L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-23-2017

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GIOVEDÌ 23 MARZO 2017 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT a carattere e, soprattutto, all'ap- proccio a partite così importanti. Il lavoro di Sarri è fondamental- mente concentrato sul campo, la mentalità 'europea' passa da scelte di mercato, atteggiamenti societari e d'ambiente. Non è qualcosa che si improvvisa: per- sino la Juventus 'mangia tutto' in Italia, ha impiegato anni per acquisire credibilità europea (processo che, anche per i Bianconeri, deve ancora essere concluso). Resta il rammarico di un passivo pesante e di un'elimi- nazione che sono arrivati dopo due partite tutto sommato non così sbilanciate. EUROPA LEAGUE SEVE- RA - Proprio la mentalità 'Europea' mancante, ha condan- nato prima la Fiorentina e poi la Roma in Europa League. Non c'è niente da fare: le nostre squadre - Juventus a parte - non sono anco- ra tornate sui livelli di convinzio- ne, autorevolezza e propositività che contraddistinguevano il cal- cio italiano negli anni '90. Certo, la disponibilità econo- mica ci impone un divario evi- dente - in termini di qualità - rispetto al meglio d'Europa, ma è in termini di mentalità che molto deve essere ancora fatto. Le squa- dre italiane, infatti, patiscono l'a- tletismo, la fisicità e soprattutto la voglia di vincere senza calcoli di cui, invece, quasi tutte le squadre impegnate nelle coppe non difet- tano. Serve un vero e proprio cam- bio di filosofia che, anzitutto, non faccia snobbare gli impegni infrasettimanali (in particolari quelli di Europa League) e che consenta alle nostre squadre di scendere in campo sempre e solo per vincere, concentrate esclusi- vamente sui 90' correnti. Solo dopo, investimenti migliori e più ricchi in sede di calciomercato avranno ragion d'essere. Giacomo Bonaventura, centrocampista del Milan e della Nazionale Sul podio di Aspen tris azzurro nell'ultima gara di coppa del mondo di sci E' la homepage di federicabrignone.com a raccontare per immagini il trionfo personale e azzurro di Aspen La probabile formazione tipo dell'Italia - in questo momento - è super-offensiva, giovane, affa- mata e in grande condizione (come attesta il campionato): Buffon; Zappacosta, Bonucci, Barzagli, Spinazzola; Verratti, Gagliardini; Candreva, Immobile, Belotti, Sansone. Alle spalle di questo 11 ipotetico ci sono giocatori del calibro Donnarumma, Romagnoli, De Rossi, Bernardeschi e Insigne. Senza dimenticare gli infortunati Perin, Gabbiadini, Bonaventura e Florenzi. Insomma, c'è davvero tutto per aprire un ciclo fatto di corag- gio, bel gioco e, perché no, risul- tati. COPPE EUROPEE - C'era ottimismo, inutile negarlo: la fase a eliminazione diretta di Champions ed Europa League - raggiunta da Juventus, Napoli, Roma e Fiorentina - sembrava essere il segnale di un rilancio continentale del nostro calcio. Obiettivo Serie A. Calcio italiano di nuovo bocciato in Europa Entusiasmo rientrato: ai quarti di finale approda solo la Juventus. Il Napoli si è arreso al Real Madrid, la Fiorentina (nei trentaduesimi di Europa League) è stata rimontata dal Borussia Moenchengladbach, la Roma è affondata contro il Lione. CHAMPIONS AGRODOL- CE - La Juventus ha avuto ragio- ne con relativa semplicità del Porto. Sorteggio fortunato, certo, ma anche mentalità giusta dei Bianconeri che, nella doppia sfida, hanno saputo capitalizzare tutte le ingenuità dei Lusitani, sapendone evidenziare i limiti. Il Napoli, invece, non è stato all'altezza del Real Madrid: i tabellini parlano di un doppio 3-1 in favore dei Merengues, ma il campo non ha evidenziato un divario così ampio. Ancora una volta è stata una questione di mentalità: il Real è più esperto, più pronto e più aggressivo. Se il Napoli non paga dazio agli spagnoli in termini di tecnica e dal punto di vista del gioco, ha ancora tanto da imparare quanto Continua da pagina 42 freddo in vista delle ormai vicine Olimpiadi in Corea. A caldo è invece giustamente incontenibile la gioia delle tre atlete. "Abbiamo monopolizzato il podio - ha detto Goggia - ed è stato molto bello poterlo coindi- videre con le mie compagne di squadra. Potrei dire: 'We made America great again'". Brignone dopo aver tagliato il traguardo ha detto: "Cantiamo l'inno a squar- ciagola. E' stato davvero un fina- le incredibile perché non sapevo che Sofia e Marta fossero prima e seconda". Raggiante anche la terza clas- sificata Bassino: "Quando sono arrivata e mi sono vista seconda, un po' ci ho sperato, poi quando siamo arrivati alla discesa di Federica non avevamo più dubbi. Non potevo terminare la stagione meglio di così". Nella gara finale in Colorado la valdostana si è imposta in 1'58''01, precedendo di 44/100 G oggia e di 47 Bas s ino. Brignone ha portato a termine una gara perfetta sulla pista ame- ricana: è stata l'unica sotto 1' nella prima manche, poi chiusa in 59"56 e la migliore a scendere anche nella seconda manche, percorsa in 58"45. con tanto di bronzo gigante, ma che rendono urgente, anche in vista di tutti i traguardi raggiunti dopo la prestazione deludente della squadra azzurra, un ripen- samento emotivo e strategico a 1000 punti in più dell'Austria che si ferma a 3918. Unico neo di questa cavalcata trionfante sono stati i Mondiali di St.Moritz dove ha brillato di luce propria solo Sofia Goggia di sempre, quella del '96-'97 quando l'Italia di Tomba, Compagnoni e Kostner sugella- rono 38 successi in pista. L'Italia ora guida la classifica per nazioni con 4911 punti, quasi L a stagione bianca si è chiu- sa ad Aspen nel migliore dei modi per l'Italia. Federica Brignone, Sofia Goggia e Marta Bassino sono entrate a passo da gigante nella storia dello sci alpino. Firmando, ven- tuno anni dopo, un'impresa che mancava dal 2 marzo 1996 in Norvegia quando, a centrare la tripletta, furono D eborah Compagnoni, Sabina Panzanini e Isolde Kostner. Federica Brignone ha ottenuto tre successi stagionali (sui sei in carriera) che portano a 30 quelli della storia del gigante femmini- le. La s orprendente S ofia Goggia, con il suo 13° podio, si è aggiudicata il terzo posto della classifica assoluta di disciplina, con 405 punti (Brignone quarta e Bassino sesta), mentre ha chiuso quella complessiva a quota 1197 punti, sempre da medaglia di bronzo, stabilendo il nuovo pri- mato delle s ciatrici italiane. M arta Bas s ino, al s uo terzo podio quest'anno, è stata eletta "Young Skier of the Year". Se per la squadra femminile di gigante i podi diventano 11, salgono a 43 quelli dell'Italia. Un finale di stagione che ha bruciato ogni migliore aspettativa e supe- rato anche l'annata più vincente

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