L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-18-2014

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GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NICOLA BUSCA Faticano gli sciatori italiani, ma nel gigante e nello slalom speciale le azzurre possono dire la loro Più la stagione sciistica entra nel vivo, e più risultano chiari i reali valori in campo degli azzur- ri. E se tra gli uomini è soprattut- to la s quadra di velocità a mostrare i muscoli e regalare piazzamenti di rilievo, nelle donne è nelle discipline tecniche (soprattutto nel gigante) che le italiane stanno raccogliendo i frutti più dolci. La più in forma è sempre lei, la valdostana Federica Brignone, che nel gigante di venerdì ad Åre (in Svezia, prova inserita in sos- tituzione di quelle francesi in programma a Courchevel e can- cellate per mancanza neve) ha chiuso in quarta posizione a soli 3/100 dal podio. L'atleta di Courmayeur ha chiuso la sua prova alle spalle della slovena Tina Maze (terza vittoria sta- gionale in tre specialità differen- ti con tempo di 2'23"84), all'atleta di casa Sara Hector (2'24"04) e alla sorpresa di sta- gione, l'austriaca Eva Maria Brem, che ha fermato il cronometro in 2'24"12. "Sono contenta. Un altro risul- tato positivo - ha detto Brignone al traguardo - ma per una serie di dettagli e piccoli errori finisco s empre dietro . N ella prima manche mi è mancata un po' di cattiveria, nella s econda ho s bagliato s ul muro d'inizio manche". A 4/100 dalla Brignone si è piazzata un'altra italiana, la lom- barda Nadia Fanchini, che con la buona prova s ulla pis ta "Olimpia" di Åre ha dimostrato che le gigantis te italiane – nonostante l'uscita delle altre compagne di s quadra nella prima manche – ci sono e pos- sono dire la loro. Tra i pali stret- ti dello slalom speciale invece, la trentina Chiara Costazza è riuscita a infilare due manche di alto livello (nelle altre gare di inizio stagione quello che le era mancato era stata proprio la con- tinuità) e ha strappato un ottimo 6° pos to con il tempo di 1'44"41. Di più era obiettiva- mente difficile fare: con le svedesi scatenate (prima Maria Pietilae-Holmner in 1'43"65 e F rida H ans dotter terza in 1'43"97) e una Maze in forma mondiale (seconda in 1'43"71 e al 5° podio di stagione), il sesto posto della Costazza – che ha chius o anche alle s palle di Mikaela Schiffrin (quarta, ma non ancora ai suoi livelli) e di Michaela Kirchgasser costante in slalom – è un risultato di tutto rispetto. In campo maschile l'ottimismo è decisamente più moderato. Il migliore degli azzurri al tra- guardo nel gigante è stato il piemontese Giovanni Borsotti (classe 1990), che ha concluso in 12esima posizione a 3"63 dal "mos tro aus triaco" M arcel H irs cher, che ha fermato il cronometro in 2'30"18. Gli altri azzurri a concludere il gigante sono stati Florian Eisath (15°) e Davide Simoncelli (19°). S ul podio, alle s palle di Hirscher si sono accomodati un incredibile Ted Ligety – l'ameri- cano, dopo la vittoria a Beaver Creek con 4 chiodi nella mano si mantiene nelle posizioni di ver- tice (2'31"40 il suo tempo) – e il tedesco Stefan Luitz, che ha chiuso in 2'31"68. Anche nello slalom speciale gli azzurri possono hanno potuto soltanto limitare i danni. Patrick Thaler, nono al termine della prima manche, a fine gara ha perso una posizione e ha chiu- so in 1'41"77 (a 1"25 dal podio); Stefano Gross ne ha guadagnate sette e ha concluso la sua prova 12°; mentre Giuliano Razzoli, medaglia d'oro a Vancouver 2010, si è piazzato 23°. Il primo posto è ormai terreno di caccia di Hirscher, che dopo il gigante ha vinto anche lo slalom ed è balzato in testa alla classifi- ca generale di Coppa del Mondo (a 440 punti davanti al norvegese La trentina Chiara Costazza (Ph. Pentaphoto) Kjetil Jansrud che ne ha 416). S econdo il tedes co F elix N eureuther (a 10/100 da H irs cher) e terzo il rus s o A lexander K horos hilov (a 15/100 dalla testa). Sperare di impensierire i big ai prossimi mondiali sarà impresa quasi disperata, ma già dalla prossima settimana gli azzurri – con in programma ben 7 gare maschili sulle nevi italiane della Val Gardena e dell'Alta Badia (2 libere, 2 giganti, 2 speciali e 1 super g a partire da venerdì 19 e poi fino al 28) – potrebbero met- tere in cascina un po' di carica e morale in più. Le donne, invece, saranno impegnate in Francia, a Val d'Isère, per una discesa e un super gigante in programma sabato 20 e domenica 21. La valdostana Federica Brignone (Ph. Pentaphoto) Roma ufficializza la candidatura alle Olimpiadi 2024 Serve una scossa per ricomin- ciare. O ccorre coraggio per uscire dal torpore. Il momento pare essere quello giusto per voltare pagina e ripartire. Lo sport italiano ci prova: Roma si candida per os pitare le Olimpiadi del 2024. La notizia, chiacchierata, s us s urrata ed anche un tantino celata degli ultimi mesi è stata confermata attraverso la candidatura uffi- Roma, in tal senso, sarà la prima a ufficializzare l'intenzione di candidarsi. Anche se le parole di Renzi non avranno ancora un peso formale, sarà il Cio ad aprire le danze il 15 gennaio, con l'apertura della cosiddetta "fase a invito": un sondaggio per invogliare il numero più alto possibile di città a buttarsi nella mischia. Il ballo dei possibili avversari si era già scatenato a Montecarlo, in occasione del- l'ultima sessione del Comitato Olimpico Internazionale. Impossibile inseguire tutte le voci, ma gli Stati Uniti hanno già schierato un poker di città fra ciale della città eterna. Proprio ades s o, nel bel mezzo della bufera suscitata dall'inchiesta "M afia Capitale", M alagò e Renzi hanno deciso di lanciare un mes s aggio chiaro alla nazione dando una chiara chance di cambiamento sperando di ottenere l'organizzazione del- l'evento sportivo per eccellenza nel 2024. "Avanti tutta, i mafiosi e i ladri non possono rovinare i nostri sogni". Così il presidente del consiglio Matteo Renzi aveva parlato nei giorni scorsi facendo intuire che il Coni in particolare e l'Italia in generale non s i sarebbero tirati indietro. L'ufficialità è arrivata dal Salone d'onore del Coni, con tanto di diretta tv su Rai 2 e Rai Sport (canali sportivi statali), durante la consegna dei Collari d'Oro, il riconoscimento destina- to ai 18 campioni e ai 7 uomini di sport premiati per quanto fatto nel corso della loro carriera. Dal ciclista Vincenzo Nibali all'ex pres idente F errari Luca di M ontezemolo è s tata una passerella ricca di pathos con- clusa dall'annuncio tanto atteso. "È un giorno importante per tutti, per Roma, per Napoli, per Firenze, per la Sardegna, ma anche per il Nord Italia che ha in Milano un punto di riferimento irrinunciabile". Così il presidente del Comitato O limpico Nazionale Malagò, ha esultato facendo di questa candidatura una sorta di piccolo grande bivio storico per tutta l'Italia. Insomma, non sarebbe soltanto l'Olimpiade di Roma se l'Italia vincesse la partita nel settembre 2017, a Lima, dove si sceglierà la città tra le tante candidate. NICOLA ALFANO cui si sceglierà quella che cor- rerà cercando di "vendicare" Chicago, travolta da Rio de Janeiro nella scelta per il 2016, nonostante la presenza di Obama nella votazione finale. Scontata la partecipazione alla gara della G ermania con A mburgo. P arigi s foglia la margherita, deciderà a fine gen- naio. C' è poi la variabile Sudafrica con Città del Capo più di Durban. L'Australia ha invece detto no: se ne parla nel 2028. E stesso discorso vale per Doha. M a la rivoluzione low cos t potrebbe solleticare l'interesse di tante altre concorrenti. Il premier italiano Renzi e il presidente del Coni azzuro Giovanni Malagò Arianna Errigo, fioretto azzurro, tra Matteo Renzi e Giovanni Malagò

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