L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-27-2021

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GIOVEDÌ 27 MAGGIO 2021 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Inter, Milan, Spezia e Atalanta al top. Annata flop per Roma, Fiorentina e Torino. Disastrosa per il Parma da battere. Grandi meriti sono da ascrivere a Claudio Ranieri che, senza avere un grande organico a disposizione, ha garantito tran- quillità e chiarezza di intenti per tutto l'anno. Peccato non abbia trovato l'accordo per rimanere sulla panchina della Samp. LA STELLA: Ranieri. LA DELUSIONE: Ramirez. LA SORPRESA: Augello. VERONA, 45 PUNTI: 6.5 - A lungo una delle squadre più 'tignose' del torneo, il Verona ha avuto il torto di 'sciogliersi' una volta centrata la meritata e inevi- tabile salvezza. Troppe sirene di mercato per alcuni dei suoi gio- catori più importanti e meno disponibilità a seguire i dettami del 'sergente' Juric, hanno porta- to a un finale di stagione piutto- sto sottotono. Gli Scaligeri, comunque, sono stati a lungo un modello di grinta ed organizza- zione: una sorta di 'piccola Atalanta' (seppur con molta meno qualità). LA STELLA: Zaccagni. LA DELUSIONE: Kalinic. LA SORPRESA: Dimarco. GENOA, 42 PUNTI: 6,5 - Dopo gli affanni iniziali, con l'arrivo in panchina di Davide Ballardini tutto è cambiato: il Genoa si è ridato una grande organizzazione difensiva e il gruppo ha ripreso a remare com- patto nella stessa direzione. Ne è scaturito un filotto di vittorie (con la porta blindata) che ha rapidamente tolto il Grifone dalla lotta per non retrocedere. Poi sono subentrati appagamento e stanchezza: il finale di torneo non è stato memorabile, ma comunque tranquillo. LA STELLA: Scamacca. LA DELUSIONE: Pjaca. LA SOR- PRESA: Destro. BOLOGNA, 41 PUNTI: 6 - Sempre il solito discorso: il Bologna si salva presto e bene, ma non riesce a fare il salto di qualità, 'staccando la spina' con troppo anticipo. Quest'anno al Dall'Ara si sono viste individua- lità importanti e buone idee di gioco, ma è mancato un vero 'bomber', in grado di concretiz- zare con regolarità quanto creato dai Felsinei. Eccessiva la fragi- lità difensiva, per essere una squadra di Mihajlovic. LA STELLA: Soriano. LA DELUSIONE: Skorupski. LA SORPRESA: Vignato. FIORENTINA, 40 PUNTI: 5 - Un'altra annata deludente. Nonostante gli investimenti di Commisso e la buona qualità in rosa, al 'Franchi' non si è diver- tito quasi nessuno. Tanti gli equivoci, a partire dalla confer- ma di Giuseppe Iachini in pan- china (troppo lontano dalle idee di calcio della proprietà) e dalla composizione di una rosa tutt'al- tro che equilibrata (troppi cen- trocampisti 'di fioretto', pochi 'da sciabola'), con qualche acquisto incomprensibile (Callejon). Poi l'arrivo di Cesare Prandelli e le sue rapide dimis- sioni: un episodio che non ha certo rasserenato l'ambiente. Richiamato Iachini, la 'Viola' ha dovuto sudare per uscire dalla lotta per non retrocedere. Peccato, perché con Ribery e l'e- splosione di Vlahovic, ci sarebbe stato materiale con cui divertirsi. La grande paura. Una squadra costruita per inseguire l'Europa che si è trovata molto presto invischiata nella lotta per non retrocedere e che - ad un certo punto - pareva non avere le risorse (mentali più che tecni- che) per togliersi dalle secche. Disastrosa la gestione di Eusebio Di Francesco, meglio (ma non senza fatica) sotto la guida di Leonardo Semplici. La svolta si è avuta nella folle partita contro il Parma (ribaltata nei minuti conclusivi, per un clamoroso 4-3 Okaka vessato da continui pro- blemi fisici come Deulofeu, i gol salvezza sono arrivati da de Paul, autore di una stagione eccellente. LA STELLA: de Paul. LA DELUSIONE: Llorente. LA SORPRESA: Molina. SPEZIA, 39 PUNTI: 7 - Storica stagione d'esordio in Serie A e storica salvezza centra- ta senza grandi paure. Sulla carta, in pochi avrebbero prono- sticato un risultato del genere, invece il duro lavoro di Italiano LA STELLA: Ribery. LA DELUSIONE: Callejon. LA SORPRESA: Vlahovic. UDINESE, 40 PUNTI: 6 - Un'altra salvezza, senza troppi patemi. Ma poco altro. Luca Gotti ha svolto con perizia il proprio compito, costruendo una squadra solida e caparbia, che ha lasciato poco spazio allo spetta- colo, ma è sempre stata difficile da battere per tutti. Fallito l'e- sperimento Llorente e con e la qualità di molti giovani interpreti hanno costruito un pic- colo miracolo. Dopo l'apice toc- cato nella grande vittoria contro il Milan e nel pareggio contro l'Inter, la squadra ha pagato un po' di fatica, terminando il Campionato con qualche affanno inaspettato. LA STELLA: Italiano. LA DELUSIONE: Galabinov. LA SORPRESA: Nzola. CAGLIARI, 37 PUNTI: 5 - finale): da lì il Cagliari si è ritro- vato e, con qualche risultato pesante centrato e qualche passo falso delle dirette concorrenti, si è salvato con una giornata d'anti- cipo. LA STELLA: Joao Pedro. LA DELUSIONE: Simeone. LA SORPRESA: Zappa. TORINO, 37 PUNTI: 4,5 - La stagione del Torino è stata molto simile - ma persino peg- giore - a quella del Cagliari. Partiti con l'obiettivo del bel gioco (ma con una rosa decisa- mente carente), agli ordini di Marco Giampaolo, i Granata non hanno mai trovato la quadra e rivelatisi fragili mentalmente e difensivamente, sono presto sprofondati in zona retrocessio- ne. L'arrivo di Davide Nicola in panchina - abbastanza tardivo, tra l'altro - ha ridato un po' di fiducia e di compattezza alla squadra che, comunque, ha con- tinuato a palesare tutti i problemi sul versante della qualità. La sal- vezza è arrivata - con tantissimi brividi - più per i demeriti altrui, che per le proprie prestazioni. Urge rifondare e partire con un progetto valido. LA STELLA: Sanabria. LA DELUSIONE: Verdi. LA SOR- PRESA: Singo. BENEVENTO, 33 PUNTI: 5,5 - Il Benevento ha disputato una bella stagione, impreziosita da risultati roboanti (come la vit- toria all'Allianz Stadium di Torino), ma è arrivato al finale di Campionato con il fiato corto e, alle prime difficoltà, si è sciol- to. Pur non essendo quasi mai stato in zona retrocessione, quando vi è caduto, non ha sapu- to più togliervisi. Delusione cocente per Filippo Inzaghi che, dal punto di vista del gioco, non ha molto da rimproverarsi. Alle 'Streghe', semmai, sono mancate malizia, cattiveria e un pizzico di fortuna. LA STELLA: Lapadula. LA DELUSIONE: Iago Falque. LA SORPRESA: Gaich. CROTONE, 23 PUNTI: 5 - La drammatica fragilità difensi- va è stato il tratto distintivo della stagione del Crotone che, sia sotto la guida di Giovanni Stroppa, sia sotto quella di Serse Cosmi, ha subito tantissimi gol (alla fine ben 92), vanificando il buon gioco e la vena realizzativa di Nwankwo Simy. La salvezza non è quasi mai sembrata possi- bile, nonostante dei momenti esaltanti dal punto di vista offen- sivo. LA STELLA: Simy. LA DELUSIONE: Magallan. LA SORPRESA: Messias. PARMA, 20 PUNTI: 4 - Una stagione disastrosa. Sia con Fabio Liverani in panchina, sia dopo il ritorno di Roberto D'Aversa (che pure ha restituito un po' di razionalità alla squa- dra). Troppi errori in sede di mercato (a gennaio tanti acquisti pressoché ininfluenti), poca lun- gimiranza nelle scelte tecniche. La squadra si è accartocciata su se stessa molto in fretta e non ha mai saputo trovare il modo di invertire la rotta. LA STELLA: Kucka. LA DELUSIONE: Cyprien. LA SORPRESA: Man. Il tecnico dello Spezia Vincenzo Italiano (Ph © Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com)

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