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GIOVEDÌ 26 LUGLIO 2018 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | " Ciao, cosa stai facendo?" dice Flavia guardandomi e controllando se ho dei capelli bianchi, se il mio vestito è di questa sta- gione o di un paio di anni fa e se ho preso peso o meno. "Niente di che e tu? Come state?" rispon- do, mentre controllo sostanzial- mente le stesse cose. "Così così, si tira avanti", risponde. Un ital- iano non dirà mai "sto bene" o "le cose vanno in modo fantasti- co". Un italiano ha paura della gelosia e che la persona di fronte pos s a guardarlo male, con occhio malvagio, con malocchio. Il malocchio è una super- stizione che troviamo soprattutto nei Paesi del Mediterraneo e del Vicino Oriente, fin dai tempi antichi. È una forma di maledi- zione trasmessa dagli occhi di qualcuno, considerata da molte culture causa di ferite o sfortuna alla pers ona a cui è diretta. Come maledizione, il malocchio viene comunemente attribuito all'invidia e di solito viene proi- ettato fis s ando l'altro o tessendone lodi eccessive. L'origine del malocchio si può far risalire almeno a tremila anni fa alla regione dei Sumeri in Mesopotamia, ma probabil- mente ha origini molto più antiche. Ne fecero menzione stu- diosi come Esiodo e Platone, e Plutarco ipotizzò che fosse la manifestazione di raggi mortali che balzavano come freccette dai meandri più profondi del corpo. La credenza nel malocchio fu portata ad Est, fino in India, da Alessandro Magno, a sud e a nord dall'Impero romano. Oggi, credere nel malocchio è diffuso in tutto il Medio Oriente, l'Africa occidentale, il Sud America, il Messico, l'Asia centrale e molte parti d'Europa, in particolare il Mediterraneo. N e l l a c u l t u r a i s l a m i c a , Maometto affermava che "l'in- fluenza del malocchio è un dato di fatto", mentre nell'Ebraismo il malocchio è menzionato più volte nei testi classici, incluso l'Antico Testamento. In Spagna si chiama "mal de ojo", in Persia "occhio salato", nella cultura ebraica "ayin ha'ra". In Italia, è malocchio. Credo che derivi da una soci- età molto unita, i cui membri conoscono tutto l'uno dell'altro, dai paragoni, dalla gelosia e dal- l'invidia, dal credere nella forza dell'energia negativa. Le fortune di una persona, il lavoro, i bam- b i n i d o t a t i p o s s o n o t u t t i d i v e n t a r e b u o n i m o t i v i p e r scatenare l'invidia e il desiderio altrui: il malocchio potrebbe essere definito come il lato nega- tivo della seduzione. A Napoli, l'idea del maloc- chio o della sfortuna, jettatura, si rafforzò nel XVIII secolo quan- do Andrea De Jorio, archeologo che si credeva fosse uno jetta- tore, arrivò alla corte di Ferdi- nando II. Il re si preoccupò per lui e morì il giorno dopo il suo arrivo. Anche se sono spesso con- siderati collegati, jettatura e mal- occhio sono in realtà due con- cetti molto diversi. La prima, che troviamo nel racconto di Pirandello La Patente, è più una caratteristica naturale di una per- sona che porta sfortuna senza volerlo. Il malocchio, al con- t r a r i o , i m p l i c a l a v o l o n t à d i causare sfortuna. Esistono molti strumenti e metodi che usano amuleti contro il malocchio: corna, ferri di cav- allo, aglio, peperoncini piccanti o il lancio del sale dietro la schiena. In Sicilia, le case veni- vano purificate con sale messo in bustine all'interno di armadi o in piccoli tumuli lungo il loro p e r i m e t r o , o a l m e n o a i s u o i angoli. Ci sono anche preghiere e f i l a s t r o c c h e c o m e " A g l i o (aglio), fravaglie (piccolo pesce, simbolo di Cristo), fatture ca n u n q u a g l i e ( l a m a g i a n o n accadrà), corna (corna), bicorna (doppie corna), cape 'e alice (teste di sardine) e cape d'aglio (teste di aglio)". Secondo antiche tradizioni, il malocchio provoca mal di testa persistente, nausea e perdita di forza. Quando qualcuno crede di soffrire di inspiegabili colpi di sfortuna e ha i sintomi sopra citati, lui o lei proverà ad avere una "diagnosi". Di solito una vecchia signora che, come da tradizione, ha ricevuto questa saggezza dal fuoco nella notte di Natale, prende un piatto con acqua e fa cadere tre gocce di olio. Se l'olio si frammenta e si mescola con l'acqua, la persona è vittima di malocchio; se invece l'olio si allarga sul piatto, non c'è maledizione. Nel primo caso viene eseguito un rituale accom- pagnato da preghiere per liber- are la vittima: di solito include l'uso di latte o di erbe come la ruta, che apparentemente ha pro- prietà sorprendenti. Il rituale ter- mina con una preghiera e la marcatura della "vittima" con una croce tracciata sette volte con il dito oliato. L'uso delle erbe contro il malocchio si può trovare anche nell'antica Roma, dove si usava il basilico mentre a Cipro, ancora oggi, si bruciano foglie di ulivo. In Sardegna, il malocchio viene combattuto con l'uso di un particolare gioiello chiamato so kokku o sabegia, a seconda dell'area. È fatto con una pietra - di solito ossidiana, ma sono comuni anche corallo e onice - incastonata tra due deco- razioni in argento. Si suppone che la pietra assorba quello che i n S a r d e g n a s i c h i a m a s ' o g u malu o mazzinas, il malocchio, e protegga la persona che lo indos- s a . Q u a n d o l e d e c o r a z i o n i cadono, significa che la pietra è satura di cattiva energia e deve essere cambiata con una nuova e pura. Questo gioiello era solita- mente donato da madri, madrine e nonne a spose o donne incinte, ed era indossato vicino al cuore o, in caso di gravidanza, vicino alla pancia per proteggere il nascituro. Il malocchio è talmente parte della cultura italiana che una commedia cinematografica è stata realizzata nel 1983 con Lino Banfi e Johnny Dorelli. Intitolato "Occhio, Malocchio, Prezzemolo e Finocchio", prende in giro le superstizioni. Ma il malocchio non è solo una super- stizione, ma un grande business. Secondo le statistiche, il com- mercio che circonda le super- stizioni e la magia del male vale m i l i a r d i . I n I t a l i a , c i d i c e i l Codacons, ci sono oltre 160.000 persone che operano in questo campo e 13 milioni di italiani (uno su quattro) chiede il loro aiuto. Questa richiesta d'aiuto non fa differenza tra età, classe o sesso. Il quaranta percento ha un'età compresa tra 35 e 55 anni, il dieci percento sono adolescen- ti. C'è anche un sito web italiano dove c'è un listino prezzi per t u t t i g l i i n c a n t e s i m i : q u i s i apprende che l'invio di un mal- occhio costa 1200 $, mentre toglierlo costa 900 $. In realtà, i costi sono sempre molto più alti ed è risaputo che alcune persone sono state ingannate a pagare centinaia di migliaia di euro alle cosiddette streghe e maghi. È più sano proteggersi dalle energie negative immaginando di essere come uno specchio che le rimanda al mittente, e la reli- gione è sempre lì per aiutare: un vecchio detto siciliano ci ricorda di pregare quando pensiamo di essere guardati con malocchio, supra ri tia, ca supra ri mia ci sta Gesù, Giuseppe e Maria (su di te, perché su di me ho Gesù, Giuseppe e Maria), seguito dal s e g n o d e l l a C r o c e . A l c u n i aggiungono anche il simbolo d e l l e c o r n a , f a t t o p u n t a n d o indice e mignolo. Ma il miglior metodo di tutti è solo riderci su e andarsene! L'idea del malocchio deriva da una società molto unita, i cui membri conoscono tutto l'uno dell'altro Occhio malocchio: l'Italia e la vecchia tradizione del malocchio SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO