L'Italo-Americano

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 www.italoamericano.org 3 S e fosse un brand, il "Made in Italy", sarebbe uno dei più conosciuti e apprezzati al mondo. Anzi, per la preci- sione, sarebbe il terzo dopo Coca Cola e Ferrari, che però è sempre un Made in Italy. È il marchio di un saper fare che ci distingue immediatamente nella testa degli altri Paesi. Un sinonimo di creatività, qualità, artigianalità, attenzione ai detta- gli, al saper fare, alla capacità di innovare restando legati alla tra- dizione, all'originalità, allo stile, alla socialità intesa come cura delle relazioni umane che poi è alla base di quello che si defini- sce Italian style o Italian way of life. È la vera chiave di volta del nostro futuro e dovremmo diven- tarne consapevoli. Sono gli stessi autori del nostro fare impresa, grandi indu- striali o piccoli produttori, che lo dicono fatti alla mano. Svelano non tanto il segreto del loro suc- cesso professionale quanto indi- cano la strada maestra da percor- rere. Magari richiede tempi lie- vemente più lunghi o più fatica per imboccarla ma è quella che conduce a risultati più ampi, duraturi e talvolta insperati. Come avrebbe altrimenti potu- to un piccolo sarto della provin- cia pugliese come Angelo Inglese far indossare non solo la sua camicia di ottima fattura e tessuto pregiato ma la sua creazione fatta a mano, pezzo unico di altissima qualità, curata nel più piccolo dettaglio, al presidente degli Stati Uniti nientemeno che nel giorno più importante, nella cerimonia d'insediamento la cui immagine resterà per sempre in tutti gli annali videofotografici mondiali? Vi raccontiamo la sua storia perchè nella sua carriera in asce- sa, che parte dal negozietto avviato dalla nonna e che in tre generazioni ha spalancato le porte al mercato mondiale, c'è la parabola del Made in Italy che sa fare la differenza. Mantiene il sapore dell'acco- glienza familiare, del sapere arti- gianale a dimensione casalinga, non rinuncia mai alla qualità e alla creatività. Un top brand nato in un angolino d'Italia ma come Armani, Valentino o Versace sa primeggiare nel mondo. Come sa fare il design. Non a caso il Consolato Generale, il 2 marzo presenta a Los Angeles, al Pacific Design Center, "Italian Design Day" attraverso due architetti italiani operativi da anni in California: Elena Pacenti (Dean della Domus Academy School of Design di San Diego) e Carlo Caccavale (Executive Director dell' American Institute of Architects Los Angeles). Con loro Lorenzo Damiani, apprezzato protagonista della scena nazionale e interna- zionale soprattutto nel campo del "Furniture e Product Design" . Scopo dell'iniziativa, come spie- ga il Console Generale Antonio Verde, "sarà quello d'illustrare la storia, le nuove tendenze e le pro- spettive industriali di un fonda- mentale settore della creatività italiana che ha saputo esprimere eccellenze uniche al mondo". Quando si parla di Made in Italy, ovviamente non si può non citare la qualità del cibo e la ric- chezza dell'offerta enogastrono- mica tricolore che però ha biso- gno di essere difesa dall'Italian sounding e dai fake product, ma bisognerebbe iniziare a citare quel medium/hi tech che si svi- luppa nella Penisola. È ancora poco conosciuto ma sa sorpren- dere. Gli sviluppatori italiani sono un valore aggiunto di ulti- ma generazione, un settore che è cresciuto solo recentemente ma il fatto che il 91% distribuisca i prodotti italiani in Nord America dice chiaramente che è uno dei settori economici in più rapida espansione in grado di compete- re, per fatturato e per utili, con le tradizionali industrie dell'enter- tainment e del software. La Game Developers Conference, dove l'Italia sarà rappresentata sotto l'egida di ICE-Agenzia, ben 110 mq. all'interno del Moscone Convention Center di San Francisco che vedrà riuniti sotto il brand "Games in Italy" 11 aziende che sviluppano video- giochi, rappresenta sicuramente una vetrina da osservare con attenzione. Puntare sull'innovazione non è l'unico modo per uscire dalla crisi, ma è sicuramente il modo migliore per accelerare la ripresa dell'industria, della manifattura e dell'artigianato italiano, che tor- nando ad essere competitivi, pos- Il 'Made in Italy' è il vero brand mondiale su cui investire sono generare una ricaduta posi- tiva sul mercato interno. Dobbiamo cioè essere ben consapevoli che il Made in Italy rappresenta un fondamentale valore aggiunto che, messo a fat- tor comune, può essere un enor- me traino per l'Italia. Innovazione ma anche fedeltà ai valori tradizionali. Su questa vision si muove anche L'Italo Americano che si rigenera e si rilancia puntando sulla sua natura bilingue, sul suo essere profondamente Made in Italy avendo al contempo radici che si diramano rigogliose nella West Coast, per interpretare sem- pre meglio il presente e il futuro della comunità italo-americana, intercettandone le esigenze ma anche sostenendo il bisogno di non dimenticare il passato. La nuova edizione con "testo a fronte" inizia ufficial- mente con questo numero e prova a generare uno scambio culturale e linguistico importante per la costruzione dell'identità italoamericana che vuole cresce- re scommettendo sul valore cul- turale di rimanere se stessi pur evolvendosi continuamente. L'Italo-Americano IN ITALIANO |

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