L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-10-2013

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L'Italo-Americano PAGINA  8 GIOVEDÌ  10  GENNAIO  2013 Ricercatori medici che si fanno onore dall'Italia agli Usa: il Premio Ippocrate al prof. Giordano ENRICA CORSELLI L'Italia, nonostante i recenti fatti storico-politici non lo confermino, è da sempre patria fertile di geni, spiccate personalità, inventori e inventiva. Non c'è da stupirsi, dunque, se il Premio Grande Ippocrate, promosso da Unamsi e Novartis, sia stato assegnato al professore Antonio Giordano, italiano trapiantato negli Usa. Il Premio Grande Ippocrate, consegnato a Napoli e giunto alla sua quinta edizione, viene assegnato non solo al ricercatore che abbia fatto scoperte importanti, ma che abbia anche saputo comunicare al meglio i risultati delle proprie ricerche. E Antonio Giordano, presidente del Comitato scientifico del Centro Ricerche Oncologiche di Mercogliano, ricercatore di punta allo Sbarro Institute della Temple University di Philadelphia e professore di Anatomia e Istologia Patologica all'Università di Siena, grazie alla sua battaglia contro il rischio di patologie tumorali correlato allo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania, incarna perfettamente lo spirito dell'iniziativa. Tema, quello dei rifiuti tossici in Campania, al centro di dibattito politico. "Si stima che i rifiuti tossici non correttamente smaltiti costino un indice di mortalità da cancro pari al 9,2% per gli uomini e 12,4% per le donne in più rispetto alla media nazionale. Tale incremento di neoplasie – afferma il professor Giordano - può essere correlato all'elevato tasso di agenti inquinanti derivanti da rifiuti tossici come la diossina". E da qui nasce la ricerca: individuare nuovi bersagli molecolari per contrastare i meccanismi attivati dall'esposizione alla diossina nell'uomo. Ma il suo impegno non si è fermato alla ricerca: si è anche preoccupato di lavorare per informare correttamente i cittadini della Campania sui rischi per la salute legati all'inquinamento ambien- tale. "Lo straordinario abbinamento tra eccellenti risultati scientifici, capacità di comunicare e di impegnarsi in prima persona su temi scientifici con ampie ricadute sociali e il motivo per cui il prof. Antonio Giordano è stato selezionato, da una giuria composta da rappresentanti del mondo scientifico e dell'informazione, tra le diverse candidature segnalate da ricercatori e giornalisti di tutta Italia, anche attraverso Internet e i maggiori social network", ha evidenziato Francesco Brancati, presidente di Unamsi (Unione Nazionale Medico-Scientifica di Informazione, associazione che raccoglie i giornalisti italiani di area Salute e Ricerca biomedica). Secondo Angela Bianchi, Head of Country Communica- tions & Government Affairs di Novartis Italia, "quest'edizione del premio va a un ricercatore che ha conseguito risultati di altissimo livello negli Usa, che opera anche in Italia, e che si preoccupa di favorire l'interscambio tra le comunità scientifiche dei due Paesi. Inoltre ha alimentato un dibattito costruttivo su problemi molto sentiti nella sua Regione con serietà e rigore, coinvolgendo a fondo gli organi d'informazione, proprio nello spirito di quella collaborazione tra esperti e giornalisti che il premio Grande Ippocrate intende favorire". Insomma, il Premio Grande Ippocrate è stato assegnato ad un italo-americano, forse uno dei tanti cervelli in fuga ma che, a differenza di altri, torna in Italia per cercare di cambiare le cose. Il professor Antonio Giordano insignito con il Premio Ippocrate Gran Teatro Parco delle Arti: L'Aquila torna in scena aspettando nuovi cantieri EMANUELA MEDORO A Monticchio, oltre i campi sportivi, in una zona che fino a tempi recenti era aperta campagna, sorge oggi il Gran Teatro Parco delle Arti, per volontà ed opera di Manuele Morgese, finora animatore del Teatro Zeta, da molti anni attivo con una stagione teatrale ed una scuola di teatro in un tendone posto su una collina alla periferia della città. Questa nuova opera è destinata alla pratica di tutte le arti: teatro, musica, danza. Stato, Chiesa e Comune presenti all'inaugurazione di questo spazio: l'ex sottosegretario Gianni Letta, il Ministro Barca, Mons. D'Ercole, il Sindaco Massimo Cialente, l'Assessore alla cultura Stefania Pezzopane e Goffredo Palmerini, membro del Cram (Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo e collaboratore de L'Italo America- no), sono intervenuti alla manifestazione. Il Teatro rappresentato a livello unisce musica ed architettura, presentando musiche del patrimonio culturale europeo, ese- Parzialmente riaperto il centro storico de L'Aquila devastato dal terremoto più alto, presente il drammaturgo, nato a L'Aquila, Mario Fratti, e volato da New York per donarci generosamente ancora una volta la sua intelligenza illuminante e brillante, il suo tenace ottimismo e la sua arte pluripremiata. Questo teatro si presenta come uno spazio ampio e confortevole, se considerata la misura di spazi analoghi in città, circa trecento poltrone, progettato e realizzato per fare spettacoli. Tutti concordi nel considerarlo un eccellente contributo alla rinascita della città dell'Aquila, diversa da quella che fu, che estende il territorio con realtà importanti, oltre le antiche mura, oltre la immediata periferia. La realizzazione di questo nuovo spazio segna una differenza netta con altre tendenze culturali presenti in città. Ad esempio, ricordo il seguitissimo Festival Pietre che Cantano, che d'estate guite da interpreti notissimi nel mondo, in edifici antichi esistenti nel territorio circostante la città, spesso abbandonati. L'insieme di iniziative tanto diverse fra loro dimostra la presenza di un fitto intreccio di correnti culturali attive ed operose. È il ricco humus da cui è nata l'idea della partecipazione della città al concorso per Capitale Europea della Cultura 2019. Meta ambiziosa per il futuro, stimolante per il presente poiché la partecipazione a questo concorso mette alla prova la capacità progettuale delle migliori forze professionali della città. Ben venga, dunque, questo nuovo gioiello ad arricchire città e cittadini. Dopo le novità, un doveroso pensiero al centro storico ancora abitato da pochi, frequentato nei giorni feriali da qualche passante e cani senza padrone. E' consolante, tuttavia, il fatto che ogni giorno nascano nuovi cantieri. C'è in funzione anche il cantiere del Teatro Comunale, dopo il sisma si vedeva il cielo oltre i finestroni della sala soprastante la platea ed il palcoscenico. Ora c'è un cantiere all'opera. Restauri in corso, fine dei lavori prevista ed annunciata in tempi non troppo lunghi. Dunque, si farà presto un'altra bella inaugurazione, magari con una messa in scena di Nine, il famoso musical composto su testo di Mario Fratti. Negli Usa, l'ultima edizione, quella con Antonio Banderas, era grandiosa, spettacolare. Nella versione cinematografica attori ed artisti di grido, compresa Sofia Loren, nel ruolo della madre del protagonista. Sul palcoscenico abruzzese, di dimensioni non tanto grandi, si può fare una produzione dignitosa ed efficace, non sono strettamente necessarie costose grandiosità spettacolari, bastano dei bravi cantanti che sappiano muoversi sul palcoscenico, ed una buona orchestra.

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