L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-25-2013

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CV • N. 17 • GIOVEDÌ 25 APRILE 2013     •     THURSDAY, APRIL 25, 2013 Italy voted its "new" President, Giorgio Napolitano Protagonisti italiani: chi scrisse la storia e la Costituzione BARBARA MINAFRA President Giorgio Napolitano, 87, sworn in for second seven-year term DATED MATERIAL - DO NOT DELAY Rome - Giorgio Napolitano again made history on April 20 when he became the first Italian president to be re-elected. It is a second big first for the 87-year-old, who also became the first former Communist to fill the country's highest institutional post when he was sworn in as head of state seven years ago. At the time, the former interior minister and House speaker was already the second-oldest president to take office after Sandro Pertini, who was 82 when he was elected in 1978. A pragmatic moderate, he was a champion of the left party's transformation into a social democratic party, the Democratic Party of the Left (subsequently the Democratic Left) after the fall of the Berlin Wall. In his long political career he took an increasingly pro-US and pro-European line. Napolitano to stay president 'as long as able Continued to page 15 Italy set to rent historic monuments to boost tourism and save unused heritage 63 properties will be leased to private companies to become luxury hotels. In the picture, Castello Orsini Italy is the fourth biggest tourism destination in the world after France, the United States and Spain, and is the country with the highest number of UNESCO world heritage sites. Nevertheless, its low growth and debt has forced the government to allocate just 0.21 percent of its gross domestic product to culture. Now, after cutting dramatically cultural budgets, with its most famous monuments in need of repair, and after seeking private investors to help preserve a unique cultural heritage, the Italian government is going even further. Continued to page 15 Dal 1946 è festa nazionale. Il 25 Aprile celebra l'anniversario della Liberazione d'Italia, la fine dell'occupazione nazista, della dittatura fascista e di 5 anni di tremenda guerra. Rappresenta l'inizio di un cammino che porterà al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica (che prevalse con 12 milioni e 700.000 voti) e quindi alla nascita dello Stato repubblicano. Un passaggio cruciale e tormentato che non ha ancora messo d'accordo tutti: esaltato da chi considera la lotta partigiana l'arma di salvezza dell'Italia, contestato da chi lo legge come l'inizio di un lungo scontro civile. A 5 giorni dalla rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza dello Stato, prima volta nella storia del Paese, cosa significa celebrare questo 25 Aprile? Ideali patriottici, sacrificio, libertà, diritti? Sì, e anche memoria. È una data che ricorda un pezzo della Storia tricolore, che L'Italo Americano vuole mettere in evidenza nel viaggio di approfondimento che sta facendo in questi mesi nell'Italia di ieri e di oggi. Un racconto lontano che ha radici risorgimentali e trova interpreti ormai dimenticati, figure leggendarie come leggendaria e avventurosa fu la loro esistenza, a metà tra Vecchio e Nuovo Mondo, come Carlo Camillo Di Rudio che partito da Belluno nel lontano 1832, è ora sepolto a San Francisco dopo aver combattuto per gli ideali patriottici di Mazzini e Garibaldi, l'eroe dei due mondi, e poi nel 7° Cavalleria al seguito di Custer contro i Pellerossa a Little Big Horn (leggete pagina 5). Un racconto che ha milioni di pagine tante quante furono i nomi dei soldati italiani che partirono per i vari fronti, delle madri e delle mogli che "combatterono" a casa la loro altrettanto durissima resistenza contro fame e dolore, delle innumerevoli vittime di atti di violenza oscena. Pagine a cui si aggiunsero poi quelle della Costituzione che nei suoi primi 12 articoli racconta il presente, e soprattutto il futuro, che si vorrebbe per l'Italia.

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