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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 28 GIUGNO 2018 T ra i motivi che rendo- no la regione Toscana una delle più amate di tutto il Bel Paese, le belle arti, i suoi pae- saggi unici e il suo cibo delizioso sono sicuramente in cima alla lista. Ma c'è di più, le possibilità sono quasi infinite quando si trat- ta di scoprire questi tre aspetti della bellezza della Toscana, che rendono ogni tour sempre diver- so. Insieme, esploreremo la cam- pagna toscana seguendo un filo ben preciso: il profumo e il gusto dei rinomati vini della regione. Partendo dalle colline del Chian- ti, famose in tutto il mondo, il nostro itinerario passerà poi a zone meno conosciute ma comunque meravigliose, in cui il cibo e le tradizioni locali si intrecciano con i vitigni secolari. Negli ultimi anni, per rispon- dere alla crescente popolarità del turismo enogastronomico nella regione, la Regione Toscana ha creato la cosiddetta Federazione Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori di Toscana. Tra i ventidue itinerari proposti per accompa- gnare entusiasti visitatori alla sco- perta dei prodotti e del modo di vivere toscani, la strada del vino e dell'olio chiamata Strada del Vino e dell'Olio Chianti Classico è pro- babilmente la prima strada da percorrere per quel che riguarda l'enoturismo (che è "il turismo del vino"). Una cosa è certa: insieme a tutte le altre strade del vino, que- sto percorso particolare non solo cattura al meglio le tradizioni gastronomiche locali, ma ci offre anche un'immagine perfetta di quali siano le grandi attrazioni naturali, storiche e culturali che questa terra offre. Anche se l'area del Chianti Classico tra le province di Firen- ze e Siena è stata definita "Strada del Vino" solo negli ultimi decen- ni, l'arte e la scienza della vinifi- cazione sono state introdotte su queste colline per la prima volta migliaia di anni fa in epoca roma- na o addirittura etrusca. Comun- que sia, fu solo nel 1716 che il Granduca di Toscana, Cosimo III de 'Medici, definì per la prima volta i confini ufficiali della regione del Chianti: secondo un suo editto, un vino etichettato come "Chianti" poteva essere prodotto solo nelle aree intorno ai villaggi di Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti e Greve in Chianti. In altre parole, non è un caso che queste quattro località costituisca- no oggi il cuore della produzione del Chianti Classico, l'unica varietà che ha il famoso Gallo Nero - l'antico simbolo della Lega Militare del Chianti del XIV secolo (Lega del Chianti) - nel suo sigillo. Inoltre, altre sei varietà di Chianti vengono pro- dotte nelle aree circostanti. Considerando che il piccolo centro storico di Greve è noto per il suo mercato secolare e la sua piazza principale triangolare (ma anche per i suoi legami con i famosi esploratori Amerigo Vespucci e Giovanni da Verraz- zano), Castellina in Chianti - situato più a sud sulla Via Chian- tigiana che collega Firenze a Siena - è particolarmente interes- sante per la sua fortezza e le anti- che mura. Poi, avvicinandosi sempre di più a Siena, è impossi- bile non vedere Radda in Chianti, il piccolo borgo che un tempo era la capitale della Lega del Chianti, e anche Gaiole in Chianti, che non è lontana dall'importante Castello di Brolio, proprietà della famiglia Ricasoli. Fu proprio qui, in questa tenuta, che nel 1874 il barone Bettino Ricasoli, ex primo ministro d'Italia, creò la moderna ricetta del vino Chianti dopo lunghi anni di ricerca e di esperimenti per produrre un "vino ideale". Per questo motivo, lì non c'è probabilmente niente di meglio da fare per gli appas- sionati del vino che visitare la tenuta di Brolio, ancora di pro- prietà degli eredi del barone Ricasoli, e assaggiare alcuni dei locali Chianti Classico in quella splendida cornice. Almeno altre due città della provincia di Siena vengono in mente quando si pensa ai più famosi vini rossi locali: Montal- cino, patria del famoso Brunello, e Montepulciano, terra del Vino Nobile. Proprio come nel caso delle colline del Chianti, però, lo scenario in cui queste cittadine sono immerse è ricco di arte e storia e di prelibatezze: Montalci- no con la sua Rocca (fortezza) e la vicina Abbazia di Sant'Anti- mo, Montepulciano con la sua piazza principale, la sua Torre di Pulcinella e il Tempio di San Biagio. Se quest'ambientazione non fosse sufficiente a dimostrare lo stretto rapporto tra enologia, natura e arte nell'area senese, basti pensare che Montalcino e Montepulciano sono state entrambe selezionate come loca- tion per il progetto Toscana Wine Architecture, che ha creato una rete di quattordici aziende vinico- le progettate da maestri dell'ar- chitettura contemporanea in modo da integrare perfettamente queste strutture nel paesaggio cir- costante. Certo, i tesori della strada del vino toscano non sono affatto limitati alle colline tra Siena e Firenze. Tra le tante altre località, si potrebbe ad esempio esplorare la parte più meridionale della Toscana e scoprire così Scansa- no, un piccolo villaggio nel cuore della Maremma e la provincia di Grosseto, famosa per la produ- zione del Morellino di Scansano. Allo stesso tempo, si potrebbe anche andare a ovest verso la provincia di Livorno e la cosid- detta Costa degli Etruschi per trovare il piccolissimo borgo di Bolgheri, che comprende un castello e una cantina famosa nel mondo, la Tenuta San Guido, che fa il buon vino conosciuto come Sassicaia. In conclusione, anche se la Toscana è sempre stata conosciu- ta soprattutto per i suoi vini rossi, non dobbiamo dimenticare il cre- scente interesse per i vini bianchi della regione. A questo proposi- to, il nostro tour non può che guardare i campi che circondano le famose torri di San Gimigna- no, vicino a Siena. Qui infatti, è dove si fa la famosa Vernaccia di San Gimignano almeno dal 13° secolo. In alternativa, tra tanti altri posti, verso cui la nostra pas- sione per il vino potrebbe portar- ci, ci sono le colline intorno a Lucca dove bere il vino bianco di Montecarlo, nell'omonimo borgo affacciato su questa parte dell'in- finita campagna toscana. La Toscana in bianco e rosso: seguendo i tesori della Strada del Vino LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA Il Castello di Brolio, proprietà della famiglia Ricasoli, famosa per il suo legame con la produzione del Chianti