L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-30-2019

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1124659

Contents of this Issue

Navigation

Page 2 of 39

NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2019 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | P atria, la terra del padre, degli avi. L'origine latina del nome espli- cita bene quel che poi diventa un sentimento di appartenenza alla comunità che vive in un luogo e di condivisione del patrimonio culturale che in tale contesto si è costituito con il suc- cedersi delle generazioni.  Oggi, nell'era veloce della glo- balizzazione, delle migrazioni di massa, delle società multietniche e multiculturali, del turismo che ci porta con poche ore di volo all'al- tro capo del mondo e ci fa sentire tutti cittadini del mondo, il concet- to di patria ma anche il sentimento, l'ideale, lo spirito patrio sono sfu- mati, evanescenti, sfuggenti.  Per tornare un po' alle origini, è interessante sfogliare "Dio dorme nella pietra" ovvero la sco- perta e la descrizione del pensiero degli Indiani d'America che Rudolf Kaiser ha riassunto in un libro pubblicato in Italia nel 1996.  Il testo cita il capo delle tribù Duwamish e Suquamish, Seattle, e un suo famoso discorso del 1887 in cui evidenziava le differenze fra i conquistatori bianchi e i Nativi americani, dando una definizione di patria che in più punti andrebbe recuperata: "C'è poco in comune tra noi. Le ceneri dei nostri ante- nati sono per noi sacre, e sacro è il luogo ove riposano; voi, invece, vi allontanate dalle tombe dei vostri padri apparentemente senza dolo- re… I vostri morti, non appena sono scesi nella tomba, cessano di amare voi e il luogo dove sono nati; presto dimenticati, se ne vanno lontano, oltre le stelle, da dove non ritornano mai più. I nostri morti, invece, non dimenti- cano mai la terra meravigliosa che diede loro un giorno la vita e con- tinuano ad amare i fiumi sinuosi, le alte montagne, le valli solitarie; continuano a nutrire i sentimenti più teneri per coloro che vivono con il cuore ormai solo, e ritornano spesso per visitarli e consolarli…  Per il mio popolo, dunque, ogni porzione di questa terra è sacra: ogni pendio, ogni vallata, ogni pia- nura e ogni foresta sono santificati da un dolce ricordo o da un'espe- rienza dolorosa della mia tribù. Anche le rocce, apparentemente così mute sotto il sole cocente della costa, sono imbevute, nella loro solenne imponenza, del ricordo di eventi del passato legati al destino del mio popolo. E persino la pol- vere reagisce con più amore ai nostri passi che non ai vostri: essa, infatti, non è che la cenere dei nostri antenati e i nostri piedi nudi avvertono questo contatto benevo- lo, poiché il terreno è reso fertile dalla vita delle nostre famiglie". E' un discorso affascinante, intenso, molto lontano da noi che abbiamo un rapporto sicuramente meno filosofico e naturale con il paesaggio che ci circonda e con la gente che lo vive insieme a noi.  Il libro parla di civiltà molto differenti, contrappone concetti culturali radicalmente diversi. Ma il punto che ci interessa è quello in cui descrive il rapporto intimo, personale, spirituale con la propria terra, quel seducente senso di "appartenenza" alla terra dei propri avi. Un concetto a cui bisognereb- be tornare, liberi da altri retaggi, per capire chi siamo. Dunque, cos'è per noi la patria? E' ancora il luogo delle radici, quello che conserva i ricordi e le tradizioni, dove vivono coloro che amiamo, che ci sono simili, che parlano la nostra lingua, che con- dividono i nostri valori?  Sicuramente è un concetto ideale e idealizzato, nel senso che ognuno lo declina in maniera diversa tenendo conto delle appar- tenenze soggettive, delle esperien- ze individuali, basandosi sulla pro- pria storia personale. Un emigran- te spesso ha un sentimento che si avvicina molto al concetto origi- nale. Chi si è allontanato dalla terra natia ha un rapporto più inti- mo, un legame più genetico e per- cepisce un richiamo per il paese lasciato alle spalle in maniera più nitida di un italiano che vive in patria e che lo percepisce in modo molto più sfocato, sbiadito. Usando una definizione un po' forte si potrebbe anche dire più "disturbato" da altri temi come il richiamo ai valori di libertà, giu- stizia, uguaglianza fra gli uomini, al rispetto dei diritti che sono il fondamento della società e i pila- stri su cui poggia la costruzione dell'Italia, al tema dell'importanza delle istituzioni che si sono for- giate nel faticoso cammino ispira- to dalla Carta Costituzionale, per non parlare di  quel che possono significare le appendici naziona- liste o i sovranismi che caratteriz- zano i nostri giorni.  Patria, legame personale con 'la terra degli avi' tutto da recuperare Queste sovrastrutture fanno ovviamente parte della definizione di patria perchè fanno parte della sua storia e della sua evoluzione, ma la allontanano da quel rapporto più "naturale" di cui parlava il capo indiano Seattle.  Ora pensiamo al 2 Giugno, all'imminente celebrazione del 73° anniversario della proclama- zione della Repubblica italiana, alla festa nazionale, alla parata in via dei Fori Imperiali.  Quest'anno il tema della Festa è l'inclusione perchè si vuole mar- care la volontà di non lasciare indietro nessuno, di combattere contro le emarginazioni sociali, di esprimere un segno di attenzione verso gli ultimi. Bene, questo 2 Giugno "inclusivo", che aspira a una società più aperta e compren- siva, ci indica un cammino molto simile a quello di appartenenza che vogliamo evidenziare in que- sta riflessione. Che vuole essere un invito, ovunque si viva e in qualsiasi maniera lo si voglia declinare, a sentirsi parte "inte- grante" di una comunità recupe- rando il legame antico, naturale, atavico con la terra e la propria cultura.  SELLING HOMES THROUGHOUT THE BAY AREA Adele Della Santina "e Right Realtor makes all the dierence." 650.400.4747 AdeleDS@aol.com www.AdeleDS.com CalBRE# 00911740 Expert in preparation, promotion, and negotiation!

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-5-30-2019