L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-22-2018

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 22 MARZO 2018 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L 'arrivo della Primavera e della Pasqua offrono una doppia occasione: il clima ideale e l'oc- casione giusta per fare una breve vacanza in Italia. Non solo perchè i riti della Settimana Santa, al di là dell'a- spetto religioso, sono un tuffo nel folklore e nella cultura popolare italiana, ma perchè il clima offre l'occasione di vivere quel passag- gio stagionale che è all'origine di molti dei simboli e delle tradizio- ni di questo periodo. Mentre la natura torna a fiorire e una passeggiata nelle campagne offre l'occasione di vedere le prime gemme sui rami degli albe- ri di mandorlo, di annusare l'aria fragrante per le mimose in fiore, di cogliere quell'odore terroso e avvolgente che si sente dopo la pioggia, ci si libera dalla dimen- sione urbana. Basta poco per accantonare il tran tran quotidia- no e accorgerci che il ciclo della natura riprende il sopravvento sull'inverno. E anche su di noi. Un giro a piedi ad osservare il rasserenante paesaggio collinare dell'Umbria o della Toscana, una camminata che ha sullo sfondo il rigenerante panorama delle mon- tagne ad appena un'ora di mac- china dall'aeroporto di Milano, o in auto a finestrini abbassati per sentire la brezza profumata di sal- mastro che si annusa dalla Liguria alla Sicilia, dalla Puglia al Friuli. Un toccasana: senza nemmeno accorgerci, la rigenerazione este- riore ci ha coinvolti. Se poi scegliamo la giusta destinazione, avremo l'opportu- nità di vivere anche un periodo in cui si celebra la rinascita interiore in forma comunitaria. Perchè le feste di natura religiosa che accompagnano Quaresima e Pasqua, oltre ad essere espressio- ne di fede sono eventi fortemente sociali, di appartenenza ad un ter- ritorio, alla sua storia, al suo patrimonio tradizionale fatto di usi e costumi. Sono cioè un'occa- sione per immergersi in eventi le cui origini spesso travalicano la celebrazione religiosa e si perdo- no nella notte dei tempi e nella cultura contadina, da cui è nata la società italiana contemporanea. Ci sono riti che sanno più di Medioevo che di presente, pro- cessioni e rievocazioni che ani- mano chiese che contengono splendori artistici e capolavori che fanno la storia dell'arte e dell'architettura d'Italia, Vie Cru- cis che attraversano centri storici "vestiti a festa", magari in piena notte tra torce e paesi che si tra- sformano in presepi, come a Can- tiano nelle Marche, e mostrano angoli di splendore locale. In Emilia Romagna, per fare un esempio, c'è la Via Crucis di Frassinoro in cui gli abitanti del piccolo borgo nel Modenese com- pongono quadri viventi che raffi- gurano gli episodi della Passione: ha suggestioni che risalgono ai tempi della Controriforma. A Marsala, nel Trapanese, il Gio- vedì Santo si svolge la solenne processione, con scenografici quadri seicenteschi. Ci sono momenti struggenti ed umanamente emozionanti anche per chi non condivide il credo nelle interpretazioni di chi segue il Cristo Morto con le piangenti, circondato da figuranti che inter- pretano Maria vestita a lutto, tra statue lignee e atti devozionali che sembrano non appartenere all'epoca degli smartphone e di internet. A Taranto, in Puglia, c'è la processione dei Perdùne, i pelle- grini che andavano a Roma per il Giubileo. Hanno la testa incap- pucciata e sfilano a piedi nudi prima di passare il testimone alla processione dell'Addolorata, a ritmo del "Troccolante", una tavoletta di legno con denti di ferro: per percorrere 4 chilometri ci mettono più di dieci ore. Ma la sfilata continua fino all'alba del Sabato Santo per quasi 40 ore di cammino di preghiera. A Calitri, in Campania, i membri dell'Arciconfraternita dell'Immacolata Concezione sono vestiti di bianco, hanno il capo incappucciato e corone di spine, e portano a spalla una croce fino alla collina del Calva- rio. Il rito risale al periodo della prima Crociata, quando si dice che un cavaliere portò un pezzo della Croce di Cristo dalla Terra- santa. Ancor più indietro nel tempo. Ecco la processione di Chieti, in Abruzzo, che risale all'842, e quella del borgo medievale di La rigenerazione che regala un viaggio primaverile in Italia Orte, nel Lazio, dove il silenzio del rito notturno è rotto dallo strusciare di pesanti catene legate ai piedi scalzi dei "cirenei", curvi sotto il peso di pesanti croci, ad espiazione dei peccati. Difficile resistere alla profon- da atmosfera di suggestione ma anche restare indifferenti al dolo- re fisico visto che i "Battenti o Fujenti" si autoflagellano cosce e polpacci o il petto fino a far usci- re sangue, in momenti intensi e di grande potenza scenica tra pianti, urla e svenimenti come accade nel Beneventano. Difficile non rimanere incantati dalla maesto- sità e dalla magnificenza delle rappresentazioni messe in atto in Sicilia o in Sardegna, dove ad Iglesias va in scena un pomposo corteo funebre di derivazione barocca, o rapiti dai ritmi delle bande musicali e dalle marce funebri che fanno vibrare il petto con tonfi sordi suonati a pochi metri di distanza. E tutto per arrivare alla Dome- nica di Pasqua quando una cola- zione a base di uova di cioccolato è molto più di una dolce sorpresa italiana.

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