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GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE 2018 www.italoamericano.org 33 L a parola biscotti in Ita- lia si riferisce a ciò che gli americani chiamano "cookies". Molti italo- americani usano la pa- rola biscotti quando si riferiscono a un tipo particolare di cookie, cioè a quei biscotti lunghi un dito con le mandorle. Questi sono cono- sciuti come Cantuccini o Cantucci a Firenze e Tozzetti a Roma. Al- cuni possono dire che la loro ri- cetta è diversa, ma per amor di di- scussione, dirò che sono la stessa cosa, e per il resto di questo arti- colo, per favore, sappiate che quando uso la parola biscotti, mi riferisco ai cookie in generale. Un biscottificio in Italia è una pasticceria, e di solito i biscotti in vendita sono fatti sul posto. Molte panetterie però, oltre alla vendita del pane, vendono anche una va- rietà di biscotti. Se vi imbattete in un negozio specializzato che vende solo biscotti - un biscottifi- cio - consiglio vivamente di en- trare e acquistarne vari tipi. Pro- babilmente sarete sorpresi dal loro essere economici. Sono sicura che, comunque, troverete incredi- bilmente difficile passare oltre e ignorare i freschi aromi del forno che arrivano all'esterno, tentando i sensi. Per curiosità va detto che i bi- scotti sono parte importante della dieta italiana, soprattutto perché sono un alimento base all'ora della colazione. Chiedete a qualsiasi adulto italiano di oggi quale sia il rassicurante e nostalgico ricordo d'infanzia della colazione a casa, e includerà senza dubbio i bi- scotti. Penso che, quando gli esperti di nutrizione hanno scritto delle virtù e dei benefici salutari della dieta mediterranea, hanno sicura- mente fatto riferimento al pranzo e alla cena e non tanto alla cola- zione. Una colazione italiana di solito include dolci e biscotti quale parte integrante del pasto di bambini e adulti. Inzuppare bi- scotti nel caffè o nel latte caldo al mattino, prima del lavoro o della scuola, è un inizio obbligatorio per molti. Un vassoio di biscotti è anche un regalo comune da portare se si è ospiti a pranzo o a cena. In Italia è una tradizione di lunga data an- dare in pasticceria o in un biscot- tificio dopo la chiesa la domenica mattina, e poi portare un vassoio di dolci a casa da gustare con la famiglia e gli amici dopo pranzo. Mentre molti americani asso- ciano i biscotti al latte, gli italiani hanno un'altra bevanda impor- tante per accompagnare i biscotti, e non è il caffè. Sto parlando del fondamentale e quasi medicinale "digestivo". Dopo cena, e dopo il dessert e un espresso, le bottiglie vengono messe sul tavolo. Questo si vede soprattutto nei ristoranti, a volte senza che nemmeno lo si richieda. Se il vostro digestivo preferito è la grappa, un vino da dessert LA BUONA TAVOLA RICETTE PIATTI TIPICI STORIE DI CUCINA L'Italo-Americano IN ITALIANO | come il Moscato, il Passito e il Vin Santo, o anche se vi piace il Limoncello, nessuno di questi si gusta bene se non accompagnato da un piattino di biscotti. I biscotti vengono immersi nel liquore, che viene assorbito prima che vengano mangiati. Trovo sempre notevole la facilità con cui scompaiono i biscotti con un vino da dessert (il mio preferito), anche quando penso di non potermi adattare a nient'altro! Ci sono centinaia di ricette di- verse per i biscotti in Italia: e si può immaginare che cambino da regione a regione, e molti siano fatti per periodi specifici dell'anno o per commemorare una festività, un santo patrono o una festa reli- giosa. Ho scelto di celebrare una ricetta particolare in questo arti- colo, un vero bestseller in tutta Italia. Sto parlando dei Brutti ma Buoni, e il loro nome si riferisce al loro aspetto. Sinceramente li trovo estremamente belli ogni volta che li ho davanti! I Brutti ma Buoni sono gom- mosi all'interno e croccanti nel bi- scotto esterno e sono fatti fonda- mentalmente di meringa e nocciole. Sono originari di Gavi- rate (in provincia di Varese), in Lombardia, e risalgono al 1878. Non c'è per essi una forma precisa e li potrete trovare di forme un po' diverse da forno a forno. Di solito hanno quattro ingredienti e, per me, sono simili nella consi- stenza al macaroon al cocco. Gli ingredienti sono albume, zucchero e nocciole, ma a volte vengono usate anche le mandorle. Si può aggiungere anche la vaniglia. La ricetta è molto semplice, ma se non si hanno abbastanza noci in proporzione agli albumi, i vostri Brutti ma Buoni non saranno pic- cole montagnette, ma assomiglie- ranno a frittelle piatte (fidatevi di me, parlo per esperienza!). Alcune ricette chiedono di me- scolare l'albume e le noci a fuoco basso prima di versare il composto a cucchiaiate su una teglia e infor- narli. Trovo più facile fare uno sciroppo di zucchero e "cucinare" gli albumi aggiungendo lo sci- roppo di zucchero, mentre sono mescolati a formare una spuma ferma. Creano dipendenza, e come dicono gli italiani, "uno tira l'altro": quindi è impossibile man- giarne uno solo! Brutti ma Buoni ■ 180g albume ■ 70ml acqua ■ 80g zucchero semolato ■ 250g zucchero a velo ■ 600g nocciole (o metà noc- ciole e metà mandorle) 1.Preriscaldare il forno a 200°C, spargere le nocciole su una teglia e farle tostare per circa 12 minuti. Mettere da parte e lasciare raffreddare. 2.In un robot da cucina, tritare le nocciole finché non vengono sbriciolate grossolanamente. 3.Aggiungere l'acqua e lo zuc- chero semolato in una piccola La ricetta per i Brutti ma Buoni è semplice, ma fate attenzione a mettere la quantità giusta di nocciole! A chi importa se sono brutti, sono deliziosi! I Brutti ma Buoni pentola e portare ad ebollizione, in modo da formare uno sciroppo di zucchero. 4.Utilizzando una planetaria dotata di frusta, iniziare a montare a neve gli albumi. Aggiungere lentamente lo sciroppo di zuc- chero alla miscela in un flusso co- stante. Montare e poi incorporare lo zucchero a velo. Continuare a montare fino a quando non si ot- terrà una meringa soda, bianca e lucida. 5.Utilizzando un mestolo, in- corporare delicatamente le noc- ciole nella meringa. 6.Rivestire una teglia da forno con carta forno e disporre sopra delle palline irregolari di impasto aiutandovi con un cucchiaio, o uti- lizzare una sac a poche. 7.Cuocere in forno a 150 ° C per circa 35 minuti o fino a quando saranno leggermente do- rate. (Guardare i primi biscotti in forno con attenzione per regolare il tempo di cottura, perchè i forni variano da casa a casa). 8.Sfornare e lasciare raffred- dare.