L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-14-2017

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GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2017 www.italoamericano.org 51 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT M o n t e l l a e s o n e r a t o, a r r i va G a t t u s o : d a i p u n t i deboli al progetto di far 'ringhiare' il Milan Rijeka. Poi una non facile vittoria interna col Bologna. Di certo, però, Gattuso sta lavorando dura- mente proprio sui 'punti deboli' della precedente gestione: ritorno al 4-3-3, tanto lavoro atletico e tanta rabbia agonistica da mettere in campo ogni domenica. Il per- corso sarà difficile, ma - posto che, a stagione in corso, non sarebbe stato possibile affidarsi a un allenatore di prima fascia - chi meglio di Gattuso potrebbe avere la forza d'animo per risollevare il Milan? D opo i grandi entusia- smi di inizio stagio- ne, il Milan ha avuto un percorso compli- cato, caratterizzato da risultati deludenti e da presta- zioni molto al di sotto delle aspet- tative. Come spesso accade in queste situazioni, sul banco degli imputati è finito l'allenatore e, dopo un lungo tira e molla, Vin- cenzo Montella è stato esonerato a seguito dello 0-0 interno contro il Torino. Il sin qui disastroso cammino dei Rossoneri non è certo imputabile al solo operato dell'allenatore, che però ha certa- mente pesanti responsabilità. Anzitutto la gestione tattica della squadra: dopo aver lavorato tutto lo scorso anno con il 4-3-3 e dopo un'estate trascorsa ad alle- narsi su quel modulo, l'improvvi- so passaggio alla difesa a 3. Come già raccontato su queste pagine, giocare efficacemente con un terzetto difensivo presuppone una preparazione e un coordina- mento decisamente superiore a quanto richiesto dal più comune schieramento a 4. Considerando la rivoluzione estiva della rosa del Milan e la conseguente difficoltà nell'amal- gamare il gruppo, aver optato, senza prepararsi adeguatamente, per il sistema a 3 è stato un azzar- do che Montella ha pagato caro. Errore ancora più grave, se si pensa che - a parte Bonucci e Conti (comunque infortunato di lungo corso) - tutti i titolari del Milan, giocando a 3, avrebbero dovuto adattarsi in posizioni a loro non congeniali. Gennaro Gattuso, detto Ringhio per la grinta e l'aggressività che mostrava in campo, ha iniziato a giocare nel Milan nel 1999 Un altro problema riguarda la preparazione atletica: il Milan ha cominciato a lavorare prestissimo in ragione del lungo percorso dei preliminari di Europa League, ma la squadra non sembra aver colto i risultati di una preparazione anti- cipata. I Rossoneri, già a metà settem- bre, hanno cominciato a rallentare i ritmi di gioco e, nelle ultime set- timane, sono risultati essere una delle squadre che corrono meno in Serie A. A riprova di qualche problema serio, a fine settembre, Montella ha licenziato Emanuele Marra, il preparatore atletico della squadra. Terzo 'capo d'accusa' per Montella è la gestione 'mentale' della squadra: secondo molti, l'approccio eccessivamente paca- to e 'sorridente' dell'allenatore non avrebbe favorito una respon- sabilizzazione del gruppo, che effettivamente, anche nei momen- ti più delicati, non ha dato l'im- pressione di avere la grinta e la determinazione necessarie per uscire dalla crisi. Adesso - più come traghettato- re che come soluzione a lungo termine - il Milan si è affidato a Gennaro Gattuso. 'Ringhio' è un'altra vecchia gloria rossonera che viene messa in panchina in un momento diffi- cile. Come Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi prima di lui, corre il rischio di bruciarsi ma, in quan- to allenatore della Primavera e 'vecchio cuore rossonero', non ha potuto tirarsi indietro. I primi risultati sono stati traumatici: 1-1 a Benevento e 0-2 in casa del STEFANO CARNEVALI Decisiva la sfida con la Danimarca per l'accesso olimpico dell'Italia L'Italia ai Giochi olimpici: prima volta nella storia del Curling P er la prima volta l'I- talia si qualifica in uno sport di nicchia, soprattutto fra i tifosi tricolori, sebbene sia praticato regolarmente sin dal lontano 1952 trovando appassion- ati soprattutto nelle regioni del- l'arco alpino e sebbene l'esordio della nazionale maschile risalga ai campionati del mondo disputati nel 1973. La storica qualificazione, quel- la della nazionale maschile di Curling alle Olimpiadi invernali 2018 di PyeongChang, arriva per la prima volta da 19 anni a questa parte, da quando cioè la disciplina invernale è entrata nel programma olimpico di Nagano 1998 (Torino 2006, per così dire, "non conta" perchè allora la nazionale italiana fu presente ai Giochi in qualità di Paese organizzatore). Joel Retornaz, Amos Mosaner, Simone Gonin, Daniele Ferrazza e Andrea Pilzer sono i ragazzi allenati da Soren Gran che sono riusciti a conquistare il presti- gioso risultato battendo la Danimarca 6-5 nella gara dei playoff del torneo di qualifi- cazione a Plzen, in Repubblica Ceca. Decisivo l'extra end durante il quale è stato Mosaner, con un'ultima stone che ora entrerà di diritto nella leggenda italiana di questo sport, a trasformare il sogno in realtà. Il team sfiderà i cerchi olimpici nei Giochi inver- nali in programma a febbraio in Corea del Sud. E' invece mancata per un sof- fio l'impresa della squadra fem- minile sconfitta all'extra end per 5-4 dalla Danimarca. Dopo il bronzo europeo, pur da primo classificato nel girone iniziale, il team non è riuscito a conquistare una vittoria nelle due sfide di playoff contro cinesi e danesi.

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