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GIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2018 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Obiettivo Serie A. rivelazione Krzysztof: bomber che segna tanto (9 reti in 7 incontri) e inanella record per il Genoa cominciato a segnare e non ha più smesso, ripetendosi contro ogni tipo di difesa, realizzando gol secondo modalità differenti (proprio come in P olonia) e sfruttando le poche occasioni prodotte dal gioco tutt'altro che brillante del Genoa. Al netto di un calendario sin qui favorevole, infatti, Piatek ha comunque giocato agli ordini di Ballardini (sostituito in queste ore da Juric) - un allenatore abile anzitutto ad organizzare la fase difensiva delle proprie squadre - e con Pandev, Kouamé e Bessa come principale cast di supporto (con tutto il rispetto non Douglas Costa o Pjanic). Sin qui i numeri di Piatek sono semplicemente mostruosi in 7 partite di Campionato (il Genoa deve ancora recuperare la gara della Prima Giornata, contro il Milan) ha realizzato 9 reti; in un solo match di Coppa Italia ne ha fatti addirittura 4. Proprio questo incontro - il primo ufficia- le disputato dal numero 9 rosso- blu - aveva fatto scoprire ai più il giocatore: più delle mezze parole sussurrate da Ballardini in estate (che aveva ipotizzato di avere tra le mani un bomber di razza), hanno parlato i 4 gol dell'incro- cio con il Lecce. Nel giro di 37 minuti nella sfida valevole per il terzo turno ha stabilito un record in quanto mai nessun calciatore del Genoa ha mai segnato quattro gol in un match di coppa nazio- nale, nè lo ha fatto nell'arco di poco più di mezzora di gioco. N essuno poteva pre- vedere un'esplo- sione così fragoro- s a da parte di Krzysztof Piatek, il centravanti del Genoa che, a suon di reti, sta polverizzando record in serie. In un'epoca dove addetti ai lavori - tramite reti di osservato- ri, allenatori di giovanili e procu- ratori - e semplici appassionati tramite internet, media specializ- zati e social, possono arrivare a conoscere le caratteristiche di ogni talento nascosto, la storia di Piatek è davvero singolare. Il bomber polacco, infatti, nei propri trascorsi in patria aveva messo a referto numeri buoni, ma non certo stratosferici (pen- sando al valore della massima divisione polacca): 18 reti in 85 gare con lo Zaglebie Lubin e 32 gol in 65 pres enze con il Cracovia. Difficile anche esaltar- si per le sue qualità tecniche: le sue reti in Polonia non hanno tratti in comune che evidenzino fondamentali eccellenti o una precis a qualità grandemente sopra la media. Piatek colpisce per la forza e la determinazione, ma non pare eccellere pratica- mente in nessuna di quelle qua- lità che rendono un attaccante di caratura internazionale. Eppure, non appena arrivato in Italia, la punta polacca ha vissuto una stagione tribolata, caratterizzata da un'evidente involuzione nel gioco, da aspetta- tive 'europee' deluse e segnate dall'esonero a gennaio di Sinisa Mihajlovic (sostituito da Walter Mazzarri). Certamente, nello scorso Campionato, i rifornimenti per l'acciaccato Belotti si sono fatti molto più radi. Il problema, però, è che 'il Gallo' ha iniziato sotto tono anche questa Stagione. In perfetta condizione e carico 'a mille', durante il ritiro estivo, il capitano del Torino sembrava essersi messo alle spalle la delu- sione del Mondiale mancato, la frustrazione per non essere passa- to a nessuna 'big' e, soprattutto, i problemi al ginocchio. Però, dopo 8 giornate, lo score del centravan- ti è fermo a sole due reti realizza- te (di cui una su rigore). Il Torino, nonostante un'im- portante campagna di rafforza- mento, non sta convincendo soprattutto dal punto di vista degli automatismi offensivi: è una squadra muscolare e compassata. SEGUE DA PAGINA 38 STEFANO CARNEVALI concentrazione e determinazio- ne. Piatek gioca con una potente cattiveria, restando sempre foca- lizzato sulla partita. Lotta su ogni pallone, si smarca un numero elevatissimo di volte, pressa i difensori e protegge ogni posses- so come se fosse l'ultimo di una finale di Champions. Altrettanto rilevante è la lucidità che il pun- tero sa mantenere elevata in ogni frangente della gara: è solo così che ha potuto concretizzare le non certo numerose palle gol che il Genoa ha saputo offrirgli. Ha poi una grande facilità di calcio - ecco, forse questo è, per quanto visto fin qui, il suo mar- chio di fabbrica -: quando gli si apre lo spazio giusto, il polacco proveniente dal club più antico della Polonia, il KS Cracovia, senza concessioni alla spettaco- larità, non ci pensa due volte e cerca di fulminare il portiere avversario, solitamente con tiri 'secchi' e precisi, indirizzati sul palo più lontano. La favola di Krzysztof e del suo spiccato feeling con il gol, è forse la più bella di questo avvio di Serie A: adesso ha nel 'miri- no' addirittura il record di Gabriel Batistuta (a segno per 11 giornate cons ecutive nel 1994/95). L'asticella però si è alzata: alla ripres a del Campionato il Genoa farà visita alla Juventus e, altra incognita, sarà da verificare l'adattamento di Piatek agli schemi di Juric, il nuovo allenatore del Grifone. Impossibile catalogarlo come la classica 'meteora estiva', visto che, una volta iniziato il Campionato, Piatek ha ripreso a segnare e, a tutt'oggi, non ha ancora interrotto la serie più che positiva di risultati. Come detto, nel bagaglio dell'attaccante polacco non ci sono 'numeri d'alta scuola': quello che, sin qui, ha fatto di lui una 'macchina da gol' sono state Gli unici autentici 'guizzi' sono quelli garantiti da Iago Falque che, però, ha saltato parecchie partite per infortunio. Anche l'ac- quisto last-minute di Zaza ha con- tribuito a scompigliare gli equili- bri: Mazzarri aveva lavorato per tutta l'estate sul tridente offensi- vo, ma ora la presenza di due cen- travanti di valore (e gli acciacchi di Iago) hanno imposto correttivi che, sin qui, non hanno convinto. La situazione tecnica sembra for- nire attenuanti al 'Gallo' versione 18/19, ma sembra anche evidente come il calciatore sia ancora poco 'libero' mentalmente: la spaval- deria che ha contrassegnato il suo exploit di due anni fa è davvero un lontano ricordo. C'è ancora tutto il tempo per rifarsi, ma un dato inquieta i sostenitori del centravanti grana- ta: Belotti non è mai stato un attaccante molto prolifico. Il suo score in Serie A parla di stagioni con 6, 10 e 12 gol. Il 'boom' dei 26 gol si è registrato solo nel 2016/17. E se fosse stata una - gloriosa - eccezione destinata a non ripetersi? L'attaccante genoano Krzysztof Piatek: 9 reti in sette partite L'attaccante e capitano del Torino Andrea Belotti nella stagione 2016/17 aveva segnato 26 reti in campionato