L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-16-2017

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GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE 2017 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Analisi del crollo italiano tra errori federali, dimissioni, Serie A da cambiare e ricambio generazionale "Sicuramente c'è un futuro per il calcio italiano, perché noi siamo testardi, caparbi, abbiamo forza e orgoglio, dopo le brutte cadute troviamo il modo di rialzarci". La speranza è che la passione degli Italiani riesca a sostenere l'intero movimento, anche in questa ora così buia: serviranno energie e coraggio per pianificare una vera e propria ricostruzione. Solo così anche i diretti responsa- bili saranno costretti a trovare la via per cambiare e ripartire sul serio. L a mancata qualifica- zione per Russia 2018 è un clamoroso passo falso per il movimento calcistico italiano che, dopo anni difficili, sembrava aver imboccato un cammino di rina- scita. L'eliminazione della Nazionale - arrivata dopo il playoff contro la modestia Svezia - è uno dei momenti più bassi nella storia sportiva azzurra e deve portare a un vero e proprio 'reset' di tutto il calcio italiano. Sembrano inevitabili le dimis- sioni di Ventura (che pure non le ha presentate nell'immediato dopo gara perchè non aveva ancora parlato con i vertici fede- rali) che a fine partita ha laconi- camente detto: "Chiedo scusa per il risultato, ma non per l'impe- gno". Adesso si dovrà forzata- mente scegliere un allenatore di prima fascia, che abbia esperien- za internazionale e carisma ade- guato per gestire la ricostruzione. Ci sarà anche un cambio gene- razionale inevitabile: Buffon, De Rossi, Barzagli e, con ogni pro- babilità, Chiellini, lasceranno la Nazionale. Si dovrà ripartire senza di loro: addii pesanti, ma non ci si deve far prendere dal panico, visto che il nostro Campionato può produrre alter- native di valore. I giovani andranno certamente aiutati nel processo di inserimento e crescita - la maglia azzurra pesa come un macigno - ma il 'materiale umano' c'è. Qualcosa, a livello di club, andrà sicuramente fatto per aiuta- re questo ricambio generazionale: va bene copiare il modello tede- sco dei centri di formazione fede- rali - recentemente 'sbandierati' dai vertici del movimento - ma se i giovani calciatori non troveran- no spazio nelle squadre di Serie A, come potranno consacrarsi? Serve maggior impegno anche da parte delle società che - per aiuta- re la riscossa del calcio italiano - dovranno forzatamente aiutare anche la Nazionale. La stessa Serie A, per diventa- re maggiormente formativa, deve crescere di qualità: impensabile proseguire con le 20 squadre attuali, tra cui ci sono sempre troppe formazioni non all'altezza del torneo, che rendono scontato un numero eccessivo di risultati e portano a verdetti di classifica eccessivamente rapidi. Un grosso problema è rappre- sentato anche dall'atteggiamento dei vertici federali: la scelta di Ventura si è rivelata errata (prin- cipalmente per la sua scarsa espe- rienza) e la gestione del Ct è stata persino peggiore. Quello che col- pisce, però, è la difficoltà nell'as- sumersi responsabilità: al di là della fiducia nella qualificazione, ripetutamente (e con poca lungi- miranza) ostentata, Tavecchio e i suoi paiono determinati a scarica- re le responsabilità sul Ct e il suo staff, svincolando il proprio ruolo dai risultati sul campo. Difficile condurre la ricostruzione, se la mentalità dovesse rimanere que- sta, così 'conservativa' sempre e comunque, anche a dispetto delle amare speranze di Buffon, alla sua ultima partita in Nazionale: STEFANO CARNEVALI pressione (diventata enorme dopo il pesante Ko di Madrid); via via paura e confusione hanno preso il sopravvento, portando a scelte quantomeno discutibili e a momenti di pura tensione ('Sky Sport' ha addirittura riportato di un durissimo confronto tra i cal- ciatori e Ventura, prima di Italia- Svezia, che avrebbe quasi portato alle dimissioni del Ct). I giocatori della vecchia guar- dia hanno cercato di 'fare quadra- to' ma anche a loro è sempre mancata la scintilla decisiva, che potesse riportare un po' di sere- nità. I giovani, invece, sono stati risucchiati nel vortice negativo: Verratti ha pagato la scarsa perso- nalità, Belotti il momento di pes- sima condizione, Immobile non è stato in grado di replicare l'effica- cia che ha con la maglia della Lazio. Pesanti le responsabilità anche dei vertici federali che sono riusciti solo a prolungare il con- tratto del commissario tecnico di altri due anni (seppure con una clausola rescissoria in caso di mancata qualificazione al Mondiale): forse, visto il crollo della fiducia di Ventura (e per Ventura) dopo Spagna-Italia, andava presa qualche drastica decisione prima, molto prima di arrivare allo spareggio che ha deciso l'esclusione, tra le lacrime dei giocatori e di tantissimi tifosi, dai Mondiali russi della Nazionale azzurra. Col senno di poi, va detto anche che la scelta di un allenato- re con pochissima esperienza internazionale, per il ruolo di Ct, è discutibile o almeno va ora giu- dicata con severità e le massime cariche federali dovranno rispon- derne. Il Ct Gian Piero Ventura dopo la sconfitta con la Svezia: 'Chiedo scusa per il risultato, non per l'impegno' Continua da pagina 42 L'Italia esce dai Mondiali con uno 0-0 contro la Svezia ma ha segnato solo 3 reti nelle ultime 6 partite, contro Albania, Macedonia, Israele e Svezia

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