L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-14-2015

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GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2015 www.italoamericano.org 47 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Giro 2015, alla scoperta della corsa rosa partendo dalla Liguria dove vince Viviani A maggio l'Italia rifiorisce, la primavera esplode, i primi caldi spingono milioni di italiani sulle splendide coste del Belpaese, e soprattutto scatta il Giro d'Italia. Il meglio del ciclismo mon- diale si sfida lungo le strade più antiche ed affascinanti dello sti- vale per conquistare l'ambita, storica e preziosa maglia rosa del leader della classifica onorando quella che, assieme al Tour de France, resta la corsa a tappe più celebre del mondo. Teatro dello start dell'edizio- ne 2015 del Giro d'Italia, è stata la Liguria, splendida regione ita- liana che ha messo in bella mostra le sue coste nei primi tre giorni di quello che in tanti ave- vano sperato poter essere il Giro di Vincenzo Nibali. Ma se il cor- ridore vincitore dell'ultimo Tour de France ha deciso di concen- trarsi solo ed esclusivamente nella preparazione della prossima Gran Bucle, la cronosquadre d'a- pertura del Giro 2015, svoltasi interamente sulla pista ciclabile di Riviera dei Fiori, ha da subito lasciato il segno mettendo in vetrina 18 km di incantevole bel- lezza naturale che hanno fatto inorgoglire organizzatori ed isti- tuzioni nel giorno della prima maglia rosa vestita dall'australia- no Simon Gerrans in virtù della vittoria del team Orica GreenEdge. Nella seconda frazione, da Albenga a Genova, a trionfare è stato il velocista veneto, Elia Viviani, che ha battuto in volata l'olandese Hofland alzando le braccia al cielo per la prima volta al Giro d'Italia nel giorno in cui la maglia rosa passava dalle spal- le di Gerrans a quelle del compa- gno di squadra Metthews. "È una vittoria che aspettavo da tanto e finalmente è arrivata. Mi ripaga dei tanti sacrifici fatti in questi ultimi anni, sono incre- dulo" ha detto Elia Viviani com- montagna, la diciannovesima e la ventesima con la chiusura sul Colle delle Finestre (la Cima Coppi di quest'anno). Il favorito per la vittoria finale al Giro d'Italia 2015 è sicuramen- te Alberto Contador che potrà vantare in qualità di gregari cam- pioni del calibro di Ivan Basso e Kreuziger. Gli anti-Contador saranno Rigoberto Uran, scalato- re puro, e il piccolo scalatore sardo Fabio Aru, solitamente gregario di Nibali. Da tenere d'occhio per piazzamenti impor- tanti anche Hejsedal, che vinse a sopresa il Giro d'Italia del 2012, e il russo Zakarin. Sarà comunque un Giro più umano perché il cicli- smo degli ultimi anni è cambiato moltissimo. La chimica è stata sostituita dall'allenamento per cui la selezione diventerà naturale anche su strade difficili, ma non massacranti. Il Giro percorrerà 3.481,8 km suddivisi in 21 tappe con una cronosquadre, una crono individuale, quattro tappe di alta montagna, otto pianeggianti e sette di media montagna. Elia Viviani esulta sul traguardo di Genova per la vittoria nella seconda tappa del Giro menta la sua prima affermazione arrivata sul traguardo di Genova. La seconda settimana scor- rerà più o meno tranquilla, senza tapponi per intenderci, mentre nella terza si deciderà la compe- tizione. Da cerchiare in rosso sono la quattordicesima tappa a cronometro, la quidicesima con arrivo sulle Dolomiti a Madonna di Campiglio, la sedicesima con arrivo a Aprica (e si dovrà scala- re la Montagna Pantani, il Mortirolo), la diciottesima con ben quattro gran premi della NICOLA ALFANO A Barcellona la Ferrari non decolla ma resta sul podio per la 5^ volta consecutiva Il progetto Ferrari non spicca il volo. Per carità, la Rossa non è quella impacciata e perennemente staccata delle ultime due stagioni, ma resta distante dalle Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. La cura Vettel ha per ora riportato la scuderia di Maranello a ridosso del gradino più alto del podio, finora scalato solo nella bella ed emozionante domenica di Sepang in Malesia. Da quel momento, magico ed esaltante, Vettel e Raikkonen sono stati costretti ad ammirare gli scarichi di una Mercedes che anche al Montmelò, nel primo Gp Europeo dell'anno, hanno fatto il bello e cattivo tempo viaggiando su tempi irraggiungibili per tutti gli altri. A vincere, rispetto ai soliti copioni, è stato Nico Rosberg che è finalmente riuscito a battere il compagno di scuderia, Hamilton, e il ferrarista Vettel. Il successo di Rosberg non scompagina la classifica individuale iridata che vede sempre l'inglese, campione del mondo in carica, saldamente al comando. Tornando alla gara non si può non partire da un dato statistico alquanto particolare: per la nona volta nelle ultime undici gare al Montmelò ha vinto chi partiva dalla pole-position. Un giusto premio per Rosberg, che finora aveva sofferto la supe- riorità del compagno di squadra NICOLA ALFANO ed ora potrà dunque rilanciare le proprie chance iridate. Rosberg non ha praticamente avuto rivali, prendendo il largo sin dalla prima curva. Soltanto nel finale ha sudato freddo, quan- do si è visto superare da Hamilton dopo la sua terza sosta, con il dubbio che il campione del mondo decidesse di fermarsi una volta in meno. Alla fine, però, nessuna strategia inattesa, con Hamilton che ha effettuato il suo ultimo pit-stop, lasciando spazio alla cavalcata del tedeschino. Alla fine Lewis si è accontentato di regolare un Sebastian Vettel partitogli davanti allo spegnersi del semaforo e bravo a conqui- stare il quinto podio stagionale per il Cavallino. Certo, gli oltre 40" di ritardo incassati da Rosberg devono far un po' preoccupare perché evidente- mente gli aggiornamenti portati in Spagna non hanno dato i frutti sperati. A riconoscere che quella spa- gnola "non è stata una buona gara" per la Ferrari è stato il team principal Arrivabene: "C'è anco- ra tanto da lavorare". Rimane però il fatto che la Rossa è l'unica alternativa alla Mercedes. Lo ha confermato anche il quinto posto di Kimi Raikkonen (con la sola ala posteriore nuova), scattato dalla settima casella e subito quinto grazie a due grandi sorpassi su Lo start del Gp di Spagna con Vettel che infila Hamilton allo scattare del semaforo verde Verstappen e Sainz. Poi il finlan- dese è andato all'attacco anche della Williams di Bottas nel fina- le, mancando però l'affondo deci- sivo. Il tutto in una settimana che era stata aperta dall'improvvisa separazione dal direttore sporti- vo, Massimo Rivola. Un fulmine a ciel sereno placatosi nel momento in cui è arrivata l'uffi- cializzazione del suo passaggio in McLaren alla corte di Alonso. Insomma, non certo l'ideale in un momento tanto cruciale della stagione con le Mercedes da riprendere ed una vettura da aggiornare per restare al passo del duo Hamilton-Rosberg. La Ferrari di Sebastian Vettel resta sul podio ma non trionfa Il velocista veneto Elia Viviani

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