, che paiono spiegate dal- l'eccessivo 'culto della persona- lità'. Chi di certo non le manda a dire è Maradona: anche il 'Pibe de Oro' stigmatizza la condotta morale del connazionale che giu- dica "10 volte inferiore a Higuain". Progressivamente qualcosa si rompe all'interno dello spogliatoio nerazzurro. Nelle ultime stagioni i più insofferenti sarebbero i compo- nenti del 'clan croato', in partico- lar modo Perisic e Brozovic, ma via via un po' tutto lo spogliatoio ha 'scaricato' Icardi, reo non solo di non comportarsi più da capita- no, ma nemmeno da compagno di squadra. Non a caso, ad Appiano Gentile, Icardi si è tro- vato sempre più isolato, finendo anche per mangiare da solo. WANDA: PROCURATO- RE E OPINIONISTA - Al netto della personalità spigolosa e dell'ego ingombrante, quello che ha fatto precipitare la situazione sembra essere l'importanza sem- pre più marcata di Wanda Nara. Oltre a esserne moglie, Nara è diventata procuratore dell'attac- cante e opinionista televisiva. Senza smettere con il 'bombarda- mento' social (a tema privato e sportivo). In questi mesi le polemiche sui rinnovi contrattuali si sono sprecate, con Nara sempre pro- pensa a 'mettere in piazza' tutte le difficoltà nelle trattative con l'Inter, lanciando anche ripetuti segnali alle pretendenti di Maurito (Juve su tutte). Ma a far colmare la misura sono state soprattutto le sue 'ospitate' tele- visive dove, a più riprese, si è prodotta in dichiarazioni scomo- dissime per il mondo nerazzurro (non sono stati risparmiati né i dirigenti, né i calciatori). NUOVO CORSO - Con l'ar- rivo di Giuseppe Marotta come Ad, l'Inter sembra aver iniziato un nuovo corso, fatto di maggior rigore nei confronti di calciatori ed ambiente (ne sa qualcosa Nainggolan, sospeso per i conti- nui comportamenti poco profes- sionali). Da qui la decisione di un duro confronto con Icardi, nella convinzione che averne tol- lerato a lungo ogni intemperanza sia stato deleterio. Il problema non è connesso al rinnovo (che l'Inter vuole provare a conclude- re): a Icardi è stato chiesto di essere vero leader, disconoscen- do le dichiarazioni della Nara e adottando un profilo più basso dal punto di vista mediatico. Questa richiesta, evidentemente non accolta, ha portato alla cla- morosa degradazione. Adesso il nuovo capitano dell'Inter è Sami Handanovic. DECISIONE GIUSTA - L'Inter sembra aver preso la giu- sta decisione. Per quanto effica- cissimo in campo, in questi anni Icardi - con uscite sempre sopra le righe - ha spesso danneggiato i Nerazzurri, contribuendo ai pro- blemi di spogliatoio e ai malu- mori dei tifosi. C'è bisogno di riportare normalità ad Appiano Gentile e la società deve tornare in controllo. Certo, i gol che Icardi ha sempre garantito sono tanti: bisognerà lavorare per rein- tegrare (ma molto più inquadra- to) il centravanti o per trovare un sostituto all'altezza. Entrambe sono prospettive complicate, ma necessarie. FUTURO INCERTO - Icardi ha patito la decisione della società, chiamandosi fuori dalla trasferta viennese di Europa League e lamentando dei fastidi al ginocchio, che gli impediranno di essere convocato per la partita di Campionato contro la Samp. Nel frattempo ha postato una serie di Tweet tanto criptici, quanto critici. Wanda Nara non è stata da meno, confermando la presenza televisiva e rimanendo più che battagliera sui social. Ora non è facile capire come possa evolvere la situazione. C'è un Europa League da disputare e una Champions da ottenere in Campionato: l'Inter non può fare a meno di Icardi. E c'è un rinnovo da discutere: l'Inter sembra intenzionata a non superare i 7 milioni l'anno, can- cellando la clausola rescissoria da 110 milioni. Considerando gli ultimi screzi, basterà? Alla fine- stra, interessatissime, ci sono Juventus (Fabio Paratici ha ammesso l'interesse per Maurito, della scorsa estate) e anche le big europee. e compagni, ma è sempre stato lì, nel mezzo, diventando cardinale per l'ambiente. Non è un caso se, nel 2007, dopo la cessione di Paolo Cannavaro al Sassuolo, la fascia di capitano sia stata affida- ta a lui. Con Hamsik capitano, il Napoli ha scoperto un leader silenzioso, capace di interpretare tanto gli umori della piazza, quanto quelli dello spogliatoio. Oltre a trovare la giusta connes- sione con la dirigenza. Non ha mai fatto notizia, né dato scalpo- re: si è - giustamente - acconten- tato di poche parole, sempre utili e funzionali per l'ambiente. NAPOLETANO DELL'E- ST - Nonostante la provenienza, Hamsik è diventato in pochi anni un napoletano "verace". Soprannominato Marekiaro, lo slovacco ha reso il capoluogo campano la propria città d'ado- zione. Con uno stile brillante e mai eccessivo, ha vissuto la città, vi ha fatto nascere i tre figli e - nonostante un paio di spaventose rapine subite - ha sempre avuto parole di amore sincero per i Partenopei. DOLCE ADDIO - Le accre- sciute ambizioni del club, gli innesti di mercato e l'età che avanzava hanno via via circo- s critto l'apporto s portivo di Hamsik. I suoi numeri e il suo minutaggio non sono crollati, tuttavia la sua presenza si è fatta meno indispensabile. Nel Napoli di Ancelotti, Hamsik non era più un titolare inamovibile. La lenta flessione è parsa chiara a tutti, Hamsik per primo. A riprova della leadership, non ha mai con- testato le scelte del tecnico, cer- cando di farsi sempre trovare pronto. Poi è arrivata la ricchissi- ma proposta del Dalian. A 32 anni, mettere la firma su un con- tratto da 9 milioni a stagione, è un'occasione irripetibile. Come ammesso dal calciatore, le tem- pistiche dell'addio (concretizza- tosi dopo la chiusura del mercato invernale) non sono state partico- larmente felici, visto che hanno impedito un saluto celebrativo alla piazza. S ocietà e tifos i, hanno compres o la s celta di Hamsik, che è stato sostenuto in questo frangente delicato. Da parte sua, il capitano uscente, a mezzo social, ha rilasciato un toccante messaggio, in cui si scusa per la partenza repentina, promettendo di tornare presto nella città - e nella società - che ha nel cuore. Esito tutt'altro che inverosimile: la serietà e la com- petenza potrebbero presto ren- derlo un prezioso dirigente. SEGUE DA PAGINA 38 STEFANO CARNEVALI L'attaccante dell'Inter Mauro Emanuel Icardi

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