L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-2-2017

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/896260

Contents of this Issue

Navigation

Page 42 of 43

GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE 2017 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Obiettivo Serie A. Mer tens, l'uomo dei miracoli (del Napoli) un anno dopo la svolta in carriera Torino. L'attaccante dice ancora di "dover migliorare" e rivela di essere convinto di poterlo fare, visto che gioca in una "grande squadra", ma, per un osservatore esterno, la sensazione è che Mertens voglia recuperare il tempo perduto: dopo anni da talento incompiuto e impiegato a mezzo servizio (a Napoli è stato a lungo l'alternativa a Insigne), adesso ha trovato una collocazio- ne tattica ed esistenziale proba- bilmente irripetibile e ha tutta l'intenzione di sfruttarla fino in fondo. Napoli favorito per lo scudet- to? "Stiamo giocando molto bene. Dobbiamo continuare così. La squadra sente la possibilità di poter vincere, dobbiamo crederci tutti i giorni". Le parole dell'at- taccante dopo l'ultima vittoria sul Sassuolo tradiscono la speranza ma le possibilità ci sono tutte. Sarri, dal canto suo, non può che coccolare il proprio attaccan- te dai grandi numeri. Con umiltà seguita a dire che il suo unico merito, nell'esplosione del belga, sia stato quello di "schierarlo in posizione centrale". Vero a metà: se da un lato è chiaro che le doti personali di Mertens siano farina del suo sacco, dall'altro è altret- tanto evidente che è giocando in questo Napoli - con gli schemi offensivi eccellenti di Sarri - che Mertens ha trovato le condizioni per esprimersi a livelli così alti. Sarri deve molto a Mertens, ma è sicuramente vero anche il contra- rio. P oco più di un anno fa, nella sfida di Cham- pions League contro il Besiktas, è avvenu- to l'episodio che ha cambiato per sempre la carriera di Dries Mertens e, con ogni pro- babilità, anche la storia del Napo- li e di Maurizio Sarri. Contro i turchi, anche a causa del grave infortunio occorso ad Arkadiusz Milik, il belga viene schierato per la prima volta al centro dell'attacco. Ed è la svolta. Un giocatore rapido e tecnico, famoso per le sue 'sgroppate' sulla fascia, tacciato di una certa incostanza, diventa uno dei più temibili attaccanti d'Europa. Certo, un 'bomber' atipico e che si giova tremendamente del pal- leggio di qualità e velocità del Napoli, ma pur sempre una punta dai numeri strepitosi: lo score di Mertens, infatti parla di 42 reti messe a segno nelle 52 gare gio- cate da centravanti. Una media di 0,79 gol a partita. Cifre spavento- se che lo rendono senza rivali nella storia azzurra: Higuaini si è fermato a 26, Careca a 28, Savoldi a 29 e Cavani a 37. Dries ora vuole superare tutti nella speciale classifica dei bom- ber del Napoli di tutti i tempi. L'argentino Higuaín è ottavo con 91 centri, Mertens lo insegue al nono posto e già prenota il sor- Dries Mertens è un calciatore belga, attaccante del Napoli dal 2013, squadra con cui ha firmato un contratto quinquennale da 1,2 milioni di euro passo. Al momento è fermo a quota 80, a meno 34 gol da Hamsik e meno 35 da Maradona. Mertens è un attaccante prati- camente immarcabile, visto che abbina una tecnica sopraffina a una straordinaria rapidità d'ese- cuzione: i suoi gol rivelano un repertorio variegato e completo a cui forse manca solo il colpo di testa (ma si tratta di un limite 'naturale', visto che a è alto solo 169 cm). E poi Mertens ha sem- pre fame: gioca tutte le partite con la stessa intensità e, nel corso dei 90', non stacca mai la spina, cercando sempre di segnare un altro gol. Ecco come si spiegano le tante doppiette, le triplette e persino la quaterna messa a segno lo scorso anno contro il STEFANO CARNEVALI D o v i z i o s o v i n c e i n M a l e s i a e l a s c i a aperta la porta del Motomondiale D ovizioso con la Ducati vince sulla pista bagnata di Sepang e in Malesia conquista il suo sesto successo della stagione. Il pilota forlivese tiene accesa la speranza mondiale fino all'ultima gara, in programma a Valencia il 12 novembre. "Andiamo in Spa- gna con una sola strategia: vince- re. Il resto non dipende da noi". Ha preceduto il compagno di squadra Lorenzo e il francese Zarco. Quarto Marc Marquez, il campione in carica che resta in vetta al mondiale con 21 punti di vantaggio sull'italiano. Certo, a Marquez basta arrivare 11° per minimizzare anche una nuova vit- toria di Dovizioso. Come dire che strappargli il titolo di tasca sarà un'impresa quasi impossibile ma il bello della corsa mondiale sta anche in questi sogni. "E' la terza volta nella mia car- riera in MotoGp che mi gioco il titolo a Valencia: nel 2013 per vincere mi bastava arrivare 4° - ha detto Marquez che in quell'occa- sione chiuse terzo - e in questa occasione direi che è molto più facile". Dietro Marquez, al 5° posto, Pedrosa, davanti a Petrucci che ha fatto una straordinaria rimonta dopo essere partito dall'ultima posizione dopo un guasto alla Ducati nel giro di allineamento. Ha limitato i danni invece Valentino Rossi, 7° con una Yamaha che non convince sul bagnato: "E' la seconda gara con- secutiva che la Yamaha fallisce, non ci era mai accaduto. Nel 2016 andavamo forte sul bagnato e non pioveva mai. Quest'anno è il con- trario, e naturalmente piove sem- pre". Dietro di lui Miller, Viñales e Pol Espargarò. Solo 17°, e fuori dai punti, Iannone. Andrea Dovizioso è al suo quinto anno nel Ducati Team

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-11-2-2017