L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-30-2022

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pria manualità un lavoro o p e r u n g i o v a n e a r t i s t a , magari dotato ma inesperto, di acquisire tutte le necessa- rie competenze. La bottega era il luogo per imparare a disegnare, intagliare, scolpi- r e , d e c o r a r e , c e s e l l a r e o dipingere. Dall'apprendistato poteva u s c i r e u n B o t t i c e l l i , u n Perugino o un Michelangelo Buonarroti. I grandi talenti che il mondo ci invidia sono stati tutti allievi di qualche bottega. L'estro, l'esperienza, la competenza, la creatività, la loro originalità sono fiori- te sulle solide basi consegna- te dai loro mentori, i maestri delle arti e dei mestieri. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 30 GIUGNO 2022 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C i s o n o o g g e t t i che raccontano u n m e s t i e r e . E m e s t i e r i c h e hanno alle spalle una storia antica, fatta di tec- niche, di strumenti, di abilità affinate dall'esperienza, alle- nate con un lavoro lento e silenzioso dentro un piccolo laboratorio, mani esperte piene di segreti tramandati di generazione in generazio- ne. Quando in vacanza visitia- mo una città italiana e com- priamo pezzi d'artigianato locale per avere un souvenir di quella bellezza tipica che moltissime località italiane sanno regalare, incantando dalle vetrine dei negozietti c o n o g g e t t i o r i g i n a l i e attraenti o anche mostrando "live" ai turisti i processi della manifattura artigianale, d o v r e m m o r i f l e t t e r e s u quell'acquisto. Non abbiamo comprato o g g e t t i i n s e r i e , p r o d o t t i industriali di una catena di stampa-confezione-imballag- gio-prezzatura senza anima n è p e r s o n a l i t à . A v r e m o messo in valigia minuscoli esemplari di una gigantesca sapienza, spesso acquisita nei secoli, costruita sull'espe- rienza. Soprattutto avremo soste- nuto la qualità, non il brutto "made in plastica" in qualche fabbrica lontanissima dal Belpaese, l'orrendo fake che purtroppo tantissimi com- p r a n o , a t t i r a t i d a l b a s s o prezzo. Il nostro acquisto di un autentico vetro artistico di Murano o di un vasetto in p i e t r a d i a l a b a s t r o d i Volterra, aiuterà a portare avanti quel saper fare per cui le botteghe artigiane italiane s o n o f a m o s e n e l m o n d o . Avremo cioè sostenuto un pezzo della cultura italiana. Dalle incantevoli cerami- che di Caltagirone, nella pro- vincia siciliana di Catania, alle pelletterie toscane famo- s e p e r l a l a v o r a z i o n e d e l c u o i o c o m e a d A r e z z o , dal ferro battuto forgiato a mano dai fabbri veneti del Vicentino alla minuta filigra- na sarda dove il metallo ha la l e g g e r e z z a d i u n a p i u m a . P e r s i n o e n t r a r e i n u n a pasticceria o in un panificio può essere l'occasione per apprezzare la sublime arte italiana della manualità arti- giana. A n c h e s e d o l c i a r i a , u n "frutto di martorana" è arte all'ennesima potenza non un semplice pasticcino. La pasta reale a base di mandorle tra- sformata, con modellazione e colorazione, nella perfetta riproduzione di una pesca, un'albicocca o una ciliegia è t r a m a n d a r e l a c r e a t i v i t à delle monache benedettine di Palermo che secoli fa, s'in- ventarono il raccolto abbon- dante di un giardino florido e fecondo per addobbare, in pieno inverno, l'orto brullo del loro monastero in un'oc- casione speciale. A Olmedo, in Sardegna, non si mangia una semplice pagnotta in occasione di cerimonie di particolare rilevanza come matrimoni, battesimi, fidan- zamenti o altre festività litur- giche. Il "pane fioridu" (pane fiorito) abbelliva le tavole imbandite. Sapienti panifica- trici, in un vero e proprio rito familiare, forgiavano la pasta i n m o d o d a d a r l e g r a n d e finezza artistica. Finemente ornato, anche il "pane fine piccadu" è pur sempre fatto di acqua e farina ma riprodu- ce un tessuto ricamato. La differenza sta proprio nelle mani abili e creative che lo hanno impastato. Poi ci sono oggetti che non si acquistano ma che fanno parte del patrimonio locale c h e r e n d o n o c o s ì u n i c o e speciale un territorio: posso- no essere le mole in pietra dei trappeti, i frantoi ipogei pugliesi che producono l'olio extravergine d'oliva secondo i processi contadini di moli- tura, o le reti dei trabucchi del Molise che raccontano la pesca tipica della costa adria- tica o i maestri remieri vene- ziani che ancora producono remi e forcole con tecniche che affondano le origini nelle corporazioni nate ai tempi della Serenissima. Da Nord a Sud, l'Italia è piena di queste botteghe che raccontano pezzi di storia del Belpaese, tradizioni, usanze, passaggi di consegne e riti sociali. Sono vere e proprie " s c u o l e " c h e a n d r e b b e r o tutelate come pietre prezio- se, rare e prestigiose. Non solo perché ciascuna vanta illustri interpreti e secoli di know how consegnato alle generazioni successive ma perchè sono esse stesse una t e s s e r a d e l p u z z l e d e l l e meraviglie che rendono così ricco il patrimonio italiano. Non dimentichiamoci che g i à t r a Q u a t t r o c e n t o e Cinquecento si andava "a bottega". Chi voleva impara- re un mestiere, frequentava l'atelier di un maestro, cioè lavorava in un laboratorio artigiano per imparare tutti i segreti di una professione che fosse Leonardo da Vinci o un semplice ciabattino. Era un percorso obbligato per chi voleva fare della pro- Arti, mestieri e botteghe. Tecnica e bellezza che rendono unica l'Italia giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208

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