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GIOVEDÌ 4 OTTOBRE 2018 www.italoamericano.org 47 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Obiettivo Ser ie A. La Juventus resta imbattibile anche per il Napoli di Ancelotti disimpegna come prima punta (non è un caso che Milik abbia spesso più minuti di Mertens). Questa impostazione, almeno all'inizio, ha spaventato la Juventus: il Napoli, nei primi 20', ha comandato le operazioni, col- pendo un palo con Zielinski e passando meritatamente in van- taggio al termine di una grande azione (recupero palla più scarico di Allan, taglio e assist di Callejon, finalizzazione da pochi passi di Mertens). Poi però è tor- nata la Juventus che, con il suo mix di forza fisica, killer instict e determinazione dei top player, sorretta da una possente cornice di pubblico, ha rimontato e vinto. SOLIDITÀ JUVENTINA - I Bianconeri di quest'anno sono forse un po' meno imperforabili rispetto al passato: pagano qual- che disattenzione in più di un pacchetto arretrato, costruito decisamente a 'trazione anterio- re'. Ma non c'è nulla da fare: rimangono una squadra fisica- mente travolgente, tatticamente disciplinatissima e con una voglia di vincere senza eguali. Quando gli uomini di Allegri prendono in mano il pallino del gioco, lungi dall'essere spettaco- lari, sanno sempre condurre la partita sui propri ritmi e nelle zone di campo più congeniali. Le due linee di difesa e mediana si 'incollano', formando una diga difficilmente superabile, mentre la costruzione del gioco passa per le fasce (oltre che per Pjanic) e la finalizzazione della manovra L'amministratore delegato Adriano Galliani e il presidente del Milan Silvio Berlusconi in una foto del 1986 I l secondo anticipo della set- tima Giornata di Serie A rappresentava un crocevia fondamentale della prima parte della Stagione 18/19: il Napoli - dal percorso netto, se si eccettua il ko in casa della Sampdoria - faceva visita alla Juventus - capolista a punteggio pieno. Oltre alla classifica attuale, anche la storia recente della Serie A aveva caricato questo match di grande importanza: nelle ultime stagioni, infatti, solo il Napoli era riuscito a dare qual- che grattacapo alla Juventus, ren- dendo i continui trionfi dei Bianconeri meno scontati. NAPOLI PESO PIUMA - Eppure il Napoli non si era pre- sentato allo Stadium battuto, anzi. Rispetto ai tempi di Sarri, i partenopei restano una squadra tecnica, ma hanno sacrificato il possesso veloce e continuato del pallone, per provare a ottenere più occasioni da rete e una migliore occupazione del campo. Il funambolico 4-3-3 sarriano si è trasformato in un più accorto 4-4- 2 che, comunque, in virtù degli interpreti, resta atipico e imper- niato sulla tecnica e il gioco nello stretto. Come detto, però, Ancelotti pretende qualche 'strappo' in più: più verticalizza- zioni e maggior coinvolgimento, anche spalle alla porta, di chi si commerciali - ricorda il dirigente - mi misi a sua disposizione, a patto che ogni domenica fossi libero per seguire il Monza in casa e in trasferta". Galliani ha ammesso di essersi adoperato per favorire la trattativa solo perché vedeva coinvolto il Monza ("Mi avessero chiesto di interessarmi di un altro club lombardo, avrei subito spento il telefonino") e svela come l'idea sia nata dal Gruppo Finivest, "Io - sottolinea il futuro Ad biancorosso - non ho dovuto stressare nessuno", e lì dentro resti: "Ho rifiutato altre proposte e questo sarà il mio Ultimo Tango a Parigi." Alla conferenza stampa, anche Daniele Massaro, il primo acquisto di Galliani nella sua pre- cedente esperienza al Monza e, sulle ali dell'amarcord, si è lan- ciato in un pronostico, che ha molto il sapore del sogno: "Tra due anni ci giocheremo il derby col Milan: potrebbe accadere nel 2020 e ai sogni non si devono mettere dei limiti". SEGUE DA PAGINA 42 STEFANO CARNEVALI sulla partita va ben oltre lo 'zam- pino' nelle tre realizzazioni. Al suo primo vero big match di Serie A, ha dominato il campo giocando in tutte le posizioni del- l'attacco e vincendo pressoché tutti gli 'scontri diretti' con i difensori napoletani, si trattasse di Hysaj, Koulibaliy o Albiol. Ronaldo è davvero la 'ciliegina' che va ad innalzare la pericolo- sità di una squadra già di per sé 'tostissima'. KILLER INSTINCT - Qualità a 'marchio' registrato di questa Juve, il killer instict bian- conero ha fatto la differenza anche nel big match contro il Napoli: se Cristiano Ronaldo è stato dominante, Mandzukic ha concretizzato con splendida fred- dezza tutte le occasioni concesse- gli dal portoghese. Tutta la squa- dra, comunque, nonostante lo 0-1 iniziale, non ha mai 'perso la bussola' e, con il passare dei minuti, ha rimesso la partita sui binari a lei più congeniali. Il Napoli, oltre che di 'chili', è mancato proprio di solidità men- tale: dopo il vantaggio ha faticato a contenere il prevedibile ritorno dei padroni di casa, soffrendo principalmente dal punto di vista fisico. Ma, dopo il pareggio della Juve, il crollo è stato mentale. Le distanze tra i reparti sono diventate chilometriche, il centro- campo (ancora deludente Hamsik) si è sciolto e sono fioc- cati gli errori individuali. Mario Rui, nonostante qualche buona folata in avanti, è stato difensiva- mente imbarazzante e, con due cartellini gialli sciocchi, ha lasciato la squadra in 10 pochi minuti dopo il secondo gol juven- tino. Va però dato atto al Napoli di non aver mai smesso di gioca- re un buon calcio offensivo: dopo l'espulsione del terzino, complice anche un colpevole rilassamento bianconero, sono arrivate delle buone occasioni che però gli avanti azzurri hanno malamente sprecato, denotando la mancanza di killer instinct. Difetto assoluta- mente non condiviso dai 'colle- ghi' piemontesi. GAME, SET E MATCH? - È forse troppo presto (siamo alla settima giornata), ma il cammino di vittorie della Juventus, unito alla prova di forza con cui è stata liquidata l'inseguitrice più accre- ditata (il Napoli, al momento, è la squadra con più qualità di Serie A e la Juventus gli si è dimostrata superiore), fanno supporre che quanto detto su queste pagine in estate sia inevitabile: il Campionato italiano è della Juventus. Senza errori e crolli psicologici dei Bianconeri, sarà molto difficile vedere una vera lotta per il titolo. viene affidata a top player assolu- tamente spietati. FATTORE CR7 - Cristiano Ronaldo, ancora una volta, è stato decisivo e il migliore in campo. Non ha segnato, ma tutte e tre le marcature bianconere nascono dal portoghese (assist per l'inzuccata di Mandzukic, palo prima del tap-in per il secon- do gol del croato, spizzata per il gol di Bonucci), ma il suo 'peso' L'attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo. © Enriquecalvoal | Dreamstime.com