L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-26-2018

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GIOVEDÌ 26 LUGLIO 2018 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano IN ITALIANO | H o capito di essere diventata veramente italiana quando ho imparato a com- prare il cibo gior- nalmente (ogni mattina) invece che settimanalmente in un grande supermercato. Acquistare in stile italiano significa comprendere i fondamenti della dieta italiana, che stanno nel comprare il cibo di cui uno ha bisogno per quel giorno (o forse per due perché ci saranno degli avanzi), e compra solo ciò che è fresco e "di stagione". Ri- spettare una cucina stagionale è la base per seguire la cosiddetta sana Dieta mediterranea. Una delle cose che amo è come questo concetto aiuti anche a ri- durre lo spreco di cibo. Per esem- pio, compro il mio pane ogni mat- tina nella mia panetteria locale, ma compro solo ciò di cui ho bi- sogno per quel giorno. Ciò signi- fica che non è obbligatorio acqui- stare un'intera forma di pane, posso indicare il pane che desidero e quindi indicare solo la quantità di cui ho bisogno. Magari preferi- sci il bordo croccante, o magari preferisci la parte più morbida della parte centrale della pagnotta. Qualunque cosa tu scelga, il tuo pane sarà pesato e, come tanti pro- dotti alimentari acquistati in Italia, lo pagherai a peso. Se cerco di scegliere solo la quantità di pane che mangeremo quel giorno, spesso ne compro troppo e, sebbene sia possibile "re- suscitare" il pane vecchio di un giorno con 10 minuti in forno caldo, in Italia ci sono alcune me- ravigliose ricette tradizionali fatte con pane raffermo, nate dalla cu- cina povera della cucina conta- dina. Era l'epoca in cui sprecare una sola fetta di pane (anche se stantia) era considerato blasfemo e, infatti, ci sono molte ricette di zuppe a base di pane raffermo in tutte le parti d'Italia. Certo, la cu- cina povera era in anticipo sui tempi, se pensiamo a come lot- tiamo ancora oggi per evitare lo spreco di cibo. Dunque, una ricetta meravi- gliosa per consumare il pane vec- chio di tipo toscano è la Pappa al Pomodoro. Questo è anche il mo- mento dell'anno perfetto per par- lare di questa ricetta, perché è ideale per sfruttare le numerose varietà di grossi e gloriosi pomo- dori rossi che abbondano in tutti i mercati durante i caldi mesi estivi. La Pappa al Pomodoro è un piatto "povero" della cucina to- scana. L'origine contadina di que- sto primo piatto è testimoniata dai suoi ingredienti: pane toscano raf- fermo, pomodori, aglio, basilico, olio extravergine di oliva toscano, sale e pepe. Ad Arezzo questo piatto viene tradizionalmente pre- parato usando la cipolla al posto dell'aglio, mentre in altre ricette si usano sia la cipolla che l'aglio. Quindi, mentre gli ingredienti pos- sono essere semplici, devono es- sere tutti della massima qualità. Il pane toscano di solito non è salato, e la ragione di questo risale al 12° secolo. I governanti di Pisa erano in disaccordo con i governanti di Firenze e tagliarono le linee di rifornimento costiero. Questo ha reso il sale proibitivamente co- stoso. I fiorentini, non volendo ce- dere alle pressioni, iniziarono sem- plicemente a fare il loro pane senza sale, e questa è ormai una tradi- zione che continua ancora oggi. La parola pappa italiana si tra- duce come poltiglia, o cibo per bambini, e questo descrive più o meno la consistenza del prodotto finito: un piatto che può essere mangiato a qualsiasi età. Ma con pomodori straordinari, basilico fre- sco e olio d'oliva di alta qualità, il sapore è tutt'altro che noioso. Se chiedete a un toscano la ricetta, la risposta varierà a seconda della sua provenienza toscana e, di solito, ogni origine diversa aggiungerà tocchi segreti, tutti leggermente di- versi l'uno dall'altro. La Pappa al Pomodoro può essere consumata calda, tiepida o fredda, ed è sempre meglio se servita con un generoso filo d'olio extravergine di oliva to- scano per conferirgli un sapore in più. Con buona probabilità, la ri- cetta risale alla metà del XIX se- colo, quando i pomodori divennero un ingrediente per salse e altri piatti cucinati in Italia. Si dice che provenisse da Siena e divenne fa- mosa in tutta Italia grazie a un fa- moso scrittore-giornalista fioren- tino nato nel 1859, Luigi Bertelli detto "Vamba", che fu il fondatore del Giornalino della Domenica, nel 1906. L'anno seguente iniziò scri- vendo la famosa serie domenicale di avventure settimanali per bam- bini Il Giornalino di Gianburrasca, pubblicando 55 storie per ragazzi nel 1907 e 1908. Furono poi pub- blicate in un unico volume nel 1912. C'è una famosa scena in cui il protagonista si ribella e protesta contro il cibo e la vita in collegio, chiedendo di mangiare solo Pappa al Pomodoro! La Pappa al Pomodoro è stata anche celebrata in una canzone di Rita Pavone negli anni Sessanta quando recitò in un famoso adat- tamento cinematografico del libro di Vamba. Se conoscete questa canzone, probabilmente vi girerà in testa tutto il giorno. Oggi, la Pappa al Pomodoro non è più considerata un "piatto povero" ed è considerata una ri- cetta salutare da dietisti e medici. Molti toscani diranno di non pensare assolutamente a metterci sopra del Parmigiano ... ma mi di- spiace ... adoro un po' di formaggio e un po' di pepe nero appena ma- cinato poco prima di mangiarla! Buon appetito! PAPPA AL POMODORO Ingredienti ■ 3 cucchiai di olio d'oliva ex- LA BUONA TAVOLA RICETTE PIATTI TIPICI STORIE DI CUCINA tra vergine ■ 1 cipolla piccola, tritata ■ 1 spicchio d'aglio affettato sottilmente ■ 1 kg di pomodori freschi, pe- lati, con i semi e tritati grossola- namente * ■ 350 g di pane toscano del giorno prima, tagliato a cubetti grossolanamente ■ 750 ml di brodo vegetale fatto in casa ■ 1 manciata di foglie di basi- lico fresche ■ Pepe nero macinato fresco ■ Parmigiano grattugiato ISTRUZIONI 1. In una casseruola profonda, riscaldare l'olio d'oliva su una fiamma medio-alta. 2. Aggiungere la cipolla e l'a- glio e far saltare per qualche mi- nuto, fino a quando la cipolla non diventerà traslucida. 3. Aggiungere i pomodori a pezzetti e il loro succo e portare a ebollizione. Ridurre a bollore, ag- giungere metà del basilico e la- sciare cuocere fino a quando i po- modori iniziano ad ammorbidirsi e a disfarsi. Lasciare cuocere per 20-25 minuti in una casseruola co- perta, mescolando di tanto in tanto. 4. Usando un cucchiaio di le- gno, aggiungere i cubetti di pane raffermo e il brodo. Continuare a sobbollire finché tutto il pane non avrà assorbito tutto il liquido pos- sibile, ottenendo una consistenza densa. 5. Mescolare il basilico rima- nente. Condire, a piacere, con sale e pepe e lasciare che la zuppa con- tinui a sobbollire per altri 10 mi- nuti. 6. Lasciare riposare per un'ora prima di servire in ciotole riscal- date. Condire con olio extra e spol- verare con Parmigiano. Guarnire con un po' di basilico fresco. * È possibile sostituire i pomo- dori freschi con polpa o passata o soffriggere i pomodori prima di iniziare la ricetta. La pappa al pomodoro è un modo gustoso per utilizzare il pane vecchio. Foto: Toni Brancatisano Viva la Pappa al Pomodoro!

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