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GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE 2018 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l 2018 ha segnato i quaranta anni del primo museo negli Stati Uniti dedicato esclusi- vamente all'arte e alla cultura italiana e italo-americana. Il cosiddetto Museo Italo Americano, situato nello storico Fort Mason a San Francisco, è una piccola isti- tuzione non-profit fondata nel 1978, che non ha mai acquistato arte. D'altra parte, i collezionisti e gli amici del Museo hanno donato molte opere alle sue collezioni. La missione del Museo è duplice: ricerca, raccolta ed esposizione delle opere di artisti italiani e italo- americani, così come la pro- mozione di programmi educativi per la valorizzazione dell'arte e della cultura italiana, preservando così il patrimonio degli italo-amer- icani per le generazioni future. L'I- talo-Americano ha avuto il piacere di parlare con Mary Serventi Steiner, curatrice del Museo, che ha trascorso gli ultimi mesi a preparare l'evento celebrativo che ha avuto luogo il 13 settembre. La serata ha segnato l'apertura di una grande mostra che espone 75 opere di 48 artisti. Mary, ci racconti un po' di questa mostra e di come onora e celebra l'anniversario del Museo. Come molti sanno, il 1978 è stato l'anno in cui il Museo Italo Americano è stato fondato da due immigrati, Giuliana Nardelli Haight e Franco Bruno, propri- etario di un bar a North Beach. La prima sede del museo, infatti, era una stanza sopra il Caffè Malvina di Bruno. Negli ultimi quarant'anni abbiamo messo insieme una notevole collezione permanente, grazie alla gen- erosità di molti artisti, collezion- isti e amici del Museo. Abbiamo colto l'occasione della cele- brazione del nostro 40° anniver- sario per presentare le opere d'arte degli artisti della nostra collezione permanente, molte delle quali sono recenti acqui- sizioni. Altri sono pezzi più vec- chi che hanno avuto bisogno di restauro e, quindi, non sono stati esposti per qualche tempo. Altri ancora non sono mai stati esposti. Il Museo Italo Americano è grato alla Fondazione Fleishhacker per aver contribuito a rendere possi- bile questa mostra. Perché ha messo insieme così tanti artisti, anzichè pochi? E che tipo di messaggio vor- reste fare arrivare al pubblico? In realtà abbiamo una bella collezione che include molti artisti italiani e italoamericani di talento. Il mio obiettivo era quel- lo di mettere in mostra il maggior numero possibile di questi artisti, rappresentando diversi stili e mezzi artistici e sensibilizzare il pubblico sui contributi e l'impatto di tutti gli artisti coinvolti. In questa mostra, abbiamo opere di Giorgio De Chirico, fondatore della Scuola Metafisica; Gino Severini, leader del movimento futurista e Alberto Magnelli, importante membro del Con- cretismo del dopoguerra. Esponi- amo i primi espressionisti astratti come John Grillo e Felix Ruvo- lo, così come quelli attuali come Peter Scaturro e Serena Bocchi- no. Sono esposte sculture in met- allo e pietra di artisti così iconici come Arnaldo Pomodoro e Benny Bufano, nonché gli scul- tori contemporanei Giuseppe Palumbo e Alan Shepp. Ne sto citando solo alcuni ma molti, molti altri artisti, importanti e dotati, sono in mostra. In che modo il Museo mantiene in vita il legame con la cultura italiana? Quindi, cosa è cambiato in questi quat- tro decenni e cosa invece è rimasto uguale? La nostra missione all'inizio era molto simile a quella di oggi: ricercare, raccogliere e mostrare opere di artisti italiani e italo- americani e promuovere pro- grammi educativi per apprezzare l'arte e la cultura italiana. Da quarant'anni raccogliamo ed esponiamo opere d'arte e real- izziamo mostre documentarie originali che mettono in eviden- za aspetti della cultura italiana e il contributo di italiani e italoamericani. Organizziamo anche eventi culturali durante tutto l'anno, come conferenze illustrate sulle regioni italiane, la storia italiana e l'immigrazione italiana; degustazioni di cibi e vini; eventi musicali e concerti. Offriamo anche corsi di lingua italiana per tutti i livelli, nonché un programma d'arte speciale per studenti di scuola media a San Francisco, chiamato C.I.A.O.: sensibilizzazione alla storia ital- iana per bambini. I nostri mem- bri, visitatori e partecipanti includono famiglie americane italiane e italoamericane, nuovi espatriati, italofili. Grazie alla facilità di viaggio, a Internet, alla proliferazione di ristoranti ital- iani più autentici e alla diffu- sione della cultura del vino, molte più persone conoscono l'I- talia e la cultura italiana rispetto a 40 anni fa. Questa è una grande notizia per tutti noi, gli Italofili sono ovunque! Il prossimo evento? La prossima mostra è un entusiasmante progetto di arte contemporanea che sta ricevendo molta attenzione in Italia. È il progetto Genius Loci del duo artistico italiano Stefano For- gione e Giuseppe Rossi, che lavorano sotto lo pseudonimo di Ttozoi. Il progetto Genius Loci è stato sviluppato con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali in Italia. L'arte è stata realizzata in tre siti Unesco che sono sim- boli universali della cultura architettonica, artistica, archeo- logica italiana: il Complesso Monumentale della Reggia di Caserta, il Parco Archeologico di Pompei e, per concludere, il Colosseo di Roma. Gli artisti eseguono contemporaneamente una creazione in situ su una tela di iuta, la coprono con materia organica composta da varie farine, acqua e pigmento natu- rale. Quindi chiudono il lavoro in una scatola, all'interno della quale le muffe possono prolifer- are naturalmente. Le muffe quin- di si nutrono del materiale organico, interagendo con l'opera d'arte, seguendo i loro percorsi casuali attraverso le trame della iuta. Gli artisti monitorano da vicino i progressi delle spore, per un periodo di diversi giorni o mesi, fino a quando decidono di interromperli. Le tele vengono Al Museo Italo Americano 40° anno di arte e cultura italiana nella Baia quindi pulite e sigillate con resine, utilizzate al solo scopo di proteggere l'opera d'arte, senza alterare la naturalezza dei risul- tati. Cosa rende questo progetto così rilevante e sicuramente imperdibile? Il processo naturale delle muffe, utilizzate come mezzo artistico, è fortemente influenza- to dal microclima specifico di ogni località. Le opere d'arte cre- ate in situ sono in grado di cat- turare l'anima e l'atmosfera di ogni singolo luogo, trasferendo sulla tela il ricordo e il "genius loci" che è salvaguardato al suo interno. Pertanto, l'originalità dell'arte prodotta in loco deriva da questo: una produzione artis- tica concepita non solo attraver- so il "condizionamento" emotivo degli artisti, ma anche attraverso il condizionamento ambientale dello spazio. Creare arte in luoghi antichi come quelli per- mette la realizzazione di arte contemporanea che ha un legame concreto con il passato. La celebrazione dell'anniver- sario proseguirà in autunno con il Gala del 40° Anniversario che si terrà sabato 3 novembre pres- so Bimbo's a North Beach. Sarà una festa con cocktail, una deliziosa cena seduti, musica e balli. Peter Scaturro, Presence 18 (2013). Un dono dell'artista al Museo La sede storica del Museo Italo Americano, al Caffé Bimbo's in San Francisco LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO