L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO 2018 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Obiettivo Serie A. Meno vittorie e più pareggi. L'Inter deve ritrovare lo spirito con cui ha iniziato il campionato sori, sempre in campo, hanno perso brillantezza; i centrocampi- sti, tutti molto simili tra loro, gira- no sempre più a vuoto. L'ambiente, tradizionalmente poco stabile, è tornato esplosivo: i tifosi mugugnano e 'crocifiggo- no' i calciatori che commettono errori evidenti, la società ha delu- so in sede di mercato di riparazio- ne (comprando poco e in modo tutt'altro che funzionale) e lo stes- so Spalletti sembra star perdendo il polso della situazione. Se nella prima parte dell'anno automatismi, fisicità e individua- lità rendevano l'Inter temibile, le attuali insicurezze dei Nerazzurri stanno dando coraggio a chi affronta la squadra di Spalletti. Gli avversari dell'Inter, ora, aggrediscono, attaccano senza paura e, in questo modo, rendono tutto sempre più difficile a una squadra già in crisi. Difficile dire cosa potrà far invertire la rotta. Spalletti dovrà 'ripulire' la testa dei propri calciatori, dovrà smettere di recriminare per il mercato deludente e, una volta svuotata l'infermeria, dovrà for- zatamente dare qualche alternati- va di gioco migliore ai suoi. È soltantoo col gioco che si può ottenere una vera continuità di risultati. Non sarà facile, ma l'Inter non potrà sprecare un altro anno, fal- lendo l'accesso alla Champions. Specie dopo un avvio di Campionato positivo come quello di questa stagione. D opo un avvio di sta- gione oltre le più ro- see aspettative, in cui tutto sembrava fun- zionare a meraviglia, con il lavoro di Spalletti che pareva pressoché perfetto, quando l'unico pericolo sembrava una rosa nume- ricamente contenuta, l'Inter è pre- cipitata. I numeri parlano chiaro: nelle prime 15 partite i Nerazzurri hanno segnato 2 o più gol per 11 volte (totale 33), mentre nelle ulti- me 10 ci sono riusciti solo una volta (per un misero totale di 7 reti realizzate). Sono scomparse quasi tutte le certezze che avevano contraddi- stinto la prima parte di stagione: Icardi - complice qualche proble- ma fisico di troppo - trova la porta con sempre meno continuità, Perisic pare giocare con 'il freno a mano tirato' (quasi fosse già proiettato sul Mondiale), Candreva ha addirittura perso il posto, la mediana gioca a ritmi bassissimi e non ha un vero lea- der, la difesa scricchiola (Miranda ha troppe disattenzioni, Skriniar non è più sereno) e lo stesso Handanovic non compie più i miracoli dell'avvio di Campionato. L'Inter di inizio stagione aveva certamente raccolto più di quanto meritasse (con un po' di fortuna e tante giocate dei singo- li), ma il crollo attuale è comun- Per l'Inter di Luciano Spalletti, stessi punti di un anno fa: dopo 25 turni sono appena 48 que molto sorprendente. Anche perchè ora non c'è tempo per meditare: bisogna rea- gire rapidamente alla crisi e rimettersi ancora più velocemente in carreggiata se si vuole strappa- re un posto in Champions, anche se al momento sembra davvero un'impresa. A ben guardare, quello che ai Nerazzurri è mancato - e manca sempre più - è il gioco: non c'è mai stato un vero piano tattico chiaro e versatile e così, quando i singoli sono calati e gli episodi hanno cominciato ad andare male, i nodi sono venuti al pettine. Tutti. La rosa numericamente ridotta ha inciso: senza Icardi la squadra è molto meno pericolosa; i difen- STEFANO CARNEVALI Gonzalo Higuain dopo l'infortunio nel derby contro il Torino: 'Tornerò presto a esultare con la squadra' campo del Ludogorets - squadra inferiore ai Rossoneri, ma sempre 'scorbutica' -, pur non essendo frutto di una prova spettacolare, mette al sicuro il discorso qualifi- cazione e, soprattutto, rappresenta un altro passo sulla strada della rinascita del Milan. CHAMPIONS DA BRIVIDI - Ancora una volta, le sicurezze della Juventus si riducono quando si trova in campo europeo. C'è certamente la componente psico- logica - visto che la vittoria della Champions sta diventando un'os- sessione -, ma è anche una que- stione tattica: le big europee non si fanno mettere sotto e hanno la forza di fare la partita per 90' anche contro la Juventus. Vero è che la gara interna contro il Tottenham è stata contraddistinta da episodi sfavorevoli (su tutti il rigore fallito da Higuain, che sarebbe valso il 3-1), ma, nel complesso, i Bianconeri hanno subito molto il gioco della squa- dra londinese. A Wembley, quasi sicuramente, si dovrà vincere: impresa tutt'altro che semplice. RANKING A RISCHIO - Quasi certamente, dopo i sedice- simi di Europa League e gli ottavi di Champions, le Italiane in coppa non saranno più 6. Un'eventuale uscita repentina, dopo i gironi dei nostri team, si ripercuoterà negativamente sul ranking Uefa. Attenzione: da quest'anno abbiamo superato la Germania, tornando a 4 squadre direttamente in Champions, ma non dobbiamo cullarci sui 'soli' 3 punti di van- taggio: la superiorità non dovreb- be essere a rischio per il prossimo biennio, ma è bene impegnarsi a fondo nelle coppe da subito. Il controsorpasso significherebbe il ritorno alla scomoda formula del 2+1 (due squadre direttamente ai gironi, una ai preliminari). E se teniamo conto che anche la Nazionale - essendo fuori dal Mondiale 2018 - si ritroverà nella peggior posizione della classifica Fifa di sempre (con conseguenti future qualificazioni contro avversari più impegnativi), c'è da rimboccarsi le maniche. Continua a pagina 38

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