L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-23-2020

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2020 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L 'Italia ha ancora m o l t a s t r a d a davanti a sé prima che si possa rag- giungere la parità di genere nella scienza. E' al 2 3 ° p o s t o i n E u r o p a c o n appena il 35% di donne scien- ziate e ingegneri. Più in gene- rale, dei circa 18 milioni di ricercatori attivi nel Vecchio continente, le donne sono il 41% contro il 59% degli uomi- ni. Una disparità su cui pesa- no i pregiudizi e gli stipendi ineguali. Nel 2015 le Nazioni Unite hanno istituito una Giornata delle ragazze e delle donne scienziate per puntare il dito contro la disuguaglianza che esiste nei vari campi della scienza e della tecnologia. I dati dicono che appena il 30% delle studentesse nel mondo scelgono discipline nei campi che oggi vengono indicati con l'acronimo Stem: scienze, tec- nologia, ingegneria e mate- matica. Addirittura si scende al 3% in un settore in fortissi- ma espansione come quello delle tecnologie informatiche e della comunicazione (Ict): meno di una ragazza su trenta sceglie di studiare materie legate al mondo della comu- nicazione digitale. S e c o n d o l e s t a t i s t i c h e dell'Unesco, a livello mondia- le, le donne rappresentano poco meno del 30% del totale delle persone che lavorano nel campo della ricerca, sia nel settore pubblico che nelle imprese private. Il livello apicale è ancora più proibitivo tanto che si parla di "soffitto di cristallo", una metafora che racconta come ostacoli di natura socia- l e , c u l t u r a l e , p s i c o l o g i c a apparentemente invisibili ma insormontabili rendono pra- ticamente inarrivabili le posi- zioni di comando. Non è un caso che la nomina nel 2014 di Fabiola Gianotti alla dire- zione generale del Cern di Ginevra, che da riconfermata presiederà fino al 2025, abbia fatto "scandalo" nel senso che ha destato l'interesse dell'opi- nione pubblica proprio in quanto prima donna a rag- giungere un simile incarico. Eppure gli studi fisici sulle particelle elementari l'aveva- n o p o r t a t a , g i à d u e a n n i prima, ad annunciare impor- tanti scoperte relative all'os- servazione di una particella compatibile con il bosone di Higgs. E già nel 2009 aveva ricevuto la prima di tre onori- ficenze (le altre nel 2012 e nel 2 0 1 4 ) a l m e r i t o d e l l a Repubblica Italiana "per le sue conoscenze scientifiche e le spiccate doti gestionali con cui guida il progetto Atlas e per il suo importante contri- buto al prestigio di cui gode la nostra comunità di scienziati nel campo della fisica nuclea- re". Prima di lei solo un'altra italiana era entrata a pieno titolo nella Storia della scien- za: Rita Levi Montalcini, le cui prodigiose ricerche non erano state fermate nemme- no dai bombardamenti della II guerra mondiale nè dalle p e r s e c u z i o n i r a z z i a l i . A l momento è ancora l'unica ita- liana ad essere riuscita ad infrangere un altro "soffitto di c r i s t a l l o " . S o n o s o l o 2 0 i Nobel assegnati a una donna per la fisica (3), la chimica (5) o la medicina (12), a fronte dei ben 585 andati a uomini. Il suo premio Nobel per la medicina nel 1986, al di là dei fondamentali contributi ai progressi scientifici in campo neurologico, ha detto una cosa fondamentale: anche una donna può. Per l'Italia ha rappresenta- to una svolta culturale, la s t e s s a c h e p o i h a p o r t a t o Samantha Cristoforetti nello Spazio a conferma che non ci d e v o n o e s s e r e l i m i t i a l l e potenzialità femminili. Tutte e tre queste donne in realtà, hanno avuto impor- tanti parentesi professionali all'estero a conferma che in patria c'è ancora molto da f a r e . E p p u r e , " a c a s a " , l e potenzialità ci sarebbero tutte se è vero, passando a tempi recentissimi, che è stato meri- to di 9 donne se l'Italia ha capito che era iniziato l'attac- co pandemico di Covid-19 e che potevamo sequenziare il virus. I l 2 0 f e b b r a i o 2 0 2 0 f u merito dell'anestesista dell'o- spedale di Codogno Annalisa Malara l'intuizione che per- mise di individuare il primo p a z i e n t e i t a l i a n o d i Coronavirus: non si trattava di polmonite ma di qualcosa allora inimmaginabile. "Ho p e n s a t o c h e p e r a i u t a r l o , dovevo cercare qualcosa di impossibile. Per esclusione ho concluso che se il noto falliva, non mi restava che entrare nell'ignoto". Pochi giorni dopo furono le ricercatrici dello Spallanzani di Roma ad isolare, prime in Italia, il virus Sars-Cov-2: Marta Branca, direttore gene- rale dell' Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani, Maria Rosaria C a p o b i a n c h i , d i r e t t o r e dell'Unità operativa comples- sa del Laboratorio di virologia e direttore del Dipartimento di Epidemiologia, ricerca pre- clinica e diagnostica avanza- ta, con le ricercatrici Concetta C a s t i l l e t t i e F r a n c e s c a Colavita. Poi sono state tre ricercatrici precarie (perché i n I t a l i a l a r i c e r c a s o f f r e profondamente questo limi- te) dell'ospedale Sacco di M i l a n o a d a v e r i s o l a t o i l c e p p o i t a l i a n o d e l Coronavirus: Alessia Lai, Annalisa Bergna e Arianna Gabrieli (con il collega polac- co Maciej Tarkowski) sotto il coordinamento dei professori dell'Università Statale di M i l a n o C l a u d i a B a l o t t a , docente di Malattie infettive e 35 anni di carriera alle spalle, e Gianguglielmo Zehender. Giustamente tutte sono state r i c o m p e n s a t e c o n u n Cavalierato della Repubblica Sulla scia di Rita Levi Montalcini per infrangere i 'soffitti di cristallo' Italiana. Ma è tempo di fare passi in avanti per infrangere i "soffitti di cristallo". R i t a L e v i M o n t a l c i n i è stata una "antesignana" in materia. Nell'esercito romano tale era chi combatteva in prima linea, cioè davanti alle i n s e g n e d e l l a l e g i o n e : è diventata un riferimento, fonte d'ispirazione e modello da seguire. Ma occorre che dietro di lei possa presto esserci una nutrita guarnigio- ne di scienziate. Converrebbe culturalmente, socialmente e, per quanti hanno una visione più prosaica, economicamen- t e . S e c o n d o i l W o r l d Economic Forum, infatti, "colmare il gender gap del 25% farebbe aumentare il Pil mondiale di 5.300 miliardi di dollari". Meranotours@att.net Direct: 818-907-8408

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