L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-28-2014

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GIOVEDÌ 28 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Paltrinieri, Pellegrini e Cagnotto eroi di Berlino: è super Italia agli Europei di nuoto in Germania Il cielo è azzurro sopra Berlino. Merito di un'Italnuoto che sembra finalmente aver superato il brutto momento coin- ciso con il flop olimpico di Londra 2012 anche e soprattutto grazie ad un ragazzo di 20 anni che pare avere pinne e remi al posto di piedi e mani ed una ragazza che pareva essersi smar- rita proprio sul più bello. Ci riferiamo a Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini, due facce di una stessa luccican- te medaglia emerse durante gli Europei di nuoto e tuffi svoltisi a Berlino. Tralasciando per un atti- mo, senza che nessuno si offen- da, gli ottimi risultati raggiunti da Tania Cagnotto, confermatasi regina europea dei tuffi, Detti, e Batki, vale la pena soffermarsi sul duo che probabilmente saprà regalare maggiori soddisfazioni ai colori azzurri negli anni a venire. Il ritorno di Federica. Meglio ancora delle medaglie, dei sorrisi e della felicità, c'è stata un'azio- ne che ha lasciato tutti gli appas- sionati di nuoto del mondo a bocca aperta nel corso degli NIColA AlFANo agli ultimi 50 metri. Fortunatamente è andato tutto secondo i piani e soprattutto sono riuscita a dare il meglio per portare a casa questo grande ennesimo risultato di squadra". Largo a Paltrinieri. Un talento così non ha bisogno di preamboli sintattici per essere presentato. I risultati raggiunti però, richiedono un approfondimento speciale tutto dedicato a "sua eccellenza" Gregorio (nome da papa, ce lo perdonerete). Oro nei 1500 stile liberi quasi sbadigliando, oro negli 800 SL dominando come solo i campioni sanno fare. Sarebbe inutile scri- vere "è nata una stella", perché in verità, il ragazzo è stella già da un bel pezzo. Adesso quella stella ha iniziato a brillare più delle altre portandolo alla giusta e meritata vetrina mediatica. "Quando sto bene parto forte, senza tatticismi o idee particolari – ha dichiarato Paltrinieri subito dopo la gara dei 1500 stravinta – qualcuno mi dice spesso di pro- cedere in progressione, dosando gambe e braccia in modo da fini- re forte. Ma il mio Dna è diver- so: mi trovo bene a partire forte e a resistere finché riesco. Tutto sommato mi va spesso bene – ha continuato sorridendo – senza considerare che qualche volta arriva anche il tempone". Ovvio il riferimento al record fatto segnare proprio nei 1500 che però non ha distratto Paltrinieri nella seguente gara degli 800: "Prima dei record mi interessano le medaglie. Il cro- nometro non conta se c'è qual- cuno che va più forte di te, per- tanto sono felice dell'ottimo crono, ma allo stesso tempo ancor più felice per essere salito sul gradino più alto del podio". Italia da urlo. Agli exploit di Pellegrini e Paltrinieri si sono però aggiunte le medaglie con- quistate da Detti (bronzo negli 800 e nei 1500 SL maschili), Leonardi (100 m SL maschili), D'Arrigo (nei 400 m SL maschili), dal team maschile nella staffetta 4x100 SL (bron- zo), da Castiglioni (100 m Rana femminili), Bianchi (100 m Farfalla femminili). Nei tuffi, a portare in alto il tricolore a Berlino, ci hanno invece pensato Noemi Batki (argento nel trampolino da 10 m) e Tania Cagnotto oro nel trampo- lino da un metro e nel sincro da 3 metri con Francesca Dallapè, altra atleta da medaglie pesanti. Peccato per il terzo oro mancato dalla più grande e decorata tuffa- trice d'Europa: la ventinovenne bolzanina Cagnotto ha mancato l'ultimo tuffo chiudendo con un argento al collo. Beffata anche Maria Marconi che si è fermata al 4° posto nella prova da un metro. Europei. Ci riferiamo al momen- to in cui, durante la staffetta fem- minile 4x200 SL, si è tuffata in vasca Federica Pellegrini. Con l'Italia dietro di 5", Federica ha aggredito la sua corsia come non le si vedeva fare da forse Roma 2009. Ha ricucito il gap, braccia- ta dopo bracciata, semplicemente planando sull'acqua. Uno spetta- colo sportivo di rara bellezza con cui la campionessa azzurra ha gridato al mondo "Sono anco- ra qua", e con una medaglia d'oro al collo aggiungiamo noi. Esultanza sfrenata per le com- pagne di staffetta Pirozzi, Mizzau e Pasini Luccetti, che ovviamente in privato avranno ringraziato come si conviene la compagna per l'impressionante prestazione sciorinata per la gioia dei suoi tanti fans presenti a Berlino. "Per un attimo ho pen- sato che ci avrebbero tolto il tempo e quindi il risultato per via di un cambio un po' azzardato – ha dichiarato Federica Pellegrini a caldo – ma poi fortunatamente sono stata smentita dalla decisio- ne dei giudici. Per quanto riguar- da la gara, sapevo di dover dare il massimo nell'ultima frazione ma anche di dovermi dosare per arrivare carica al punto giusto La staffetta 4x200 SL chiusa con successo da Federica Pellegrini La grande conferma degli Europei: Gregorio Paltrinieri, due ori nello stile libero agli Europei di Berlino Nei tuffi Tania Cagnotto è la più decorata atleta europea Una partita lunga 40 anni e 2.635 partite Nba: in pensione l'arbitro italoamericano Dick Bavetta Richard T. "Dick" Bavetta disputò la sua prima partita da arbitro dell'Nba il 2 dicembre 1975 al Madison Square Garden di New York, sua città natale. Dopo 39 anni di carriera e 2.635 partite Nba consecutive, con le quali ha stabilito il record di match arbitrati nella massima serie, va in pensione uno dei fischietti più importanti e influenti del basket americano. Bavetta ha portato avanti una straordinaria carriera che lo ha visto dirigere 270 partite di playoff e 27 finals, grazie alla sua instancabile voglia e deter- minazione. Non ha mai saltato una partita assegnatagli nel suo intero percorso professionale, che conta ben 32 stagioni da pro- fessionista. Sempre con il nume- ro 27 addosso. Una strada lunga quasi 40 anni, che si è conclusa il 19 ago- sto 2014, quando Rod Thorn, presidente Nba, ha ufficializzato il suo ritiro: occasione nella quale ha descritto la coerenza e la dedizione professionale di Bavetta come un'ispirazione per tutti i suoi colleghi e lo ha rin- graziato per il suo contributo al mondo del basket. Durante la sua carriera, Bavetta è stato molto attivo nel contribuire economicamente al lavoro di associazioni caritatevo- li. Nel 1968 ha creato la "Bavetta Scholarships", un pro- gramma da lui finanziato che prevede l'assegnazione di borse di studio parrocchiali per bambi- ni che vivono situazioni difficili. Sponsorizza inoltre attivamente la Juvenile Diabetes Research Foundation. Figlio di immigrati italiani, nacque a Brooklyn il 10 dicem- bre 1939. Si laureò al Saint Francis College nel 1963 e con- seguì successivamente un Mba in finanza. Dopo gli inizi come broker per la Solomon Brothers, Bavetta cercò di dedicarsi a quella che era sempre stata la sua passione, il basket. Cominciò ad arbitrare alcuni match della Wall Street League al New York's Downtown Athletic Club, per poi dirigere partite di college basketball per quasi dieci anni. Il salto professionale avvenne con il contratto da arbitro per la Eastern Professional League, dove rimase per nove stagioni; esperienza che gli spianò la stra- da per l'Nba, il sogno di chiun- que ami la pallacanestro negli Stati Uniti. MARCo BRuNA L'arbitro italoamericano Nick Bavetta

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