L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-26-2018

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GIOVEDÌ 26 LUGLIO 2018 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 19 " La colonizzazione della California è cominciata sotto la corona spagnola con Carlo III che si è tro- vato a essere contempora- neamente Re della California e Re di Napoli. Una curiosità stori- ca piacevole e preziosa per ricor- dare il legame fra Italia e Califor- nia, tra Napoli e la California, legame che va indietro di tantissi- mi anni." Con un dettaglio storico inte- ressante e poco conosciuto il Console italiano a Los Angeles Antonio Verde ha aperto i festeg- giamenti per uno storico accordo tra il porto di Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia e quello di Los Angeles. Un accordo che mira a implementare lo sviluppo delle attività commerciali tra i due poli portuali, e che è stato ufficializzato martedì 10 luglio presso il Museo Marittimo di San Pedro, il più grande museo marit- timo della costa occidentale, inau- gurato nel 1979 e con una colle- zione che comprende il rimorchiatore della Seconda Guerra Mondiale Angel's Gate ST-695 e il battello antincendio Ralph J. Scott.  La firma ha visto coinvolti il presidente dell'Autorità di Siste- ma portuale del Tirreno centrale, Pietro Spirito, arrivato a Los Angeles per l'occasione, e tre autorità locali: il councilman del Distretto 15 di Los Angeles, Joe Buscaino, Anthony Pirozzi, uno dei cinque harbor commissioner, e Antonio Gioiello, deputy execu- tive director of development del porto di Los Angeles. Non un caso che queste tre autorità locali siano tutti di origine italiana: a San Pedro, distretto che fa capo a Joe Buscaino, vive una comunità italiana di 45 mila persone, di cui 35 mila di origine ischitana e una decina di migliaia di Castellam- mare del Golfo, in Sicilia. Il porto di Los Angeles, ubica- to nella baia di San Pedro, impie- ga 517.000 persone in tutta la regione della contea di Los Ange- les e 1,6 milioni in tutto il mondo. I container in arrivo nel porto rap- presentano circa il 20% del traffi- co di tutti gli Stati Uniti, per una stima di circa 300 miliardi di merci ogni anno. E proprio a San Pedro si sta cercando di far cre- scere una nuova comunità attra- verso la valorizzazione del porto, del lungomare e della zona limi- trofa, oltre alla nascita di un distretto italiano, la storica Little Italy, su iniziativa del consigliere Buscaino. Quello siglato tra Italia e California è un Memorandum of Understanding (MoU), ovvero un accordo che esprime una conver- genza di interessi fra i due porti, indicando una comune linea di azione prestabilita. "Il porto di Los Angeles è tecnologicamente avanzato, vogliamo apprendere i metodi sviluppati qui che mirano a migliorare l'impatto ambienta- le." Ci dice Pietro Spirito. "ll patto prevede quindi uno scambio di saperi: qui in California sono molto avanti con le tecnologie green, e questo perché si è stabili- to che per i cargo fermi in porto l'energia consumata debba essere esclusivamente elettrica. A Napo- li invece siamo vincenti per quan- to riguarda i numeri del traffico passeggeri, soprattutto per la cro- cieristica." Tra gli obiettivi c'è anche quello di un collegamento diretto Napoli-Los Angeles. Dall'Italia verso la Città degli Angeli arrivano via nave soprat- tutto mezzi di trasporto, meccani- ca, vini e gioielli. «Noi guardia- mo a un collegamento diretto con la costa occidentale degli Stati Uniti dal punto di vista commer- ciale e turistico». Ha concluso il presidente dell'Autorità di Siste- ma portuale del Tirreno centrale. Nel coordinare queste iniziati- ve promozionali in collaborazio- ne con la Camera di Commercio di Los Angeles, l'ENIT e l'Istitu- to di Cultura, e con il coinvolgi- mento della Regione Campania, il Consolato Generale non si è limi- tato alla firma dell'accordo di col- laborazione tra l'Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Cen- trale e il Porto di Los Angeles. Nei giorni in cui la Delegazione della Campania era in visita in California si è infatti anche svolta la presentazione di due progetti importanti: quello relativo alla costruzione a Napoli del Museo del Mare e dell'Emigrazione e quello della nuova ZES (Zona Economica Speciale) di Napoli, situata all'interno del porto di Napoli. "Quale posto migliore se non questo museo a San Pedro, zona di Los Angeles ricca di italiani, in particolare dalla Sicilia e da Napoli, per presentare questo stu- dio sulla costruzione del Museo dell'Emigrazione italiana?" ha affermato Pietro Spirito, sottoli- neando l'appoggio del Museo Archeologico Nazionale di Napo- li al progetto. Il nuovo Museo del Mare e dell'Emigrazione di Napoli nascerà nel cuore del porto parte- nopeo, negli spazi che furono dei Magazzini Generali costruiti negli anni Quaranta dall'architetto Mar- cello Canino. «Il museo si collo- cherà in un polo già molto impor- tante, e servirà a tenere in vita la memoria del passato. Raccontere- mo come il lavoro veniva svolto in passato, illustrando ad esempio la filiera del tonno, e come si fa oggi, movimentando milioni di container», ha concluso Spirito.  Un contributo importante arri- verà dal Museo Archeologico Nazionale. Il direttore, Paolo Giu- lierini, anche lui in trasferta a Los Angeles, ha aggiunto a riguardo: «Abbiamo tante opere legate al mare, mosaici con scene di pesca, relitti, oggetti di ogni foggia e materiale sulla storia della navi- gazione e saremo lieti di metterli a disposizione per questo proget- to, mentre l'anno prossimo orga- nizzeremo una mostra, Thalassa, per ricordare che il mare deve essere considerato un ponte tra i popoli e non, come accade ai tempi nostri, un luogo di conflit- ti», ha tenuto a sottolineare Giu- lierini. La tre giorni della Delegazio- ne della Campania si è infine con- clusa nella sede della Camera di Commercio Italoamericana della Costa Ovest guidata da Genny Nevoso, dove è stato presentato il terzo progetto dedicato al mare e ai porti. Con la presenza Carlos Valderrama, presidente del Center for Global Trade and Foreign Investments della Camera di com- mercio di Los Angeles, e Gianlu- ca Paci, board secretary della IACCW, agli imprenditori locali è stato presentata la Zes, la Zona Economica Speciale nata a mag- gio ma non ancora completata. Il progetto servirà ad attirare investi- menti delle imprese californiane in Italia: alle compagnie di Los Angeles che sceglieranno di com- merciare via mare e risiederanno sul posto per almeno sette anni, spetteranno crediti d'imposta fino a 50 milioni di euro e sgravi sulle tasse relative all'attività produtti- ve. "Non solo immigrazione, non solo costruzione del porto, c'è anche un aspetto più strettamente artistico e culturale. Abbiamo infatti anche presentato uno studio tra arte e porti. Porti considerati come fulcro cittadino dell'econo- mia dei tantissimi paesi affacciati sul mare, studio realizzato dal Museo di Capodimonte e l'Edith O' Donnel Institute of Art History di Dallas, in Texas." Ha concluso il console Verde, riferendosi alla nascita di un polo interdisciplinare rivolto ai dottorati del posto e agli studenti delle scuole. Il Polo sarà avviato a settembre, presso il Museo di Capodimonte,e si chia- merà Centro per la Storia dell'Ar- te e dell'Architettura delle città di Porto. Economia e arte promosse dai porti di Napoli e San Pedro Il Console generale d'Italia Antonio Verde firma l'accordo di collaborazione tra l'Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale e il Porto di Los Angeles con Tony Gioiello Chief Harbor Engineer (alla sua destra) LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES

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