L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-9-2017

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GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO 2017 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT S portiello è portiere vero, Saponara, lo scorso anno, sareb- be stato considerato un colpac- cio. Ha salutato Zarate: non mancherà. Diks torna in Olanda: non ha convinto. GENOA 5 - Al solito attivis- simo, il Grifone sembra uscire indebolito dalla finestra di mer- cato: Rincon, P avoletti, Ocampos e Gakpé erano gioca- tori importanti. Da valutare la serietà di Taarabt, bisogna sag- giare la qualità di Cataldi e la concentrazione di P inilla e Hiljiemark. Poco comprensibile il ritorno las t minute di Palladino. INTER 7 - Gagliardini, paga- to tanto, sta già facendo la diffe- renza. Addio per Ranocchia. JUVENTUS 6 - Puntellata la mediana con Rincon, ha fatto le valigie l'ormai in calo Evra. LAZIO 5 - Nessun rinforzo vero e numerosi tagli: Cataldi, Morrison, Kishna erano prospetti interes s anti che non hanno lasciato il segno. MILAN 5,5 - Mercato di gio- catori veri (D eulofeu e O campos . V ia N iang e Luiz Adriano), ma che non va a risol- vere i problemi del centrocampo: s i naviga ancora a vis ta. L'infortunio di Bonaventura rischia di essere decisivo. NAPOLI 6,5 - Pavoletti è un grande acquisto ma forse serviva di più lo scorso anno. Vedremo quando si inserirà negli schemi di Sarri. Ma che spazio avrà Milik? E chi sposta Mertens dal centro dell'attacco? PALERMO 5 - Persi Quaison e Hilijemark. In entrata da valu- tare Sunjic. PESCARA 5,5 - Mini-rivolu- zione: via Aquilani, Manaj e Cris tante, dentro Cerri, S tend ardo, Bovo, G ilardino, Muntari e il giovane Kastanos. Difficile credere cambi qualcosa in ottica salvezza. RO M A 5,5 - È arrivato Grenier, è partito Iturbe: poco, deludente. SAMPDORIA 6 - Chiuso il capitolo Cassano (è arrivata la rescissione), il nome più impor- tante in entrata è quello di Bereszynski che, sulla destra, può dire la sua. SASSUOLO 6 - Aquilani può essere l'usato sicuro con cui far fronte alla moria di centrocam- pis ti. O cchio al 'baby' Scamacca. TORINO 6,5 - Iturbe è una scommessa interessante e del giovane portiere s erbo Milinkovic-Savic si dice un gran bene. Saluta - dopo anni di glo- riosa militanza in granata - 'sol- datino' Vives. Idem per Bovo e Martinez. UDINESE 5,5 - Solita giran- dola di scambi all'interno dell'u- niverso calcistico dei Pozzo. Il bilancio però sembra deficitario, a meno che Gnoukouri (prestito dall'Inter) non regali qualche soddisfazione. Sei Nazioni, il Galles sgonfia (ancora) l'Italr ugby Sconfitta numero 74 su 86 incontri dal 2000 Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta la squadra italiana prima della partita con il Galles nessuno dei problemi della squa- dra. Resta Montella. Solo lui sembra in grado di trascinare il Milan fuori dal tunnel. Certo, il suo compito si preannuncia più difficile rispetto a quanto fatto sin qui, ma con il coraggio che lo contraddistingue (magari aumen- tando un po' la propria elasti- cità), potrebbe davvero farcela. MERCATO INVERNALE - Il Calciomercato 2016-2017 passerà alla storia come uno dei più 'tristi' degli ultimi anni: poche transazioni che hanno visto protagoniste le squadre ita- liane, ancora meno i trasferimen- ti di rilievo. Questa tendenza non deve però essere vista forzata- mente come qualcosa di negati- vo. È vero: le nostre squadre non sono tornate ad essere appetibili per i giocatori di caratura inter- nazionale ed è vero che c'è una diffusa 'mancanza di idee', per cui spesso non si investe su gio- catori di prospettiva, preferendo l'usato sicuro. Però c'è la sensa- zione che i dirigenti nostrani siano diventati più accorti. Non potendo più contare su bilanci Calciomercato invernale: il nostro borsino del campionato italiano generosi, hanno imparato a pia- nificare meglio acquisti e cessio- ni evitando investimenti continui e azzardati. ATALANTA 6,5 - La cessio- ne di Gagliardini era, alle cifre indicate, inevitabile. Via i sepa- rati in chiasa Sportiello e Pinilla, si è confermato lo zoccolo duro. E non è poco. Ritocchi interes- santi: Gollini e Mounier. BOLOGNA 5,5 - Solo un po' di pulizia: via esuberi 'storici' come Floccari e Acquafresca. Saluta anche Mounier. CA G LIA RI 6 - M os s e al minimo: via lo stizzito Storari, è arrivato Gabriel. Interessante Miangue. Curiosità per il ritorno di Ibarbo. CHIEVO 5,5 - Serviva una punta prolifica, è arrivato solo un attaccante versatile come Gakpé. CROTONE 5 - Pochissimo in entrata e all'ultimo è partito anche Palladino. EM P O LI 6 - Bocciato Gilardino, si è consumato un divorzio pieno di rimpianti con S aponara. G rande occas ione (l'ultima?) per El Kaddouri. F IO REN TIN A 6,5 - Continua da pagina 42 da ormai una ventina d'anni, nonostante i tanti innesti di stra- nieri nella Nazionale (che neces- sitano soltanto di residenza in Italia per tre anni e che non devo- no aver giocato per la selezione del loro paese di origine). Su 86 incontri dal 2000 al 2017 del Sei Nazioni l'Italia ne ha vinti 12, di cui sette contro la Scozia (memorabile quello del- l'esordio nel torneo 17 anni fa, un 34-20 con tre drop di Diego Dominguez), un paio di grandi soddisfazioni contro i cugini francesi e contro i gallesi, e una con l'Irlanda. Su 17 edizioni completate i Cucchiai di legno, il "trofeo" riservato agli ultimi in classifica, è stato "vinto" per 11 volte dagli azzurri, che per sei volte hanno perso tutti gli incontri disputati: nella speciale classifica sono a pari merito con gli inglesi, che però di edizioni ne hanno giocate 116. Senza contare il numero dei punti e delle mete realizzati dal 2000 a oggi, rispettivamente 1239 e 105 contro i 2350 e 236 dei "maestri" inglesi. Il passato sarà anche passato, ma il futuro, per adesso, sembra rimanere più nero che azzurro. a mancare nel momento decisi- vo. Resta il fatto che i numeri, ancora una volta, parlano contro gli azzurri che non riescono a fare il salto di qualità auspicato per i dragoni. Che sono, sì, una delle migliori s quadre del mondo, ma che vista la prima frazione di gioco potevano essere battuti da una migliore condizio- ne fisica e mentale che è venuta rimasti gli unici segnati dagli azzurri in tutta la partita: quattro calci piazzati di Halfpenny e tre mete consecutive (più una annul- lata allo scadere dagli arbitri) hanno fissato il risultato sul 7-33 B occiatura, ancora una volta, all'esame di matu- rità per l'Italrugby. E dire che ques t' anno è proprio il diciottesimo anno di ammissione nell'elite della palla ovale euro- pea, quello che una volta si chia- mava Cinque Nazioni (le quattro britanniche, Irlanda inclusa, e la F rancia) e che divenne S ei Nazioni nel 2000 accogliendo gli azzurri. Evidentemente una vitto- ria con il Sudafrica, quella con- quistata a Firenze il 19 novembre scorso, la prima contro una big del continente australe, non è bastata ai ragazzi allenati da Conor O'Shea per acquisire la consapevolezza, o magari anche solo il fiato, per lottare fino in fondo agli 80 minuti che il rego- lamento fissa come durata per una partita di rugby. Come spesso accade, infatti, anche contro il Galles allo Stadio Olimpico di Roma nella prima partita del 6 Nazioni 2017 l'Italia è durata un'oretta circa, restando avanti per parecchi minuti dopo la prima meta (con trasformazio- ne) di Edoardo Gori al 29'. Peccato che quei 7 punti siano ANDREA TEDESCHI Roberto Gagliardini all'Inter

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