L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-28-2013

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GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2013 La Vignetta della Settimana Super Checco di Renzo Badolisani L'Italo-Americano 3 Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: dall'inizio dell'anno 105 vittime in Italia Nel 2013, in Italia, 105 donne sono rimaste vittime di femminicidio. Finora. Nel senso che, purtroppo, i casi continuano ad aggiornare la cronaca. Nel 74% dei casi (78 casi su 105), la vittima è stata uccisa dal marito, dal compagno o dall'ex, prevalentemente per motivi di gelosia. Sette le donne ammazzate da famigliari (nipoti, figli, padri), segno che la violenza si consuma in larga parte all'interno delle mura domestiche. Il 90% dei casi, però, non viene denunciato e considerato che la disoccupazione è ai livelli degli anni '50, le donne che subiscono violenza sono costrette a rimanere in casa, da sole o con i figli, e continuare a subire. È ovvio che, oltre alla vergogna, quando manca la sicurezza dell'autonomia economica in una persona o in un nucleo familiare, i livelli di conflittualità si innalzano pericolosamente. Nel tentativo di frenare questa tendenza sociale, lo scorso ottobre è stata varata una legge nazionale sul femminicidio che ha previsto misure di maggiore tutela giudiziaria e repressione nei confronti degli uomini violenti. Il limite della norma, tuttavia, è che la legge non si è preoccupata di finanziare misure educative e di informazione per le coppie, per i genitori e per gli adolescen- IL CICLONE CHECCO Quasi quaranta milioni di euro incassati in un mese di programmazione. È un 'boom' vero e proprio in rapporto alla profonda crisi che sta vivendo il cinema italiano. Pellicole di scarso 'appeal', grandi attori che latitano. Al pari di sceneggiature che non catturano gli appassionati. Il successo di Checco Zalone, classe '77, pugliese di Capurso, rappresenta la classica eccezione che conferma la regola. Il suo nuovo film 'Sole a catinelle' sta letteralmente bruciando ogni record. Sia pure distribuito in milleduecento sale, ha incassato una cifra mostruosa. Ossigeno anche per i proprietari delle sale a cui, per legge, va il cinquanta per cento del costo del biglietto. Una manna per tutti, allora, questa pellicola di Checco, assoluto protagonista dell'attuale cinema italiano. Una sorta di Re Mida, dall'andamento e dalla crescita (artistica, professionale, del gradimento del pubblico) assolutamente esponenziale. Quindici milioni di euro introitati al botteghino per la sua prima fatica cinematografica, datata 2009, 'Cado dalle nubi'. Due anni dopo, cifra triplicata per il suo secondo film 'Che bella giornata'. Quella attuale assomiglia a una sorta di consacrazione. Fenomeno-Zalone, assoluta panacea del cinema nostrano, che - inevitabile che sia così - soffre in modo repentino della crisi economica che avvolge le famiglie italiane che hanno tagliato tutto ciò che, senza strappi, si può tagliare soprattutto a livello di svago e hobbies. Per questo, il risultato e il gradimento del pubblico nei confronti di Zalone è approfondimento doveroso. Cosa piace del suo modo di proporsi? Sono pellicole molto delicate, in cui non compare - e non è cosa di poco conto - la volgarità. Zalone, sul set, è un fiume in piena, che diverte le troupes e sé stesso. Una passione sconfinata, da piccolo, per i videogiochi. Un diploma di maturità scientifica, conseguita presso il liceo di Conversano. Una laurea in giurisprudenza che pure poteva lasciar trasparire un futuro al Foro di Bari o in zone limitrofe. Invece c'era una vena artistica che bruciava in Checco, nome d'arte che è già storia. Cantante, cantautore, attore, presentatore: un miscuglio di facce e ruoli, tutti ricoperti facendo breccia, sapendo far ridere senza mai eccedere. Raccontando la vita di tutti i giorni. Come, in fondo, accade nell'ultima pellicola, 'Sole a catinelle', il film-record della stagione, la pellicola che, in parte, sta contribuendo, con gli incassi, a restituire linfa vitale al cinema italiano. Checco Zalone, infatti, mette in scena le difficoltà di un papà separato, messo alle strette dal proprio figlio, desideroso di trascorrere una vacanza spensierata e, purtroppo per il papà, molto cara economicamente. Fioccano le 'gags', gli equivoci. E il pubblico, in sala, ride e si diverte. In coerenza, in fondo, con quello che dovrebbe essere la funzione primaria di ogni spettacolo: saper divagare, facendo allontanare, per un paio d'ore, preoccupazioni e stress. Nato nelle Tv locali pugliesi, emigrato sugli schermi delle Tv commerciali, Checco Zalone mai ha tradito le sue origini. Nonostante gli incassi dei suoi films e una vita agiata dopo tanti sacrifici, è rimasto a vivere nella sua Puglia, rifiutando le 'avances' delle cittàmetropolitane. Anche questo, in fondo, piace alla gente normale. www.italoamericano.com Il Campidoglio, sede del municipio di Roma Capitale, illuminato di rosso contro la violenza sulle donne nella Giornata mondiale di contrasto al fenomeno ti in modo che la violenza venga battuta prima che esploda nelle dinamiche affettive e sessuali. Nella giornata del 25 novembre, in cui si celebra a livello mondiale la lotta contro il femminicidio, il Campidoglio di Roma si è illuminato di rosso, colore simbolo della ricorrenza. Sulla facciata sono state proiettate immagini raffiguranti una mano e la scritta "Stop violence against women". Subito dopo il saluto istituzionale, la piazza ha accolto gruppi e associazioni femminili protagoniste della ma-nifestazione "La violenza ci co-sta... la vita" con letture, canti, testimonianze, flash mob teatrali, performance sui trampoli e tango. L'obiettivo è la sensibilizzazione della collettività. Tra gli aspetti che preoccupano di più c'è anche il fatto che la violenza non ha più età, come dicono le cronache e come dimostra il lavoro di incontro con le vittime portato avanti dalle associazioni di settore: la violenza sulle donne non riguarda solo le persone adulte, ci sono sempre più anziane, bambine ed adolescenti. I dati in particolare, rivelano che in 63 su 105 casi di femminicidio avvenuti in Italia nel 2013, le vittime avevano oltre 40 anni (60%). Mentre sette vittime avevano tra i 14 e i 19 anni. Poesia in carcere a Chieti per combattere con la cultura le violenze di genere In occasione della "Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne" indetta dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Casa Circondariale di Chieti ha aperto le porte all'Associazione Donna Cultura di Spoltore (Pescara) per favorire la partecipazione al Premio di Poesia "Alda Merini – A tutte le donne". L'incontro non è stato casuale. Il direttore della Casa Circondariale Giuseppina Ruggero, ha accolto favorevolmente l'idea di proporre ai detenuti ed alle detenute momenti di riflessione condivisa, stimolando in questa parte della so- cietà un cambiamento essenziale per la riduzione del fenomeno. Un'occasione propizia per ap- profondire i temi del rispetto della donna, nel suo ruolo sociale e familiare, e della negatività di ogni forma di violenza di genere. Protagonista degli incontri che si terranno anche nel mese di dicembre, la poesia di Alda Merini in cui si evidenzia lo stato di sofferenza e reclusione della grande poetessa milanese comparsa nel 2009 che, allontanata dai suoi figli, in manicomio compone la maggior parte delle sue poesie. Lo scopo del laboratorio è quello di stimolare le emozioni incanalandole in energie creative e fornendo gli strumenti idonei per esprimerle in versi.

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