L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-3-2012

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ  3  GENNAIO  2013 Pittura rinascimentale La cacciata di Adamo ed Eva La Cacciata dei progenitori dall'Eden è un affresco (260x88 cm) di masaccio facente parte della decorazione della Cappella Brancacci nella chiesa di Santa maria del Carmine a Firenze. L'opera è databile al 1424-1425 circa e ritrae una famosa scena dell'antico Testamento, ovvero l'espulsione di adamo ed Eva dall'Eden, dal libro della Genesi. Gli affreschi della Cappella Brancacci sono un enigma per gli studiosi per la mancanza di documentazione ufficiale. Commissionati forse a masolino, che aveva come aiutante il più giovane masaccio, si sa solo, tramite testimonianze indirette, che furono iniziati nel 1424 e che nel 1425 vennero portati avanti dal solo masaccio per la partenza di masolino per l'Ungheria. Nel 1428 masaccio partiva per Roma dove sarebbe morto di lì a poco. La natività di Cristo La natività. Francesco di Giorgio martini (Siena, 1439 – Siena, 29 novembre 1501) è stato un architetto, teorico dell'architettura, pittore, ingegnere, scultore, medaglista italiano. In quest'opera Francesco di Giorgio rielabora modelli diversi, mostrandosi aggiornato sulle ricerche stilistiche dei vari contesti con cui è in rapporto a queste date: l'ostentata simmetria centrale della composizione e il motivo dell'arco di trionfo spezzato al centro rimandano alla cultura fiorentina, come pure da Firenze vengono gli angeli, così botticelliani, nei panneggi del san Giuseppe si sente il rapporto con Liberale da Verona, mentre i pastori sulla sinistra, scuri e sinuosi nel movimento, richiamano Luca Signorelli La città dipinta La città ideale. La Città ideale è un dipinto tempera su tavola (67,5x239,5 cm) di autore ignoto, databile tra il 1480 e il 1490 e conservato nella Galleria Nazionale delle marche a Urbino. L'opera, una delle immagini simbolo del Rinascimento italiano, vide la luce alla raffinata corte urbinate di Federico da montefeltro ed è stata alternamente attribuita a molti degli artisti che vi gravitarono attorno: tra i nomi proposti ci sono Piero della Francesca, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio martini. altri studiosi sono propensi ad attribuire l'opera all'ambiente della Firenze laurenziana ed alla riflessione in corso intorno all'opera di Vitruvio, individuando l'autore in Giuliano da Sangallo e nella sua scuola, arrivando a ipotizzare una collaborazione di Botticelli. PAGINA  9 La fusione a cera persa Bronzi di Riace. La fusione a cera persa è una tecnica scultorea originariamente introdotta nell'età del bronzo e che nei secoli ha conosciuta una notevole fioritura, soprattutto nell'arte greca, romana e nella scultura monumentale. I Bronzi di Riace sono una coppia di statue bronzee di dimensioni leggermente superiori al vero (altezza: 205 cm e 198 cm), di provenienza greca o magnogreca o siceliota, databili al V secolo a.C. e pervenute in eccezionale stato di conservazione. Le due statue – rinvenute nel 1972 nei pressi di Riace, in provincia di Reggio Calabria – sono considerate tra i capolavori scultorei più significativi del ciclo ellenico, e tra le poche testimonianze dirette dei grandi maestri scultori del mondo greco classico. Architettura moderna Le Bolle di Fuksas. Le Bolle di massimiliano Fuksas, auditorium, Bassano del Grappa. Due "mondi": il primo "sospeso", formato da due bolle ellissoidali trasparenti che racchiudono i laboratori del centro di ricerca, e l'altro "sommerso", uno spazio scolpito nel terreno come un canyon naturale che ospita un auditorium di 100 posti a sedere. Una rampa discendente, matrice generatrice dello spazio-canyon, conduce all'auditorium ed è utilizzabile anche come platea all'aperto. La contrapposizione delle due platee inclinate forma un'unica arena continua per ospitare eventi. Lo spettatore seduto è circondato da un landscape generato dall'andamento aritmico delle pareti del muro inclinato. Due segni: uno raffinato, elegante, tecnologico, immateriale.

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