L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 19 APRILE 2018 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Le italiane in Champions: dall'impresa della Roma contro il Barça ai rimpianti della migliore nei passaggi decisivi. Sotto lo sguardo incredulo del Santiago Bernabeu, Mandzukic - una seconda volta - e Matuidi - approfittando di un errore clamo- roso di Navas -, hanno fissato il risultato sul 3-0 cha avrebbe garantito alla Juventus i tempi supplementari. Come detto, però, il Madrid non è mai apparso fuori dalla partita e, al 93', ha rocambolescamente visto pre- miati gli sforzi: Vazquez, che aveva controllato un pallone a pochi passi da Buffon, è stato contrastato con grande decisione da Benatia. Il marocchino è riu- scito ad allontanare il pallone, ma solo impattando con decisio- ne sull'esterno del Madrid. Un rigore certo non enorme, ma comunque assegnabile. La reazione dei Bianconeri è stata scomposta (culminando con l'espulsione di Buffon) e la tra- s formazione di Cris tiano Ronaldo ha di fatto eliminato la J uventus dalla Champions League. L'epilogo triste e sopra le righe, però, non toglie nulla alla prova di forza e concretezza della Juventus che, pur rischian- do e soffrendo a tratti (inevitabi- le, visto l'avversario), ha saputo mettere nettamente s otto il Madrid in casa sua. Un altro bel segnale per il nostro calcio, così bisognoso di una ris cos s a: non avremo a disposizione i fondi delle big d'Europa, ma abbiamo le idee e la sapienza tattica per trovare comunque risultati importanti. La strada per competere, a livelli così alti, sembra essere un calcio offensivo. I quarti di finale della Cham- pions League 2018 passe- ranno alla storia per l'enorme impresa della Roma contro il Barcellona e per la 'quasi' ri- monta della Juventus in casa del Real Madrid. Il cambio di menta- lità e la qualità di gioco espressa dalle squadre italiane potrebbero rappresentare un prezioso punto di partenza che, nel futuro pros- simo, potrebbe portare il nostro calcio a ridurre sensibilmente la distanza dalla qualità del futbol iberico. MI R A C OLO R OMA : LEZI ON E D I C A LC I O E RIMONTA SUL BARCELLO- NA - La Roma, dopo il 4-1 subi- to in casa del Barcellona (risulta- to pesante e poco fortunato, con- traddistinto anche da due autore- ti), era chiamata a non sfigurare nella gara di rito rno dell' Olimpico. Invece, i Giallorossi sono addirittura stati capace di travolgere Messi e & co., vincen- do con grande merito per 3-0 e centrando una storica qualifica- zione per le Semifinali. La magi- ca notte dell'Olimpico non è stata assolutamente frutto del caso ma di una sagace scelta tat- tica di D i F rances co, di una coriacea prestazione 'da squadra' e di una clamorosa gara disputata da alcune individualità. Di Francesco ha spiazzato tutti - Ernesto Valverde in primis - schierando i Giallorossi con un 3-4-2-1 pressoché inedito (ma che, visti gli ottimi risultati, potrebbe essere la nuova disposi- zione 'tipo' della Roma). In que- sto modo ha garantito straordina- ria compattezza ai suoi, proteg- gendo con i tre centrali le folate di Kolarov e Florenzi, lasciando anche molta più libertà a Nainggolan e Schick, schierati a supporto di Dzeko. Proprio il centravanti bosnia- co è stato il principale protagoni- sta del match: non solo ha sbloc- cato il risultato dopo 6' e ha pro- curato il rigore del 2-0, ma ha anche sfoderato la sua miglior prestazione da quando veste la casacca giallorossa. Dzeko, nella notte più importante dell'anno, è tornato l'attaccante 'totale' ammirato soprattutto ai tempi del Wolfsburg: oltre a una grande efficacia negli ultimi 30 metri, la punta ha letteralmente 'fatto reparto' da sola, proteggendo un numero infinito di palloni, così da consentire ai compagni la transizione dalla fase difensiva (dove, per frenare M es s i e Suarez, i Romanisti dovevano affollarsi) a quella offensiva e arrivando praticamente su ogni lancio lungo, guidando le ripar- Il portiere Gigi Buffon è stato espulso per proteste dopo il rigore dato al 93° nella gara contro il Real Madrid tenze dei suoi. Anche De Rossi ha disputato una gara memorabi- le, garantendo equilibrio alla squadra, dettando i ritmi di gioco e trasformando con freddezza il pesantissimo rigore del 2-0. Discorso simile si può fare per Nainggolan: il belga non sta certamente disputando una sta- gione eccellente, ma contro il Barcellona, libero da grandi compiti difensivi, ha saputo met- tere sempre sotto pressione i por- tatori di palla, avendo la forza di ribaltare il gioco con rapidità e qualità. Persino il criticatissimo Schick ha vissuto una bella sera- ta, arrivando più volte vicino al gol e risultando sempre in parti- ta. Infine Manolas: il Greco ha firmato il definitivo 3-0 e, per tutta la partita, ha guidato il reparto difensivo, riuscendo a disinnescare per 90' tanto Messi quanto Suarez. Tutta la Roma ha messo in campo una prestazione di livello altissimo, giocando compatta e umile. In questo modo il fortissi- mo Barcellona è stato sorpreso e domato pressoché totalmente, rendendo le sue stelle incapaci di sfruttare la propria tecnica e il proprio rapido palleggio. La forza d'urto dei Giallorossi - di gran lunga la qualità migliore della Roma - durante quest'anno si è potuta ammirare solo saltua- riamente: questione, anzitutto, di mentalità e motivazioni. Proprio l'idea di vincere 'facendo la par- tita' deve essere uno dei tesori del miracolo d i Champions : sarebbe un passo importante per cominciare a rigenerare l'intero movimento. RIM P IA N TO J U V E: LA RIN CO RS A S U L REA L S I F ERM A S U L P IÙ BELLO - Discorso analogo - quanto a vit- toria da ricercare attraverso pro- positività e gioco offensivo - poteva essere fatto anche per la Juventus che, dopo il pesantissi- mo 0-3 interno, era chiamata a un'impresa ancora più complessa di quella della Roma: vincere con tre gol di scarto in casa del Real Madrid. I Bianconeri hanno effettiva- mente cercato di imitare l'atteg- giamento tenuto dai Giallorossi solo 24 ore prima, aggredendo altissimi i Madridisti e provando a giocare una gara assolutamente d'attacco. Le cose si sono messe rapidamente bene (Mandzukic ha sbloccato il match dopo soli 2') e, anche con un po' di fortuna, la squadra di Allegri ha scritto una pagina memorabile nella storia recente del calcio italiano. Anche se è mancato il lieto fine. Il Madrid, tra le mura amiche, non è stato annichilito, come accaduto al Barcellona ospite della Roma: Ronaldo e i suoi, hanno avuto un discreto numero di occasioni (impegnando più volte Buffon e colpendo una tra- versa), ma la Juventus ha ribattu- to colpo su colpo, risultando STEFANO CARNEVALI Eusebio Di Francesco ha schierato un inedito 3-4-2-1 che ha fatto la differenza nella prestazione della Roma

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