L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE2017 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT metri più basso rispetto a quanto fa nel Napoli, non ha la forza per incidere; Verratti è stato il peg- giore: inesistente quanto a creati- vità, nascosto dietro agli avversa- ri, è risultato tremendamente pas- sivo anche in ripiegamento, lasciando al solo De Rossi l'im- possibile compito di proteggere la difesa. La sensazione è che il 'Bernabeu' abbia impattato su un'Italia con troppi calciatori privi di grandi sfide alle spalle: alle prime difficoltà, le sicurezze sono svanite e le gambe sono diventate pesanti. IL PROGETTO - Ventura ha motivato la scelta di ricorrere a un modulo a trazione anteriore, con la necessità di proseguire verso la trasformazione in grande squadra, dal calcio propositivo. Il Ct si è detto fiducioso: da 'sbandate' come quella di Madrid si possono trarre lezioni impor- tanti e ha categoricamente esclu- so di vedere rimesso in discussio- ne quanto fatto sin qui. Se così fosse questa Italia non avrebbe nessuna possibilità di diventare una grande squadra. E, invece, lo ribadiamo anche noi, questo gruppo ha tutto per ottene- re risultati importanti: servono esperienza, pazienza e più di umiltà. Perdere con la Spagna non è un dramma, ma fa male aver perso senza mai mettere in discussione il risultato. E allora presentarsi a Madrid con un cen- trocampo più folto, non sarebbe stato un passo indietro nel proget- to di Ventura, anzi. FUTURO - Adesso restano tre partite (in casa con Israele e Macedonia, più la trasferta in Albania). L'Italia ha tutto per rialzarsi, centrare il secondo posto nel girone e approcciarsi con fiducia ai playoff per accede- re al Mondiale. Non c'è più spazio per i passi falsi e servirà una crescita pro- rompente dal punto di vista carat- teriale e di organizzazione di gioco. Non è un caso, come fanno notare i detrattori di Ventura, che questa Italia non abbia mai vinto con una grande pari. Obiettivo Serie A: mercato all'inseguimento della capoclasse Juventus La Juventus resta la squadra da battere. Conta 63 trofei tra cui il primato di 33 titoli da Campione d'Italia vista tattico, è stato decisamente tardi. Le sostituzioni di Ventura, poi, non hanno modificato la disposizione dell'Italia e hanno coinvolto altri giocatori con scar- so minutaggio nei rispettivi club (Bernardeschi ed Eder) e quindi poco brillanti. Nel dopo partita, il Ct ha lamentato - oltre alla grande dif- ferenza di qualità -, la superiorità atletica della Spagna: tesi difensi- va debole, visto che la Liga è cominciata pochi giorni prima della Serie A. Se è vero che la Spagna è squadra più giovane e brevilinea (quindi già in forma), l'Italia non ha corso poco: ha corso male, anzi ha inseguito, per uno schieramento errato. CARISMA ED INDIVI- DUALITÀ - In tanti, tra gli Azzurri, hanno deluso a livello individuale. Buffon non è sem- brato irreprensibile sul primo gol e ha commesso tanti errori con i piedi; Bonucci ha peccato di eccessiva sicurezza e ha spesso sbandato; Barzagli ha sofferto tremendamente il movimento del- l'attacco spagnolo, che lo ha sem- pre lasciato senza riferimenti. Se la 'vecchia guardia' ha tradito, non è andata meglio alle nuove leve: Immobile e Belotti, poco serviti, hanno sprecato le rare occasioni avute; Insigne si è intri- stito largo a sinistra: giocando 25 Continua da pagina 42 sorprendere: Ferrari, Murru e Strinic completano una buona difesa. Zapata e Caprari (oltre al talentino Kownacki) supporteran- no Q uagliarella e Ramirez potrebbe replicare la buona sta- gione di Bruno Fernandes. C'è tutto per fare un bel Campionato. SASSUOLO 5 - Aria di ridi- mens ionamento: via D i Francesco, Defrel Pellegrini, Aquilani, Trotta e Iemmello, si riparte da Bucchi (in panchina) e dal ritorno di F alcinelli. Importante aver trattenuto Berardi e Acerbi. SPAL 6,5 - La conferma di Meret è fondamentale, Viviani può organizzare la manovra con qualità, Felipe è un 'mastino' di categoria. Il duo offens ivo Paloschi-Borriello ha tutto per impressionare: il primo cerca il riscatto, il secondo vuole confer- mare dopo il Cagliari. UDINESE 5,5 - Quello che sembrava un mercato di 'solido assestamento' dopo la positiva scorsa stagione, è stato stravolto dalla ces s ione, nel finale, di Thereau (la miglior garanzia offensiva dei Bianconeri). Dopo l'addio di Zapata (terminato il prestito biennale dal Napoli), non sembra che Lasagna, Maxi Lopez o Bajc possano facilmente risol- vere il problema del gol di Delneri e dei suoi. Interessante Nuytinck in difesa, bella l'altra chance a S cuffet, anche s e Karnezis è stato costretto ad emi- grare senza colpe. VERONA 5 - La telenovela Cassano ha contraddistinto l'e- state e non ha conosciuto un lieto fine. Cerci sembra essere un lon- tano parente di quell'ala che aveva meritato paragoni più che illustri. Più interessanti gli inseri- menti di V erde, H eurtaux e soprattutto Kean (il baby prodi- gio della Juve). Dubbi sulle con- dizioni di Caceres e sui rapporti tra Pecchia e Capitan Pazzini. Faso sono interessanti 'colpi' last minute. Andrà gestita la delusio- ne di Babacar, scavalcato nelle gerarchie e che ha rifiutato la cessione al Birmingham. GENOA 6 - Lapadula sem- bra l'uomo giusto al posto giu- sto. Simile a Simeone, ha più grinta e cuore dell'Argentino. Bertolacci torna nel club dove meglio ha giocato, mentre Rossettini e Zukanovic sono difensori esperti e dotati di ade- guata fisicità. Non faranno rim- piangere Burdisso. Centurion - grande talento - rappresenta l'in- cognita maggiore: doves s e esplodere, potrebbe regalare al Genoa una stagione da sogno. P eccato per le tens ioni con Rigoni. SAMPDORIA 6,5 - Gli addii non s ono mancati (M uriel, Skriniar, Fernandes e Schick su tutti), ma Ferrero non si è fatto essere l'uomo giusto per sosti- tuirlo. Kragl e Mandragora pos- sono essere una discreta media- na, ma Faraoni non è Rosi e Cabrera sembra un po' acerbo per fare lo stopper in Serie A. FIORENTINA 6,5 - Anno zero. Sono partiti nomi pesantis- simi (Rodriguez, Kalinic, Borja V alero, V ecino, Ilicic, Tatarusanu e Bernardeschi) e i D ella V alle hanno lanciato segnali di insofferenza. Eppure sono arrivati tanti calciatori inte- ressanti: Simeone è una punta che ha tutto per infiammare la Fiesole, Benassi e Veretout sono due mediani di qualità e quantità, Eysseric ha davvero tanta classe. Forse la difesa andrà registrata: G as par, V itor H ugo e Milenkovic sembrano un po' fra- gili, ma Laurini, P ezzella e Biraschi (nuovi arrivi) scalpitano alle loro spalle. Thereau e Lo di Donadoni. In entrata poca fan- tasia e tanto usato sicuro (Poli, Palacio, De Maio e Gonzalez). Visto il rendimento di Destro, serviva qualcosa in più davanti. CAGLIARI 7 - Un'estate gestita bene (via Bruno Alves, dentro Andreolli, via Isla dentro Van der Wiel, via Tachtsidis, dentro Cigarini) ha rischiato di tramutarsi in disastrosa dopo l'improvvis o divorzio da Borriello. La società ha reagito prontamente: in Sardegna arriva Pavoletti, motivatissimo dopo il 'flop' a Napoli. Gran colpo. CHIEVO 5 - Come al solito lo s tretto indis pens abile. P ucciarelli, Tomovic e Rodriguez basteranno per centra- re l'ennesima salvezza? CROTONE 6 - La partenza di F alcinelli (rientrato a Sassuolo) è pesante, ma Budimir, che conosce già la piazza, può I l calciomercato estivo 2017 verrà ricordato come uno dei più movimentati degli ultimi anni: la Serie A, oltre a non aver mai speso così tanti soldi in una singola sessione (poco più di un miliardo e 37 milioni di Euro), torna ad es s ere il s econdo Campionato più 'spendaccione' d'Europa, dietro alla ricchissima Premier League. Spendere tanto non è sempre garanzia di compe- titività, ma la sensazione è che il Campionato potrà non essere una 'corsa al secondo posto'. Intendiamoci, la J uventus resta la squadra da battere, ma avrà almeno quattro rivali credi- bili. A testimonianza della rinno- vata energia dell'intero movi- mento, però, c'è la vivacità sul mercato di squadre non imme- diatamente di prima fascia che hanno partecipato alla ricca esta- te di trattative: ATALANTA 6,5 - Dopo il miracolo sportivo dello scorso anno, la diaspora dei migliori sembrava inevitabile. I Percassi, invece, hanno limitato le parten- ze (e venduto bene): persi Conti e Kessié, sono rimasti Gomez, Petagna, Caldara e (nonostante il tentativo in extremis della Juve) Spinazzola. Castagne e de Roon cercheranno di tappare i buchi, Cornelius potrebbe es s ere il valore aggiunto in avanti. Ripetersi sarà quasi impossibile (considerando l'impegno euro- peo), ma occhio ai giovani Orsolini, Bastoni e Vido: potreb- bero esplodere. BEN EV EN TO 6 - Neopromossa rivoluzionata (rap- presenta sempre un rischio). Si è comprato con buon senso. Il talento di Ciciretti, la fame di Coda, Lazaar e Cataldi (per motivi differenti in cerca di rivincite) e la s commes s a Armenteros tengono viva la spe- ranza. Iemmello è l'investimento che fa sognare. BOLOGNA 6 - Centrato l'o- biettivo di confermare i talenti migliori: Verdi, Di Francesco e Masina (nonostante l'assalto del Siviglia), sono rimasti agli ordini STEFANO CARNEVALI

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