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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2018 " I romanzi e le autobio- grafie siciliane che parla- no di cibo per me sono più importanti dei libri di cucina", afferma Mary Taylor Simeti, grande dame della vivace cucina e cultura siciliana. "La cultura della Sicilia, com- preso il suo cibo, è un magnifico melting pot, un accumulo di con- tributi da tutte le varie civiltà che hanno conquistato l'isola nel corso della storia", dice. "Sono affascinata da questa qualità stra- tificata e sfaccettata, che richiede molto più di una vita per essere esplorata e compresa". Esperta di storia medievale e culinaria siciliana, l'acclamata autrice è nata e cresciuta a New York. Ma una visita in Sicilia nel 1962 ha cambiato per sempre il suo destino. "Sono venuta in Sicilia nel 1962 per lavorare in un centro di sviluppo comunitario per un anno prima di andare alla scuola di specializzazione", spiega dalla sua casa di campagna a Partinico, un piccolo paese in provincia di Palermo. "Mi sono innamorata e ho sposato un siciliano, e non sono mai tornata negli Stati Uniti se non per visitarli. La mia storia d'amore con la Sicilia è stata un processo più graduale", dice. Dopo molti anni di vita urbana a Palermo, si è stabilita nella fat- toria di famiglia circa 20 anni fa con il marito agronomo Tonino Simeti e la loro figlia Natalia. Alla Bosco Falconeria producono vino, olio d'oliva e frutta e verdu- ra biologica. "Mi sono goduta la vita di città quando ero una donna giovane, ma ora non mi manca per niente e non posso immaginare di tornare in città", dice. La signora Simeti vede Palermo Capitale della Cultura 2018 come "un'opportunità, ma anche come una sfida - la città deve funzionare abbastanza bene da garantire che i turisti vogliano ritornarci un'altra volta". I suoi libri Persefone's Island: A Sicilian Journal (Knopf, 1986) e Pomp and Sustenance (Knopf, 1989), il primo lavoro di storia della cucina siciliana in inglese, l'hanno resa un'autorità in Sicilia. Nel 1994 è stata coautrice di Bit- ter Almonds (Morrow) con la pasticcera Maria Grammatico. "Travels with a Medieval Queen (Farrar Straus Giroux) è arrivato nel 2001. Le sue storie sul New York Times e sul Financial Times hanno contribuito a diffon- dere l'autentica cultura siciliana negli Stati Uniti. In un recente delizioso libro intitolato Sicilian Summer: An Adventure in Cooking with my Grandsons, (IngramSpark) Mary ha condivi- so 28 deliziosi piatti con i lettori e i suoi nipoti orgogliosi e amanti del cibo di famiglia. Ha acquisito la sua conoscen- za del cibo siciliano in un lungo periodo, "prima da amici e paren- ti, poi da libri", dice. "I genitori di mio marito erano entrambi in cattive condizioni di salute e quando sono arrivata qui la cuci- na di mia suocera si era enorme- mente ridotta e semplificata", spiega. "Ma c'erano alcune cose che faceva per le occasioni spe- ciali - dolci frittelle di ricotta o crocchè di latte, per citarne due - che fanno ancora parte della nostra famiglia". I suoi piatti estivi siciliani preferiti sono "Pasta con i tene- rumi, e poi quasi qualsiasi cosa fatta con melanzane o ammog- ghiu". Poiché si considera una stori- ca culinaria piuttosto che una chef, tende ad attenersi alla tradi- zione. "Ho cucinato due pasti quasi ogni giorno per più di 50 anni e continuo a farlo", dice. "La mia cucina cambia in base al mio umore, ha dentro piatti ame- ricani, asiatici e mediorientali, ma visti gli ingredienti che ho a portata di mano, per lo più seguo la cucina siciliana". Chiedendole quale piatto con- siglierebbe a qualcuno che prati- ca la cucina siciliana per la prima volta, risponde: "Melanzane e peperoni acquistano una vita completamente nuova in mani siciliane, quindi suggerirei di cercare alcune ricette per prepa- rarli". Descrive il cibo siciliano come "prodotto piuttosto che processo: il migliore cibo sicilia- no nasce da ingredienti semplici ma di alta qualità combinati con grande raffinatezza". Come si sta evolvendo? "Dopo un periodo negli anni '80 in cui sono stati stregati dalla cucina internazionale ", negli anni '90 i ristoranti siciliani hanno riscoperto la cucina tradi- zionale. Negli ultimi anni i migliori chef si sono concentrati sulla reinterpretazione dei piatti tradizionali con particolare atten- zione agli ingredienti locali e al terroir", spiega. I suoi nipoti hanno amato cucinare con la nonna e questo l'ha sorpresa. "Hanno lavorato sodo, hanno apprezzato l'acquisi- zione di nuove competenze ed erano molto orgogliosi dei pasti serviti ai loro genitori. Ho pensa- to che la differenza di età, com- presa tra 5 e 14 anni, sarebbe stata una vera sfida, ma si sono dimostrati estremamente solidali l'uno con l'altro e incredibilmen- te collaborativi", afferma. "Capi- sco a posteriori che ho scelto il momento perfetto, e che fra un anno o due i risultati sarebbero stati molto diversi". Il segreto per essere un buon cuoco? "Probabilmente il più importante è il piacere di man- giare e quindi prestare attenzione alla qualità degli ingredienti", dice. E dulcis in fundo (la parte più dolce viene alla fine) è difficile fare la pasta di mandorle o i can- noli a casa? "Non sono una fanatica del fai da te e dato che posso acquistare eccellente pasta di mandorle e cannoli, non mi preoccupo di farli da sola", rivela. "Inoltre sarebbero difficili da fare bene negli Stati Uniti, dal momento che gli ingredienti (la ricotta e le mandorle) non sono corretti". E quando visita il suo paese natale, c'è una cosa che le manca di più della sua casa in Sicilia: "il paesaggio". SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Mar y Taylor Simeti, grande dame della cultura culinaria siciliana Mary cucina spesso con i suoi nipoti, che amano collaborare alla creazione di ricette tradizionali
