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23 GIOVEDÌ 28 GIUGNO 2018 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | S abato 2 giugno, San Francisco ha onorato Tony Bennett e il suo amore per la città con una celebrazione spe- ciale: durante una festa di quartiere lungo il Fairmont Hotel, l'insegna della Tony Bennett Way è stata svelata all'interno dell'isolato 900 di Mason Street. Nel 2016, la stessa strada aveva accolto una statua di Tony Ben- nett durante la celebrazione del suo 90° compleanno. L'evento è iniziato verso mez- zogiorno, mentre la sua famosa "I Left My Heart in San Francis- co" (Ho lasciato il mio cuore a San Francisco) risuonava nel- l'aria. La canzone era stata origi- nariamente scritta per Claramae Turner ma lei non è mai riuscita a registrarla. Poi è arrivata a Tony Bennett attraverso Ralph Sharon, accompagnatore musi- cale di lunga data di Bennett, e amici dei compositori. Sharon aveva con sè la musica quando lui e Bennett erano in tournée e nel loro viaggio verso il Fairmont Hotel di San Francisco nel 1961, diventando il cavallo di battaglia di Bennett. Entrando nel suo settimo decennio da artista discografico, Tony Bennett ha registrato oltre 100 album e vinto 15 Grammy Awards, incluso il Grammy Life- time Achievement Award. Ha suonato per dieci presidenti degli Stati Uniti, da Eisenhower, a Kennedy, a Johnson, Carter, Rea- gan, a Bush Sr., Clinton, Bush Jr. e Obama. Ha anche collaborato con Martin Luther King nella sua marcia per i diritti civili del 1965 ed è stato onorato con il Martin Luther King's Salute to Greatness Award. Oltre a esibir- si, è un artista visivo: tre dei suoi dipinti originali sono nella collezione permanente dello Smithsonian, inclusi i suoi ritrat- ti di Ella Fitzgerald e Duke Ellington. Non sorprende che centinaia di persone si siano riunite in una giornata soleggiata e insolita- mente calda a San Francisco per applaudire Tony Bennett e alcune delle persone che hanno approvato la decisione. La legge che rinomina la strada è stata infatti approvata all'unanimità dal Consiglio dei Supervisori di San Francisco nel novembre 2017 ed è stata una delle ultime azioni ufficiali del compianto sindaco Edwin M. Lee. Uno stuntman è decollato sopra l'evento calandosi sul Fair- mont Hotel, proprio prima che Tony Bennett arrivasse sul palco. La celebrazione ha dato voce al senatore americano Dianne Feinstein; alla leader democratica della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi; all'ex sindaco di San Francisco, Willie L. Brown; al Jr. Supervi- sor Aaron Peskin; al Console Generale d'Italia, Lorenzo Ortona e a Paul Tormey, vicepresidente regionale e diret- tore generale del Fairmont. Liam Mayclem, "Foodie Chap" di KCBS Radio, ha dato il ritmo ai discorsi e alle esibizioni di Cosmo Alley Cats, della fisar- monicista Suzanne Ramsey, del San Francisco Girls Chorus, del San Francisco Boys Chorus, del San Francisco Gay Men's Cho- rus, della Dick Bright Orchestra, di Shawna Ferris di Beach Blan- ket Babylon. "Tony Bennett ha immortala- to per sempre la nostra grande città con la leggendaria canzone I Left My Heart in San Francis- co, quindi è giusto che gli resti- tuiamo il favore rinominando una parte di Mason Street in suo onore", ha dichiarato il sindaco Mark Farrell. "Nel corso della sua rappresentativa carriera, Tony è stato un meraviglioso ambasciatore della nostra città, sempre pronto a cantare, letteral- mente, le lodi di casa nostra. Mi riempie di orgoglio riconoscere formalmente la relazione di vec- chia data tra San Francisco e il nostro grande amico annuncian- do la presentazione della Tony Bennett Way". Secondo Charlotte Mailliard Shultz, Direttore del Protocollo di San Francisco e organizzatrice dell'evento di questo fine setti- mana, "Su qualsiasi strada del mondo, puoi sentire l'ambascia- tore canoro di San Francisco cantare il suo cavallo di battaglia, la nostra canzone". E ha continuato, "Per noi è assolu- tamente giusto avere ora una strada intitolata in suo onore qui, proprio di fronte alla sua statua. Tony Bennett Way, San Francisco intitola una strada in onore dell'artista italo-americano Vi assicuro, questo sabato sarà vero amore per le strade di San Francisco". "Quella canzone mi ha aiutato a diventare un cittadino del mondo", ha scritto Bennett nella sua autobiografia. "Mi ha perme- sso di vivere, lavorare e cantare in qualsiasi città del mondo. Ha cambiato la mia vita". Ecco per- ché la signora Pelosi ha sottolin- eato come "Bennett abbia porta- to onore alla città e lustro a questa strada". Come ha ricordato il Console Generale d'Italia, Lorenzo Ortona, i genitori di Anthony Dominick Bennett sono venuti dall'Italia. Lui è nato nel 1926, nel quartiere di Astoria, nel dis- tretto di Queens, a New York, dal droghiere John Benedetto e dalla sarta Anna Suraci. Venti anni prima della nascita di Tony, John era emigrato da Podargoni, una città rurale vicino a Reggio Calabria. Anna era nata negli Stati Uniti poco dopo che i suoi genitori erano emigrati dalla regione Calabria nel 1899. Tony è cresciuto con una sorella mag- giore, Mary, e un fratello mag- giore, John Jr. Le sue radici ital- iane hanno avuto un ruolo importante nella carriera di Tony. "Ha sempre rappresentato il meglio dell'Italia nel rafforzare l'immagine positiva degli italiani laboriosi, creativi e onesti che hanno contribuito a dare forma a questo Paese che oggi conta più di 18 milioni di persone di dis- cendenza italiana", ha affermato il Console Ortona. Secondo alcu- ni parenti, Tony andava in cima alla montagna di Podargoni e l'intera valle lo sentiva cantare. "Sembra molto appropriato, quindi", ha concluso Ortona, "che stiamo cantando le sue lodi qui, sulla cima di Nob Hill, per- ché lo senta tutta San Francisco, come i suoi parenti calabresi". Il legame con l'Italia è rimas- to forte anche quando Tony ha iniziato a lavorare a Cheek to Cheek un album collaborativo con Lady Gaga, anch'essa di origini italo-americane. L'album è stato pubblicato il 19 settembre 2014, dopo che Mr Bennett e Lady Gaga si erano incontrati per la prima volta al gala della Robin Hood Foundation a New York City. Dopo che i due ave- vano registrato una versione di "The Lady Is a Tramp", hanno iniziato a discutere di lavorare su un progetto jazz. Prevedeva pezzi di standard jazz di famosi compositori jazz come George Gershwin, Cole Porter, Jerome Kern e Irving Berlin. l'album è stato ispirato dal desiderio di Bennett e Gaga di presentare le canzoni ad una generazione più giovane, poiché credevano che queste tracce avessero un fascino universale. Mr. Bennett ha concluso il ciclo dei discorsi con uno breve ma pieno di emozioni. "Beh, questo è un giorno che non dimenticherò mai. È uscito il sole. Oggi San Francisco è al massimo". Da sinistra, Paul Tormey, Regional VP e General Manager della Fairmont; Aaron Peskin, Jr Supervisor; il Console Generale Lorenzo Ortona; Nancy Pelosi, leader Democratica della House of Representatives; Tony Bennett; la senatrice Dianne Feinstein e l'ex sindaco di San Francisco, Willie L. Brown. (Photo: Drew Altizer) LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO