L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-17-2018

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GIOVEDÌ 17 MAGGIO 2018 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Obiettivo Serie A. E' record: ai bianconeri il 7° scudetto di fila. Ecco i 7 ingredienti della 7° meraviglia 7 - L'ASSENZA DI MILA- NO. Non c'è nulla da fare: per quanto Roma e Napoli, negli ulti- mi anni, abbiano gagliardamente battagliato con la Juventus - spes- so giocando un calcio migliore dei Bianconeri - senza Inter e Milan 'da alta classifica', il dominio del club di Torino sem- bra non potersi spezzare. La piazza di Milano, per espe- rienza, tradizione, capacità d'ac- quisto e bacino di tifosi sarà sem- pre necessaria per mettere in dif- ficoltà lo strapotere della Juventus. Per il bene del calcio italiano, c'è da augurarsi che il ritorno di Milan e Inter arrivi quanto prima. L a Juventus, dopo lo 0-0 con la Roma, ha mate- maticamente conqui- stato lo Scudetto del campionato di Serie A 17/18, il settimo di fila: un record mai visto in Italia. Questo Scudetto, tra i più dif- ficili da raggiungere nella gestio- ne di Allegri (solo due giornate fa, all'86esimo minuto di Inter- Juventus, tutto sembrava perdu- to), assurge a simbolo del domi- nio bianconero sul calcio italiano. L'ennesimo trionfo del club tori- nese è stato costruito sfruttando abilmente 7 'ingredienti' fonda- mentali: 1- ALLEGRI. Quattro anni. Quattro Scudetti, Quattro Coppe Italia. Due finali di Champions. Numeri incredibili, che hanno migliorato persino l'eccellente lavoro di Antonio Conte. Mai come quest'anno, Massimiliano Allegri si impone come il princi- pale protagonista del trionfo bianconero: in un'annata dove non c'è stato un singolo giocatore ad essere determinante, è proprio la guida tecnica dell'allenatore toscano ad essere risultata il primo ingrediente 'chiave' nella vittoria juventina. Allegri ha gestito alla grande la rosa più che profonda a dispo- sizione (persino Dybala, quando se lo è meritato, ha fatto panchi- na; Douglas Costa è stato lanciato nel finale di stagione, nel momento in cui era pronto per davvero; le alternative sulle fasce e in difesa sono state fatte ruotare con enorme consapevolezza), ha cambiato sistema di gioco in corsa e ha saputo inserire i nuovi in modo decisamente efficace. Soprattutto, però, Allegri ha man- tenuto una calma determinante quando tutto sembrava volgere al peggio: ancora una volta ha avuto ragione lui. 2 - ROSA PROFONDA E MERCATO VINCENTE. Il 'roster' della Juventus è evidente- mente il più forte della Serie A. Nessuno ha a disposizione un numero così elevato di campioni come Max Allegri. Quest'anno, la dirigenza ha optato per poten- ziare la fase offensiva (soprattut- to sulle fasce) e proprio da lì è arrivata l'accelerata finale verso la vittoria (impersonata da Douglas Costa). A Torino, poi, non si fanno problemi: comprano top player con regolarità, ma, se necessario, si separano senza patemi dalle proprie stelle. Sia per far quadra- re i conti, sia per salvaguardare gli equilibri di spogliatoio. Negli ultimi anni - tra gli altri - la Juventus ha salutato Pirlo, Il brasiliano Douglas Costa è costato oltre 45 milioni di euro ma ha ripagato la Juventus con un finale di stagione eccellente tra gol e assist Tevez, Vidal, Pogba, Bonucci. Non sempre sono stati sostituiti da calciatori altrettanto celebri, ma, sul campo, questo non si è davvero notato quasi mai. Da non sottovalutare, infine, la capacità della società bianconera di com- prare gli uomini chiave delle avversarie dirette. 3 - LA FAME DEI SENA- TORI. Gli inserimenti dei nuovi calciatori sono sicuramente resi più facili per via della presenza di uno zoccolo duro serio, affiatato e sempre motivato. I Senatori sono la garanzia di continuità all'interno dello spogliatoio; una guida e un modello sportivo che tutti i nuovi acquisti possono e devono seguire per continuare a far vincere la Juve. Impressiona la loro 'fame': nonostante le vittorie in serie e gli anni che passano, Buffon, Barzagli, Chiellini e company non smettono mai di lottare. 4 - LA DIFESA REGI- STRATA. Dopo la partenza di Bonucci e il mancato arrivo di un difensore di caratura mondiale, circolavano dubbi sulla tenuta difensiva della Juventus nel cam- pionato 17/18. Anche perché gli acquisti principali avevano riguardato la fase offensiva. E, in effetti, l'avvio della stagione ha restituito una squadra meno 'gra- nitica' nel recente passato. Poi qualcosa è cambiato: Benatia si è ritagliato uno spazio sempre più importante, è stato spesso schierato il doppio media- no a centrocampo e non si è più rinunciato alla grinta di Mandzukic. Il pacchetto arretrato ha alzato il rendimento, ma è stato aiutato da un mutato atteg- giamento di squadra. E la Juve è tornata imperforabile. 5 - QUALITÀ SULLE FASCE. Come detto, il potenzia- mento sulle fasce d'attacco è stato il 'marchio di fabbrica' del mercato 17/18 della Juventus. La scelta - votata anche all'insegui- mento della Champions League - ha comunque pagato: le rotazioni delle ali e l'esplosione nel finale di stagione di Douglas Costa, sono state semplicemente decisi- ve. Il gioco bianconero non ha nel proprio Dna l'essere spettaco- lare, ma il contributo degli esterni offensivi ha fatto sì che ciò non risultasse mai troppo evidente, specie nei momenti che contano. 6 - IL SACRIFICIO DI HIGUAIN. Che Gonzalo Higuain sia un bomber di razza è un dato evidente. Quest'anno, però, il Pipita ha messo in mostra delle qualità che non sempre gli sono state riconosciute. A tutt'oggi Higuain ha comunque realizzato 16 reti, ma è risultato determinante soprattutto per il suo coinvolgimento nel gioco di squadra, quando ha saputo sacri- ficarsi lontano dalla porta, disim- pegnandosi nel cuore della mano- vra. Questa evoluzione del centra- vanti argentino è presto divenuto uno dei 'segreti' del trionfo bian- conero. STEFANO CARNEVALI L'attaccante juventino Gonzalo Higuain ha contribuito al successo della Juventus con 16 reti

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