L'Italo-Americano

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 3 C inema e creatività. Il bino- mio non può che diventa- re perfetto quando si aggiunge quel tocco di maestria che sa mescolare sapientemente anche arte e artigianato. Allora la maestranza diventa maestria. Arte, artigianato, creatività, sono settori che da sempre si abbinano all'Italianità, hanno caratteristiche di eccellenza che spesso si declinano nell'interpre- tazione che grandi nomi italiani hanno saputo darne. Nel tempo, la capacità di crea- re un senso estetico capace di fare scuola si è spostata dal campo tradizionale dell'arte clas- sica a quello più moderno della settima arte, così come dalla manualità dell'artigiano si è pas- sati al gusto raffinato, innovativo e capace di curare i dettagli che fa la differenza nel lavoro di uno stilista. Ma il senso del bello che sa abbinarsi al saper fare e che va dal Rinascimento al 2017, è frut- to di un cammino lungo e di una tessitura paziente di esperienze così come di tanto studio e lavo- ro che possono trasformare un talento in qualcosa di più. Come succede ad un diamante grezzo che acquista valore una volta tagliato. Va raffinato. Senza dimenticare che quella manualità che è capace di trasfor- mare quanto è fatto a mano non in approssimazione ma nell'origi- nalità del pezzo unico, è il risulta- to di un lavoro che è sia un porta- to collettivo di esperienze e tecni- che migliorate nel tempo e conso- lidate dalla pratica, che il risultato di un perfezionamento individua- le, cioè è sia una dote personale che un'eredità, un patrimonio del fare, una cultura popolare. La bellezza, la bravura, cioè, non cadono dal cielo come un'in- spiegabile pioggia di rane. Sono risultati conquistati con sacrificio, passione, studio, fatica, tanto lavoro e volontà. Anche la creati- vità è ben piantata per terra: è fatta di materiali, di oggetti, di strumenti, di equilibri decisamen- te concreti che solo una rigorosa preparazione tecnica riesce ad elevare, a sublimare, a trasforma- re in capolavori. Non c'è apologia o sterile autocelebrazione nel mettere in prima pagina il carisma di tanti italiani o italoamericani di suc- cesso. Il lavoro che cerca di fare L'Italo-Americano in ogni edizio- ne è mettere al centro dell'atten- zione l'impegno che c'è dietro. "La scenografia nasce come arte effimera, ma ha risvolti reali- stici, si nutre di fantasia, ma per procedere deve avvalersi di docu- mentazioni e di cultura artistica, ecco perché ai ragazzi che mi chiedono cosa fare per intrapren- dere questa professione, consiglio sempre di studiare e di interessar- si alle varie discipline dell'arte, proprio quelle che insegnano le Accademie in Italia". Così diceva Dante Ferretti, ricevendo insieme alla moglie Francesca Lo Schiavo, come lui pluripremiata scenografa da Oscar, il diploma Honoris Causa in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Torino lo scorso gennaio. "Quando devo progetta- re delle scene - spiegava - mi immergo nella ricerca" ovvero il prodotto finito nasce dallo studio di centinaia di disegni, documen- ti, libri e fotografie di epoche e personaggi, dal visionare luoghi e contesti storici e sociali. Riuscire a trasformare ogni parte del set nella traduzione materiale, accessibile a tutti, dell'immaginazione di un regista e, al tempo stesso, riuscire a usare schizzi, bozzetti e oggetti per fissare l'iconografia di un film è il risultato di un profondo, lungo, laborioso e difficile lavoro di sintesi. Solo per citare due registi, diversissimi, che hanno lavorato con Ferretti, Fellini e Pasolini, i capolavori che li hanno resi gran- di non sono nati perchè si sono limitati ad accendere una mac- china da presa. Il genio artistico è frutto del faticoso lavoro fatto giorno dopo giorno. Dal 1969 Ferretti ha lavorato come scenografo in un centinaio tra film, produzioni liriche e pro- getti per televisione, musei, moda, festival e pubblicazioni. Ogni opera ha messo e continua a mettere un tassello al risultato successivo. Riuscire a far sognare il pubblico dopo tanti anni è pos- sibile perchè ogni giorno la pian- ta della creatività è alimentata, nutrita, curata, coltivata. Le professionalità del cinema, dell'arte, del teatro, dell'artigia- nalità, della moda, della creatività primeggiano quando sono costan- temente sostentate, anzi bisogne- rebbe dire sfamate, saziate, per- chè c'è una richiesta continua di nutrimenti che viene tanto da chi opera nel settore, quanto da chi ne fruisce, avendo entrambi biso- gno di continui e rigeneranti sti- moli. Allo stesso modo, non è che tutto quello che è italiano è auto- maticamente sinonimo di bello. C'è una cultura e un gusto del bello che da secoli, fortunata- mente, corredano la formazione di chi vive nel Belpaese ma è solo il lavoro costante, l'impegno continuo, che in forme sempre nuove è in grado di trasformare un semplice sapere o saper fare in una capacità d'eccellenza e in risultati capaci di meritare più di un premio Oscar. L'Italo-Americano IN ITALIANO | Talento da alimentare: il bello non piove come rane dal cielo

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