Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1023263
GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE 2018 www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a donna italiana: senza tempo come la Loren, ipnotizzante come M ilva, bella come la Bellucci, intelligente come la Montalcini, forte come la Fallaci. Capace in cucina come tutte le nonne, eter- namente affascinante, sa essere leader senza dimenticare la fem- minilità, è tentatrice ma non dimentica mai di recitare le preghiere della sera. Sì, le donne italiane sono tutto questo: perlomeno nell'im- maginario collettivo mondiale. P er quanto des ideri, da orgogliosa figlia d'Italia, essere tutto ciò che crediamo di essere, la realtà è molto più prosaica e meno perfetta delle parole. Siamo più Bridget Jones che Jackie Kennedy, proprio come le ragazze e le donne di tutto il mondo, anche se, permettetemi di essere onesta, ci sono alcune cose, tra tutti gli stereotipi, che contengono un pizzico di verità. Siamo volitive e sicuramente siamo a nostro agio nella nostra pelle. In un mondo fatto di diete, digiuno intermittente e dimen- sioni che si riducono, sappiamo ancora preferire un bel piatto di pasta a foglie d'insalata senza condimento e sappiamo cucinare correttamente almeno due o tre p i a t t i p e r o g n i p o r t a t a d i u n pasto adeguato. Le donne ital- iane non sono sempre sexy e non sono sempre belle. Come t u t t i g l i i t a l i a n i p e r ò , s a n n o come ridere, evitando di pren- dere se stesse - e tutti quegli stu- pidi stereotipi - troppo sul serio: è per questo che mi sento di non o f f e n d e r e n e s s u n a d e l l e m i e connazionali se scrivo delle nos- tre piccole manie e idiosincrasie e come a volte si trasformino, soprattutto con tanto amore e affetto, nel modo in cui i nostri amici amano definirci. Quindi, iniziamo ... L'ossessionata dal pulito Anni prima delle pulitrici ossessive compulsive diventate un successo internazionale, tutti noi conoscevamo la mamma di un amico che si aspettava che ti togliessi le scarpe quando ne visitavi la casa, o che ti offriva un paio di pattine, sottili rettan- goli di lana in una varietà di col- ori, su cui bisognava scivolare per muoversi in casa. Requisiti delle case delle ossessionate del pulito, oggi come ieri, sono can- deggina, un potente aspirapol- vere in grado di aspirare anche le anime delle persone e, natu- r a l m e n t e , i l s a b a t o d e d i c a t o esclusivamente alla pulizia. La loro casa è sempre incontamina- ta e priva di confusione: piace il bianco e il grigio, perché in questo modo la pulizia si vede meglio. Non hanno libri, né nin- noli sulle mensole, niente che p o t r e b b e p o t e n z i a l m e n t e o s p i t a r e p o l v e r e o , D i o n o n voglia, germi. La loro osses- sione si mostra anche quando si mangia fuori: non userebbero mai la toilette di un ristorante e abitualmente ispezionano atten- tamente posate e quanto cucina- to prima di mangiare. Se fate loro una visita, probabilmente vi spingono ad andare via in fretta: hanno bisogno di sterilizzare subito la sedia su cui ti sei sedu- to. L'attiva in politica La consapevolezza sociale e politica è più che essenziale, è un dovere. Anche la nostra Cos- t i t u z i o n e l o d i c e q u a n d o dichiara, ad esempio, che votare non è solo giusto, ma anche un dovere. Essere politicamente attivi va bene, quindi, ma solo quando se lo si fa con criterio. L'attiva in politica a volte perde il contatto con la realtà: è guida- ta dai suoi ideali e vive in un mondo fatto di Marx e di un f e m m i n i s m o d e l l a s e c o n d a ondata. Il suo compagno è barb- uto e magro, probabilmente va in bicicletta dappertutto e può o non può (o dovrebbe) essere scrittore. Le piacciono i capelli lunghi e gli abiti in cotone bio- logico. Anche se dimentica che non siamo più negli anni '60 - e che lei allora non era nata - i suoi amici o il suo idealismo, ha imparato a sintonizzare i suoi monologhi furiosi sul governo italiano molto tempo fa. La fatalona Attenzione. La fatalona non è una femme fatale, né una bella, calda tentatrice alla maniera della Lollo intorno al 1955. La fatalona pensa di essere tutto ciò, ma non lo è. Anche se di solito è piacevole alla vista, manca di fascino naturale e attrae solo sulla base del suo aspetto esager- ato. Il trucco è pesante e non ha doti nel mostrare il décolleté o le gambe; pensa di essere la nuova Marylin, ma in realtà è solo una c a r i c a t u r a d e l m i t o . B a d a t e , però, la fatalona non è un per- sonaggio negativo, perché di solito ha buon cuore e tende sempre, sempre, ad innamorarsi d e g l i u o m i n i c h e f r e q u e n t a . Purtroppo per lei, non dura mai. Fortunatamente, ha un gruppo molto affiatato di ragazze che ascoltano le sue disavventure come se fossero un episodio di Beautiful, offrendo supporto, amore, consigli e, solitamente, cioccolato. L'eterna giovane Alcuni anni fa, un giornalista c h e s c r i v e v a p e r i l S u n d a y Times Magazine coniò l'espres- sione 1661 per definire questo tipo di donna: 16-61 cioè "16 dietro, 61 davanti". In effetti, l'I- talia ne sembra piena. Stiamo parlando di donne di una certa età che sono belle, ma negano il fatto che non sono più giovani gallinelle. L'eterna giovane si riconosce facilmente per il modo in cui veste, perchè i suoi abiti andrebbero bene a 25enni; ad essere onesti, l'eterna giovane di solito è molto bella per la sua età e potrebbe portare pantaloncini e top aderenti meglio di molte donne più giovani. Attenzione però, non è esattamente una tar- d o n a , p e r c h é r i n c o r r e r e g l i uomini più giovani non è una priorità per lei. Spesso è felice- mente sposata, ama i suoi figli e il modo in cui appare la rende felice, indipendentemente da ciò che pensano gli uomini. Pensan- doci su, mi piace molto l'eterna giovane: la gioventù è uno stato mentale, giusto? E se hai ancora le gambe di una ventenne, per- ché non sfoggiarle ogni tanto? L'esterofila L'italiano è una lingua bellis- s i m a e h a m o l t e p a r o l e p e r esprimere tutti i sentimenti e le idee o per descrivere ogni con- cetto o luogo. Tuttavia, quando si parla di moda e trucco, qual- cuno ha deciso che è meglio usare parole inglesi. Certo, ques- ta è una tendenza diffusa in tutti i campi e anche tra gli uomini, ma per la crescente importanza dei guru della bellezza inter- nazionale in Italia, le donne, specialmente giovani, diventano schiave delle "parole inglesi". Quindi, il trucco è sempre make up, il fard è diventato blush e l'illuminante è rigorosamente chiamato highlighter. Insoddis- fatta dal semplice uso di una ter- minologia specifica, l'esterofila si avventura con l'inglese anche nei post sui social media: poichè la sua conoscenza del linguaggio tende ad essere minima, i risul- t a t i s o n o d i v e r t e n t i n e i c a s i migliori, e patetici quando cerca di scrivere cose serie. Ahimè, non offendetevi se vi riconoscete in uno dei nostri gruppi: tutto è scritto per diverti- m e n t o e c o n g r a n d e a f f e t t o . Un'ultima cosa, però, mi piac- erebbe dire. Tutte le donne ital- iane hanno qualcosa in comune: sono resilienti e sono fantastiche amiche. Forse perché amano parlare e mangiare, o forse come un blogger italiano ha detto, per- ché sono così affettuose e abitu- a t e a v i v e r e i n f a m i g l i e n u m e r o s e : q u a l u n q u e s i a l a ragione, una donna italiana trova sempre il modo di ridurre le dif- ficoltà, di offrire sostegno e non rinuncia mai, mai, a chi ama. Una qualità positiva delle Italiane? Che sanno ridere di se stesse LIFESTYLE MODA SOCIETÀ ARTE BENESSERE I n c o n t r a t e l e i t a l i a n e : c i n q u e t i p i d i donne che troverete nel Bel Paese