L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-13-2017

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 13 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 3 Q uesta è la storia di un cavallo che ha cambiato quella del famoso Palio di Siena, la giostra equina più famosa al mondo non fosse altro che i documenti la attestano nel 1238 anche se probabilmente la si correva già da tempo nella splendida città toscana, oggi ancora fieramente divisa in 17 contrade agguerritamente rivali. Ve la raccontiamo perchè rac- conta due cose: la complessità e la varietà. Per complessità intendiamo dire che dietro a quello che sem- bra una rievocazione storica, una messinscena turistica, un pac- chetto pronto per il consumo estivo dei viaggiatori, c'è un arti- colato mondo di valori che fanno capire quanto vive e vegete siano alcune manifestazioni del folklo- re italiano. Cogliere questo pas- saggio è fondamentale per capire l'essenza dei luoghi, per com- prendere che dietro al borgo medievale c'è una profonda e vitale identità territoriale. Per varietà intendiamo le mille possibilità che l'Italia offre. Non c'è luogo che non abbia una storia da raccontare, un monu- mento da vedere o una sorpren- dente varietà di costumi locali e produzioni tipiche alimentari o artigianali. Pensando all'Italia vengono in mente città imperdibili come Venezia, Firenze, Roma, Napoli ma se si ha la fortuna di visitare il Belpaese, se ne perderanno molte altre perchè, per ogni destinazio- ne scelta, ci saranno milioni di alternative possibili. Non solo. Anche le mete classiche possono essere apprezzate in modo diver- so se si leggono al di là delle apparenze. Lo dimostra questa storia che arriva da Siena, famosa per la bellezza e il palio. Tornasol è il nome del bel cavallo dal lucido pelo nero che ha tenuto testa per un'ora e mezza, un tempo lunghissimo televisivamente parlando, alla diretta dalla stupenda Piazza del Campo come sempre riempita di pubblico entusiasta, di animosi contradaioli e curiosi turisti da tutto il mondo per uno dei più noti appuntamenti folkloristici e tradizionali dell'estate italiana. Questo ribelle esordiente al Palio, dato tra i favoriti alla vigi- lia per il coraggio e la sensibilità, che ama la biada e i bambini, tanto docile da appoggiare la testa sulla spalla di un ragazzino appena incontrato per un recipro- co scambio di coccole, è sardo di nascita ma ha una proprietà che lo avvicina a due noti musei losangelini. A comprarlo tre anni fa è stato Mark Getty, nipote del collezionista Jean Paul. Risulta iscritto nel Protocollo equino che comprende non solo i cavalli più veloci ma anche quelli più forti, robusti e promettenti. Sulla sua criniera ci sono tutte le carte in regola per essere un vin- cente. Ma sotto i suoi zoccoli è arrivata la scelta di non correre. Ha opposto fiera e convinta resistenza non solo al suo fantino, l'esperto e navigato Trecciolino (Luigi Bruschelli) che le ha pro- vate proprio tutte per condurlo tra i canapi, ovvero sulla linea di partenza della prima delle due corse che si tengono ogni estate a Siena il 2 luglio, per la Madonna di Provenzano (nella contrada della Giraffa, che poi ha vinto i velocissimi giri attorno al Campo), e il 16 agosto in onore della Madonna Assunta. Nulla ha potuto nemmeno il suo fidato barbaresco, lo stalliere che tra carezze, sguardi e sussur- ri, ha cercato di rassicurare il mezzosangue anglo-arabo, sele- zione perfetta per la gara senese, che nelle prove non aveva rivela- to alcun tentennamento ma anzi superato brillantemente tutte le fasi di selezione. Ma Tornasol, che quest'anno ha raccontato un Palio di Siena diverso, ha svelato il piacere della sorpresa, della scoperta, dell'imprevisto che poi sono gli ingredienti che rendono autenti- che le esperienze che facciamo, unici i viaggi e i sentieri che seguiamo, che danno la tavoloz- za dei colori, il ventaglio dei sapori, la gamma delle emozioni e la personalità dei ricordi che accantoniamo tra mente e cuore. Innanzitutto ha dato tempo alle oltre 15mila persone in Piazza del Campo e a quanti sono rimasti incollati al televiso- re da mezzo mondo per lo spetta- colo, di ammirare lo splendore di Siena, di innamorarsi della storia millenaria e profonda di una città che non si limita a mettere in scena una giostra turistica ma la vive drammaticamente tutto l'an- no, che fa dell'appartenenza a una contrada un vero e proprio tratto somatico, per quanto è sen- tita l'eredità medievale, di un Belpaese che di questi eventi è straordinariamente ricco. Accanto a Siena c'è l'Italia dei mille campanili, dei paesi, dei borghi, delle frazioni, delle città, delle province e delle aree metro- politane, e dei 7.978 comuni, tutti con una lunghissima storia alle spalle e montagne di cose da vedere. Milioni di sagre, festival, rassegne, palii, feste, che raccon- tano il folklore di un Paese ric- chissimo di usi e costumi che non smettono di rigenerarsi al punto che nell'era dei geolocaliz- zatori basta che un cavallo s'im- bizzarisca per raccontare un'Italia sempre sorprendente- mente nuova. L'Italo-Americano IN ITALIANO | Storie che raccontano le mille e una Italia da scoprire

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