L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-13-2019

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 13 GIUGNO 2019 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | S trappa un sorriso ma poichè mette in luce un aspetto paradossale, non diverte. Il grotte- sco è questo: evidenzia uno squilibrio, una sproporzione fra gli elementi e l'ironia lascia presto emergere un retrogusto amaro. Uno degli aggettivi che general- mente accompagnano i film di Lina Wertmuller è questo: grottesco. Perchè usando un racconto a tratti documentaristico, talvolta cinico, a momenti spensierato, la regista e sceneggiatrice romana fresca di annunciato Oscar alla carriera, è sempre riuscita a cogliere il tratto umoristico di una situazione critica così da evitare i toni drammatici ma non una seria riflessione. La vena ironica e provocatoria unita alla passione per il grottesco italiano ha guidato tutti i suoi suc- cessi caratterizzati da titoli tanto lunghi da essere entrati nel Guinness dei Primati. Ma proprio questi titoli infiniti, impossibili da ricordare, danno il senso del suo fare cinema: storie che fanno pen- sare, racconti che fanno divertire. Ma 33 film e 32 sceneggiature ori- ginali raccontano anche di una straordinaria carriera che ha fornito al pubblico una originalissima ver- sione dell'italianità, un ritratto pacato, acuto, spietato, mordente, umoristico che l'ha resa una raffi- nata ritrattista dei vizi italiani che ha spinto fino alle estreme conse- guenze arrivando, appunto, al grot- tesco. Il suo cinema diventa così una critica sociale e politica e la critica si sviluppa attraverso la ridicoliz- zazione dell'elemento preso in con- siderazione: rendendolo eccessivo e stravagante, diventa parodia di se stesso e, da pubblico, da spettatori di questa umana commedia ripro- dotta sul grande schermo, non si può più essere spensierati, inco- scienti delle conseguenze. Lo spet- tatore finisce cioè per percepire un fastidio, frutto della violenza, della miseria e dell'ignoranza. In fondo, chi ha stabilito che un film debba necessariamente essere serio per far riflettere e non possa al contrario usare anche il comico, la satira, il grottesco per esprimere un atteg- giamento impegnato rispetto al mondo circostante? "Ho un certo gusto per il grot- tesco: distorcere la realtà è sempre stato il mio modo di raccontarla" ha detto più volte. L'attribuzione dell'Oscar a Lina Wertmuller ha avuto un merito importante: dare una più che meri- tata ribalta non solo al cinema fem- minile, fatto cioè dalle donne, ma al cinema italiano che ha tante interpreti ma pochi riconoscimenti per queste artiste, esattamente come avviene nella politica piuttosto che nella società italiana. I ruoli apicali restano ancora appannaggio dell'altra metà del cielo se è vero che sulle poltrone da manager siedono, nel 75% dei casi, uomini. La parità di genere è ancora lontana. Capire le cause della mancata valorizzazione della leadership femminile in Italia è fac- cenda complessa anche perché in Italia sono proprio le donne ad esse- re più formate rispetto agli uomini. Dagli anni Novanta le laureate hanno superato stabilmente i lau- reati, e oggi si assestano al 55%. Nella pratica succede però che le donne studiano di più ma lavorano di meno (e generalmente sono anche pagate meno), e per raggiun- gere una posizione al vertice si for- mano più del doppio dei loro pari di sesso opposto. Sembra un discorso lontano dal cinema ma non lo è soprattutto se il tutto ruota attorno alla figura di Lina Wertmuller che in materia potrebbe dare ancora tante lezioni. A cominciare dal suo essere sem- pre stata controcorrente, introdu- cendo uno sguardo al femminile non conforme a quello a lei con- temporaneo e facendo il suo cine- ma con uno stile unico. Il talento non ha genere ma vederselo riconosciuto o trovare le condizioni che permettano di espri- merlo non è cosa facile, soprattutto se si è donna. Anche nel mondo del cinema la strada da fare è ancora molta e spesso è in salita. C'è ancora tanto da fare perché le artiste siano rico- nosciute come qualificate profes- sioniste e vedano adeguatamente valorizzato, espresso e ripagato il Con Lina Wertmuller, Oscar a un ritratto originale dell'italianità loro talento. Forse basterebbe par- tire proprio dai riconoscimenti che l'Academy ha riservato alle nostre attrici, amate forse più a Hollywood che in Italia: tre Oscar al femminile, uno per Anna Magnani e due per Sophia Loren contro la sola statuetta vinta da Roberto Benigni per "La vita è bella". Ai giovani la Wertmuller ha spesso consigliato di tenere duro: "Quel che conta è la passione. Se c'è una grande passione, la si deve onorare, bisogna dedicarcisi con tutte le proprie forze. Se invece non c'è, meglio cambiare mestiere. L'insuccesso non deve essere un ostacolo: si casca e ci si rialza. Tutto qui". Probabilmente la lezione per un mondo più al femminile sta lì: "Sono andata dritta per la mia stra- da, scegliendo sempre di fare quel- lo che mi piaceva. Ho avuto un carattere forte, fin da piccola. Sono stata addirittura cacciata da undici scuole. Sul set comandavo io. Devi importi. Gridavo e picchiavo". Ovvero tenacia. SELLING HOMES THROUGHOUT THE BAY AREA Adele Della Santina "e Right Realtor makes all the dierence." 650.400.4747 AdeleDS@aol.com www.AdeleDS.com CalBRE# 00911740 Expert in preparation, promotion, and negotiation!

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