L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT to a continui cambi di formazio- ne e modulo, polverizzando cer- tezze e non riuscendo a dare regolarità. De Boer aveva prose- guito con idee poco chiare e un atteggiamento eccessivamente offensivo e poco equilibrato. Pioli, invece, se la gioca con buon s ens o e tanto ordine, restando, per quanto possibile, coerente con le proprie idee di base. In soldoni, alle spalle del- l'intoccabile Icardi, giocano sempre Candreva, João Mario e Perisic. In mediana, accanto all'imprescindibile Gagliardini si alternano Brozovic e il recupera- to Kondogbia o Medel. Dietro, di solito, ci si mette a 4, ma anche lo s chieramento a 3 è un'opzione che funziona (e che non s natura l'impos tazione offensiva). 3 - UNA ROSA RIDOTTA, UN GRUPPO COINVOLTO - Il mercato di gennaio ha portato altrove J ovetic, G noukouri, Felipe Melo e Ranocchia. La rosa adesso è meno ampia e tutti - anche i non titolarissimi - si sentono coinvolti nel progetto. Eder e lo stesso Kondogbia stan- no dando risposte importanti e pers ino l'oggetto mis terios o Gabigol ha segnato una rete - decisiva - in quel di Bologna. 4 - PIÙ GIOCO, PIÙ SOLU- ZIONI, PIÙ GOL - Nella prima - difficilissima - parte di stagione, nell'Inter segnava solo Icardi. Il gioco non era fluido, ma mono- corde. Adesso le cose sono molto cambiate: João Mario, Perisic, Candreva, Brozovic (più le punte di riserva) trovano la porta con molta più regolarità, segno che di come ci siano molte più idee e molte più alternative tattiche per arrivare al tiro. Naturalmente, così, arrivano molti più gol. E i risultati ne risentono in positivo. 5 - GAGLIARDINI - Il giova- ne talento ex Atalanta è uno dei s egreti della nuova Inter. Giocatore totale, Gagliardini si è immediatamente - e con una naturalezza straordinaria - impo- sto come perno della mediana nerazzurra. Gagliardini è un faci- litatore: gioca con semplicità e con costrutto, sa verticalizzare e recuperare. A oggi gli è mancato solo il gol, anche se ci è andato vicino numerose volte. È stato pagato parecchio, ma vale ogni centesi- mo investito. 6 - FORTUNA - Nel calcio, come in tutto, serve un pizzico di fortuna. E, attualmente, l'Inter ne gode a piene mani. Il 'filotto' di vittorie è arriva- to sfruttando un calendario deci- samente favorevole capitato nel momento perfetto, e, in qualche circostanza, anche dopo presta- zioni non propriamente domi- nanti (Udinese e Bologna, per es empio). D opo le 'vacche magre' della prima parte di sta- gione, l'Inter si sta prendendo rivincite anche da questo punto di vista. Assoluti di atletica indoor , per la prima volta tre azzurri volano sopra gli 8 metri (e tor na Howe) Dopo 7 anni torna sopra gli 8 metri anche Andrew Howe che riesce a saltare 8,01 (Ph. Eckhard Pecher) ciliegina sulla torta del meccani- smo della Roma: l'egiziano, con la sua vivacità e la sua tecnica, riesce ad esaltare tutti quelli che gli giocano accanto, a partire da Dzeko. Il centravanti bosniaco, poi, è sempre più determinante: si è scrollato di dosso le tristezze dello scorso anno e segna con una regolarità impressionante. Al 'Madrigal' ha messo a segno addirittura una tripletta, che con- sente alla Roma di dormire sonni tranquilli in vista del ritorno. INTER - Da queste pagine abbiamo sempre sostenuto la competitività e la completezza dell'organico dell'Inter che, però, ha reso a lungo sotto le aspettative per via dell'addio - alla vigilia del Campionato - di Mancini e del lavoro 'inadatto' di Frank de Boer. Da quando Stefano Pioli è al timone (dal derby del 20 novem- bre), però, le cose sono cambiate decisamente: 13 partite di cam- pionato con 1 pareggio (nel derby) 2 sconfitte (contro Napoli e Juve, più il Ko in Coppa Italia O b i e t t i vo S e r i e A , P i o l i e i l r i s c a t t o dell'Inter in cinque mosse con la Lazio) e ben 10 vittorie. In questo modo l'Inter si è clamorosamente rilanciata: ades- so è quarta in classifica, a 6 punti dalla zona Champions. Queste le mosse decisive che stanno dietro la rinascita neraz- zurra: 1 - LA GRANDE PRESEN- ZA DEL GRUPPO SUNING - Finalmente la presenza della pro- prietà cinese si sta facendo senti- re con forza. Dopo aver fatto 'piazza pulita' delle troppe figu- re che, con compiti poco chiari, affollavano i piani alti della società nerazzurra, ci sono facce 'certe' che accompagnano con regolarità la squadra: Liu Jin, l'amminis tratore delegato, è sempre presente. Con lui, si vede spesso il figlio di Zahng Jindong - Steven -: un vero dirigente accompagnatore, che sta diven- tando un riferimento per Pioli e per tutto il gruppo. I tempi della 'pittoresca' - e isolata in una 'corte dei miracoli' - figura di Erick Thohir, sembrano vera- mente alle spalle. 2 - U N A F O RM A ZIO N E CERTA - Mancini aveva abitua- Continua da pagina 42 Crippa che ha s tabilito a Birmingham il nuovo record ita- liano dei 5000 metri indoor col tempo di 13'23"99, nella gara che ha visto protagonista il bri- tannico pluricampione olimpico Mo Farah, autore del nuovo pri- mato europeo (13:09.16). Crippa ha nettamente abbassato il limite nazionale detenuto da quasi tren- tacinque anni da Venanzio Ortis, che corse in 13'39"43 a Milano il 10 marzo 1982. Altro risultato di rilievo degli Indoor il ritorno in gara di Antonella Palmisano dopo il quarto posto alle Olimpiadi di Rio sulla 20 km di marcia. Ad Ancona la pugliese ha dominato i 3000m di marcia in 12'08"83, mettendo la firma sulla miglior prestazione mondiale 2017. Bene anche Laura Strati: la 26enne di Bassano del Grappa nel salto in lungo femminile, ha dominato la prova con l'ottima mis ura di 6.59, s taccando il biglietto per gli Europei. "Promossa" anche Elisa Maria Di Lazzaro che ha realizzato il pri- mato italiano juniores nei 60 metri, il primo passo verso una lunga carriera che si spera ricca di successi visto che è appena maggiorenne. Barcellona 2010. Tutti e tre si candidano ad essere protagonisti degli immi- nenti Europei Indoor di Belgrado (3-5 marzo). Con loro anche Y eman tante dopo tanti prolemi fisici: era da quasi 7 anni che il record- man nazionale assoluto, argento mondiale 2007, non superava la soglia degli 8 metri e precisa- mente gli 8,12 degli Europei di l'aspettavano più da me. E' emo- zionante questa nuova vita e sarà una grande emozione ritrovare anche la maglia azzurra a Belgrado". Per Howe è un ritorno impor- T re italiani hanno superato il muro degli 8 metri. Ed è la prima volta che succede. Ad Ancona sono di scena i Campionati Italiani Assoluti Indoor di atletica leggera: la prima giornata è stata caratteriz- zata da una gara di salto in lungo maschile senza precedenti. Ha vinto il 22enne nato ad El Paso da papà texano e mamma italiana ma cres ciuto a Desenzano del Garda, Marcell Jacobs (Fiamme Oro) con 8,06, terza prestazione mondiale del- l'anno. Al secondo posto il gio- vane siciliano di 20 anni Filippo Randazzo (Fiamme Gialle), già medaglia di bronzo agli Europei Juniores e campione italiano assoluto a Torino, capace di sal- tare per la prima volta oltre gli 8 metri: 8,05. Terzo pos to per Andrew Howe (Aeronautica) con 8,01. "Ho rimesso il piede sopra gli 8 metri dopo 7 anni: era una scommessa, non ce l'aspettavamo così presto, ma è proprio l'inizio! Adesso gli Europei Indoor, poi lavoreremo per ritrovare in estate quell'Andrew che sta finalmente rinascendo. Sì, da oggi mi sento di nuovo il prof Andrew nel salto in lungo. Forse in molti non se Stefano Pioli allena l'Inter

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