L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-4-2018

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GIOVEDÌ 4 OTTOBRE 2018 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | sono già in testa, e tutti pensiamo come e dove le passeremo e, naturalmente, con chi. Quindi, usciamo tutti e cerchiamo di pre- pararci: sistemiamo la macchina, acquistiamo i necessari vestiti caldi o i costumi da bagno, a s econda di dove andremo, a Nord o a Sud. Ma mentre tutto ciò accade, nelle nostre famiglie o nella nostra cerchia di amici, ci fer- miamo davvero a pensare perché è così importante questo impe- gno? Cosa ci muove davvero? I nostri amici ci riterranno degli sciocchi o dei saggi? Pensate al perché e se davvero vogliamo farlo? Certo, Halloween sarà diver- tente ma, se siete italiani o italoa- mericani, è davvero questa la festa che farà partire il vostro motore, che vi farà celebrare il passaggio attraverso un altro anno? O c'è un'altra festa più per- sonale in cui potrete capire e sen- tirvi bene con voi stessi, la vostra famiglia e i vostri amici? Cosa avete in mente? Oh, sì, c'è il Columbus Day. Giusto. C'è la parata, forse, o quel ballo della scuola o del centro comunitario, magari. Ma voi? Che cosa significa per voi tutto quel clamore susci- tato dalla festa? E perché Colom- bo? Capiamoci: siete italiani o americani con qualche radice in Italia, il paese da cui sono arriva- ti i vostri genitori o probabilmen- te i vostri nonni. Bene, e poi? Ora, Voi siete qui, quindi qual è il punto? Vediamo. Se avete intenzione di acqui- stare una nuova giacca per anda- re a Nord o magari, diciamo, un nuovo costume da bagno per andare a Sud e godervi un po' d'estate in più, potete sborsare denaro o pagare con carta di cre- dito e basta! È così semplice. Ma ora pensiamo alla Nonna, o anche a Papà. Come hanno fatto a prendere e partire? Non è stato altrettanto facile, pensate? Si sono alzati una mattina e hanno detto che quello era il giorno in cui lasciavano alle spalle la loro famiglia perché non c'erano abbastanza soldi per due o tre biglietti? E il coraggio di farlo? Che dire degli abiti di cui avevano bisogno per uscire di casa vestiti come un "cristia- no" e non come un "pezzente". Allora, da dove è venuto fuori quel coraggio di avventurarsi lontano dai loro ambienti nativi, lasciando dietro di sé la loro lin- gua, il loro modo di affrontare la vita quotidiana? Attraverseremmo le inevitabi- li avversità e i pregiudizi che dovremmo affrontare in viaggi come i loro? Abbiamo tutti i modelli di riferimento, dai film ai fumetti o altro. Ma quali erano quelli di Nonna o di Zio, che avevano scarso accesso al cine- ma e nessuno smartphone, Face- book o Twitter? Uno di questi modelli potreb- be essere Columbo? Cristoforo Colombo ha lasciato casa sua quando aveva circa dodici anni per fare il mari- naio. Ha trascorso la maggior parte della sua giovinezza nel Mediterraneo, toccando porti dappertutto: Spagna, Africa, Medio Oriente. Ha incontrato persone di tutti i tipi, alcuni gio- vani e molti altri, che parlavano lingue diverse, ma tutti avevano la sua stessa curiosità per "il diverso": qualcosa di nuovo, qualcosa di totalmente estraneo ma allettante e qualcosa che tutti loro volevano. Questo è lo spirito che lo spinse a fare cose nuove, a cerca- re nuove avventure e a scoprire ciò di cui aveva bisogno per rea- lizzare se stesso, in un modo migliore; proprio come Nonna e Zio e forse anche la vostra mamma e il vostro papà. Quindi la domanda è: il corag- gio audace e una motivazione convincente possono essere la vera ragione per cui abbiamo preso l'abitudine di celebrare il Columbus Day? Non l'uomo in sé stesso ma anche, e soprattutto, quanti nella nostra famiglia e fra i nostri amici hanno trovato e continuano a trovare lo stesso impulso di essere, come diceva l'esercito, "Tutto ciò che puoi essere". Più che divorare pizze, canno- li, lasagne e broccoli che tiriamo fuori tutti, non è possibile che, mentre innaffiamo tutto questo buon cibo con il vino di Papà o il prosecco di qualche amico, stia- mo anche riconoscendo l'impor- tanza di crescere, sviluppare e godere del raccolto delle nostre esperienze, alcune di buon gusto e altre non così tanto, ma ognuna di esse importante per costruire un solido apprezzamento per la fortuna che abbiamo, ogni giorno e non solo in ottobre, di sapere chi siamo e cosa siamo capaci di fare bene ed efficacemente? Quindi alzate i calici, ballate e siate felici per avere abbastanza fortuna da capire perché e come siamo i Colombo di oggi, in que- sto nostro grande Paese. E dal momento che viviamo in una nazione così diversa, pos- siamo facilmente trovare "il diverso" intorno a noi senza dover viaggiare troppo lontano. È così chiaro che gli italoamericani non sono gli unici ad acquistare i biglietti per le danze o gli spetta- coli delle rockstar che luccicano alla vigilia del Columbus Day. Ci sono così tanti americani, diversi come noi, che sentono il bisogno di comprendere e rispet- tare le nostre personalità distinte. Come il famoso sociologo di New York Richard Richard Gambino una volta disse, faccia- mo una "insalata di persone". Questa è la migliore immagine di ciò che siamo come nazione rispetto al solito "melting pot", semplicemente perchè essa sotto- linea chiaramente il fatto che possiamo vivere in un Paese e continuare a godere di tutte le nostre usanze e lingue native. C'è così tanto spazio nella nostra America per celebrare la "diver- sità". Che regalo! Quindi andiamo tutti fuori e balliamo con orgoglio le nostre tarantelle, i fox trot, i jitter-bugs, e i cha-cha-cha. Anche noi come i suoi mari- nai, quando avvistavano terra davanti a loro, e gridavano: Ho! Columbus! Saremmo capaci, noi, di affrontare il cambiamento di una vita con la stessa forza e determinazione dei nostri padri? Ho! Per il Columbus Day NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Il mese di Ottobre serve a ricordarci che le nostre radici sono vive e pre- senti, e che lo sono tutto l'anno. © Toldiu74 | Dreamstime.com

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