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GIOVEDÌ 28 GIUGNO 2018 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 19 LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, Giugno ha molte date con una connessione italiana: I matrimoni di giugno sono popolari su entrambe le sponde dell'Atlanti- co, ma nei tempi passati un gio- vane non suonava semplicemente il campanello della porta o chia- mava una giovane donna per chiederle un appuntamento, dove- va mandare un'ambasciata. Seb- bene il dialetto sia vario, potete certamente capire il legame tra ambasciatore o ambasciata con la nostra parola inglese ambasciato- re. In alcuni dialetti l'amico del presunto pretendente, un interme- diario, era chiamato "lu ruffianu". Un giovane timido poteva essere salvato dall'anonimato da un buon ruffianu. Tessendo la sua magia, il ruf- fianu, si sarebbe spostato da una famiglia all'altra finché non aves- se trovato un accordo gradito a tutti. Il ruffianu ha ricoperto il ruolo di Cupido riconoscendo una coppia compatibile e piantando i pensieri giusti nelle loro teste. *** Il generale Giuseppe Garibaldi morì nel giugno del 1882. Giu- seppe Garibaldi, "L'eroe dei due mondi", combatté per la libertà e l'indipendenza nazionale sia in America Latina che in Europa: Garibaldi visse brevemente come immigrato negli Stati Uniti e gli fu chiesto dal nostro sedicesimo presidente Abraham Lincoln di guidare un esercito nella guerra civile americana, cosa che rifiutò rispettosamente. Nel 1982, per il centenario della sua morte, il 2 giugno 1882, i californiani parte- ciparono a una celebrazione mon- diale in memoria di Garibaldi sponsorizzando una serie superba di eventi sociali e culturali in suo onore. La senatrice Dianne Feinstein, sindaco della città e della contea di San Francisco, proclamò il 2 giugno 1982 il Giorno di Giusep- pe Garibaldi e sollecitò i cittadini ad onorare la sua memoria e ad ispirarsi alla perseveranza, al coraggio disinteressato e all'amo- re per la libertà del Grande Libe- ratore (1807- 1882). *** Gli alleati conquistano Roma nella II guerra mondiale il 4 giu- gno 1944 sotto la direzione del generale americano Mark Clark, comandante della Quinta Armata. Folle plaudenti, lanciando fiori e passandosi bottiglie di vino, festeggiarono l'arrivo delle truppe americane e britanniche mentre marciavano verso Roma. Il presi- dente Roosevelt dichiarò con entusiasmo: "La prima capitale dell'Asse è nelle nostre mani, una è presa manca la seconda". A parte occasionali cecchini tedeschi, a Roma ci furono pochi combattimenti, e gli aerei alleati comandavano i cieli, tormentan- do le colonne tedesche in ritirata. I siti storici della città rimasero intatti. L'ordine di Hitler di far saltare in aria i ponti del Tevere fu ignorato. Il re Vittorio Ema- nuele III si dimise il 5 giugno 1944 e il principe ereditario Umberto divenne il capo di stato in carica. *** Il compositore Harry Warren è nato nel 1893 a Brooklyn, New York. I suoi genitori emigrarono dalla Calabria e il nome di Harry alla nascita era Salvatore Antonio Guaragna. Ha scritto la colonna sonora di oltre 80 film e pubbli- cato più di 500 canzoni, tra cui "I Only Have Eyes For You", "On the Atchison, Topeka e Santa Fe" e "You Must Have Been A Beau- tiful Baby". E' morto nel 1981. *** Il 10 giugno 1940, l'Italia dichiarò guerra alla Gran Breta- gna e alla Francia perché le trup- pe tedesche stavano conquistando gran parte dell'Europa e Mussoli- ni pensava che nel giro di qual- che mese la guerra sarebbe finita. Inoltre non voleva perdere il bot- tino di guerra o apparire come una figura minore rispetto al suo amico Hitler. Il fatale errore di calcolo del Duce ha portato molta miseria a milioni di persone su entrambe le sponde dell'Atlanti- co. Nel suo libro Crescere sotto il fascismo in una piccola città del Sud Italia, l'autore Nicholas La Bianca (nato a Giovinazzo, Bari, Italia, nel 1930) ha descritto le privazioni e le distruzioni portate dalla II guerra mondiale alle per- sone che vivevano in un piccolo paese del Sud Italia, molti delle quali erano amici e parenti dei nostri genitori e nonni che vive- vano negli Stati Uniti e in Cana- da. *** Sant'Antonio morì il 13 giu- gno 1231 all'età di trentasei anni. Il 13 giugno tutti gli Antonio, i Tony e gli Anthonys del mondo possono celebrare la festa di Sant'Antonio da Padova, prete e predicatore di talento nato a Lisbona, in Portogallo. Il suo cognome proviene dalla città di Padova, dove ha vissuto l'ultima parte della sua vita. Antonio fu battezzato nel 1185 come Ferdi- nando. All'età di 15 anni, entrò nell'ordine di Sant'Agostino, ma partì per un monastero più tran- quillo a Coimbra. Lì, vide le ossa dei martiri francescani in Maroc- co e fu ispirato a essere come loro. Si unì all'Ordine dei Frati Minori per recarsi in Marocco e adottò il nome di Antonio, pronto a iniziare una nuova vita. Una volta in Marocco, Antonio si ammalò e dovette tornare in Por- togallo. La sua nave perse la rotta e sbarcò invece in Italia. A Pado- va, Antonio visse una vita tran- quilla e senza pretese fino a quan- do gli fu chiesto di intervenire come oratore in un'ordinazione. Quando parlò al gruppo, si rivelò il suo dono comunicativo, e la sua vita cambiò per sempre. Oratore magnetico, grandi folle di persone andavano a sentirlo. Antonio spesso teneva messe all'aperto, perché nessuna chiesa era abba- stanza grande da contenere la folla. I suoi discorsi erano così potenti da ispirare i nemici a riconciliarsi, i ladri a confessare e gli eretici a convertirsi. Tante per- sone furono toccate dagli sforzi di pacificazione di Antonio per cui è conosciuto come il "meraviglioso lavoratore". Un altro soprannome dato ad Antonio è "colui che trova le cose perdute". Le persone chiedono l'intercessione di Anto- nio quando cercano gli oggetti persi. *** S.F. Italian Athletic Club si è trasferito nel proprio edificio nel giugno del 1936, dopo che tre club sportivi italiani, formatisi molti anni prima, si fusero e si unirono per acquistare terreni e costruire la propria sala. I tre club erano il Circolo Ricreativo Italia- no, l'Unione Sportiva e lo Spor- ting Club Italia. Il Circolo Ricrea- tivo Italiano Virtus fu fondato nel giugno del 1917 e aveva un club su Mason Street, tra Green e Val- lejo Street. L'Unione Sportiva Italiana fondata nel 1919, aveva sede al 120 di Columbus Ave. Questo gruppo sponsorizzò la prima Statuto Race nel giugno del 1919. Lo Sporting Club Italia fu fondato poco dopo, in Powell Street e Broadway. Il sindaco di San Francisco Angelo J. Rossi è stato presidente onorario e gli ora- tori ufficiali parlavano sia in ita- liano che in inglese. In seguito a quell'inizio di buon auspicio, il club ha reso disponibile la sua grande sala ad altri club e società per balli, matrimoni e banchetti. Un cambio di nome in tempo di guerra fece cadere Italiano, così divenne S.F. Athletic Club. La II guerra mondiale ha creato problemi speciali per le persone di origine italiana a causa dell'alli- neamento di Mussolini con la Germania nazista di Hitler. A causa di questo sospetto infonda- to, il club è stato ribattezzato San Francisco Athletic Club durante la guerra. Fu solo il 1 gennaio 1979 che il club cambiò ufficial- mente il suo nome in San Franci- sco Italian Athletic Club.