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GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE 2018 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI La Dieta Mediterranea non solo elisir di lunga vita ma anche scudo alimentare di benessere per gli over 65 L a dieta mediterranea come segreto di lunga vita. A ribadirlo, una ri- cerca del Dipartimento di Epidemiologia e Pre- venzione dell'I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, in Molise, pubblicata sulla rivista British Journal of Nu- trition, che ha analizzato il rapporto tra alimentazione mediterranea e mortalità in un campione di oltre 5mila persone di età superiore a 65 anni. I ricercatori hanno passato al setaccio altri studi epidemiologici pubblicati finora in diversi Paesi del mondo, per un totale di dodici- mila soggetti analizzati. I risultati indicano che la dieta mediterranea resta un autentico scudo salvavita, in grado di ridurre sensibilmente il rischio di mortalità anche nelle persone meno giovani. E questo nonostante la dieta sia notevol- mente cambiata nel corso degli anni, per via dell'ingresso nelle nostre dispense di prodotti della grande distribuzione alimentare e di uno stile di vita diverso da quel- lo dei contadini del Mediterraneo ai quali la dieta mediterranea di fatto appartiene. "La novità del nostro studio sta nell'aver puntato la lente d'in- grandimento su popolazioni over 65. Sappiamo da tempo – spiega Marialaura Bonaccio, epidemiolo- ga del Dipartimento e primo auto- re dello studio – che la dieta mediterranea è efficace nella ridu- zione del rischio di mortalità nella popolazione generale, ma non sapevamo ancora quanto potesse esserlo anche per gli anziani. I dati dello studio Molisani mostrano chiaramente che un modello tradi- zionale di dieta mediterranea, ricco di frutta, verdura, pesce, legumi, olio di oliva e cereali, poca carne e latticini e un modera- to consumo di vino ai pasti, si associa a una importante riduzione media del 25% della mortalità per tutte le cause, con vantaggi, in particolare, per la mortalità car- diovascolare e cerebrovascolare". "Aver unito, attraverso la tecni- ca della meta-analisi, i dati Molisani con i risultati provenienti da altri 6 studi condotti su popola- zioni over 65 di altri Paesi – conti- nua Licia Iacoviello, Capo Del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale del Neuromed e Professore nell'uni- versità dell'Insubria, Varese – ci A due anni dal terremoto, Amatrice ricomincia dai suoi spaghetti A matrice, devastata due anni fa dal terremoto, ricomincia (anche) dal- l'icona che l'ha resa ce- lebre in tutto il mondo: la sagra degli Spaghetti all'Amatri- ciana, una tradizione alimentare che da mezzo secolo accompagna la co- munità e torna nonostante la fase dell'emergenza sia ancora ben lon- tana dall'essere superata. "Abbiamo scelto di andare avanti - dice il sindaco Filippo Palombini - ogni passo che facciamo è un passo verso il futuro. Siamo ancora in emergenza, ma se vogliamo guar- dare avanti dobbiamo farlo passan- do innanzitutto per le nostre tradi- zioni, e la sagra è un pezzo di sto- ria di questa città e di questa terra". L'antica ricetta a base di guan- ciale di maiale, nota in tutto il mondo, torna protagonista nella terra dove nacque e dove per decenni è stata celebrata: ricco il programma degli spettacoli che quest'anno faranno da cornice al tradizionale piatto di spaghetti, preparato dalla proloco di Amatrice, storico partner del Comune nell'organizzazione della manifestazione. Italia leader europeo per produzione di vino S arà una vendemmia migliore di quella del 2017. Nonostante il maltempo agostano, che ha colpito alcune aree vitivinicole del Paese, la rac- colta delle uve e la produzione di vino registrerà un incremento so- stanziale in volume e un miglio- ramento della qualità. Così Cia- Agricoltori Italiani, secondo cui la produzione nazionale si dovrebbe attestare attorno ai 48 milioni di ettolitri, con una crescita media compresa tra il 10% e il 15%, punte del 30% attese in Sicilia e fino al 25% in Veneto. Due criticità potrebbero comunque minare la vendemmia 2018 appena cominciata: feno- meni particolarmente violenti di maltempo e danni causati da ani- mali selvatici. I grappoli maturi e profumati nei vigneti rappresen- tano sono, infatti, di grande attrattiva per cinghiali e caprioli, soprattutto in regioni come Liguria, Umbria e Toscana. Non mancano segnalazioni quotidiane di attacchi in vigna, che solleva- no la protesta degli agricoltori pronti a manifestare affinché si affronti, fattivamente e tempesti- vamente, la problematica. C'è comunque ottimismo tra i filari e nelle aziende, dove le uve si pre- sentano ottime in tutte le aree vocate. Sole e caldo hanno lavo- rato bene e questo sarà riscontra- bile dai consumatori una volta che il vino sarà nei calici. Il risul- tato finale, sia sul fronte quantita- tivo che qualitativo di questa sta- gione, dipenderà tuttavia dalle prossime settimane e cioè dal periodo subito prima della ven- demmia. La regolare maturazione delle uve è condizione necessaria non solo per i volumi ma anche per il raggiungimento del giusto sviluppo del grado zuccherino e quadro acido e aromatico. Lo svi- luppo dei vigneti, iniziato sotto i migliori auspici, è stato infatti condizionato localmente da un clima che ha alternato gelate, piogge e umidità. Secondo gli analisti, però l'Italia inizierà la nuova stagione vitivinicola da una situazione di leadership di settore avendo man- tenuto nel 2017 il primato pro- duttivo mondiale e tenuto a distanza il competitor francese (36 milioni di ettolitri di vino) e quello spagnolo (35,5 milioni di ettolitri). ha permesso di vedere che una cre- scente adesione alla dieta mediter- ranea consente di ridurre il rischio di mortalità generale del 5%, in maniera dose-risposta, cioè pro- gressiva. In altre parole, più si segue una dieta mediterranea, maggiore è il guadagno in termini di riduzione del rischio di morta- lità". Tra gli alimenti capaci, nel- l'ambito di un modello mediterra- neo, di offrire una maggiore prote- zione si distinguono l'elevato con- sumo di grassi monoinsaturi (lar- gamente presenti nell'olio extra vergine di oliva) e di pesce, ma anche il consumo moderato di alcol, preferibilmente durante i pasti principali. "Le nostre ricerche considerano l'alimentazione nel suo insieme, ma è comunque interessante capire quali sono i cibi che 'trainano' l'effetto della dieta mediterranea – spiega Bonaccio – I nostri dati confermano quanto già osservato in numerosi studi epidemiologici, e cioè che il consumo moderato di bevande alcoliche, se inserito in un contesto alimentare mediterraneo, rappresenta un fattore di protezio- ne per la nostra salute". La Dieta Mediterranea riduce mediamente del 25% il rischio di mortalità Amatrice, devastata nel 2016 dal terremoto, ricomincia dal suo piatto tipico