L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-15-2018

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www.italoamericano.org 19 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2018 LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, a conti fatti, chissà, potreb- be arrivare l'impulso a ribattezzare il Ver- ranzano - Narrows Bridge, Ponte dei Popoli Indige- ni, in onore deg li indiani Mohawk, operai edili appesi alle travi di acciaio, tra le diecimila persone che lavorarono al pro- getto di costruzione del ponte newyorkese. Nel frattempo il ponte sospe- so a due piani, Giovanni da Ver- razzano, che ha perso una "z" nella traduzione, ha compiuto 54 anni questo mese. A llora il s indaco di N ew York, Robert F. Wagner, tagliò il nastro durante la cerimonia di apertura. Il livello superiore del ponte Verrazano-Narrows, aper- to al pubblico il 21 novembre 1964, prese il nome da Giovanni da Verrazzano (1485-1528), l'e- sploratore fiorentino del Nord America, al servizio del re Fran- cesco I di Francia. Giovanni da Verrazzano nac- que in Val di Greve (a sud di Firenze), nella Repubblica di Firenze ed era figlio di Piero Andrea di Bernardo da Verrazza- no e Fiammetta Cappelli. Ver- razzano si è sempre considerate un fiorentino, non importava dove si trovasse per viaggio. Verrazzano è noto come il primo europeo, dopo le spedizio- ni norvegesi nel Nord America intorno al 1000 d.C., ad esplora- re la costa atlantica del Nord America tra la Florida e il New Brunswick, tra cui la New York Bay e la Narragansett Bay, nel 1524. *** Verrazzano lasciò Firenze e si stabilì nella città portuale di Dieppe, in Francia nel 1506, dove iniziò la sua carriera come navigatore e lasciò dettagliati resoconti dei suoi viaggi in Nord America. In nome dei mercanti e dei finanzieri in cerca di nuove rotte commerciali, il re Francesco I di Francia, nel 1523, chiese a Ver- razzano di fare piani per esplora- re un'area tra la Florida e Terra- nova, la "Nuova Terra trovata", con l'obiettivo di scoprire una rotta marittima per l'Oceano Pacifico. In pochi mesi quattro navi s alparono vers o oves t per i Grandi Banchi di Newfound- land, ma una violenta tempesta e il mare agitato causarono la per- dita di due navi. Le rimanenti due navi danneggiate, La Dauphine e La Normande, furo- no costrette a tornare in Breta- gna. A riparazioni ultimate, nelle ultime settimane del 1523, salpa- rono di nuovo. Questa volta le navi si diressero verso sud, verso acque più calme, che erano sotto il pericoloso controllo spagnolo e portoghese. Dopo una sosta a Madeira, le complicazioni costrinsero La Normande a tornare in porto, ma la nave di V errazzano, La Dauphine, pilotata da Antoine de Conflans, partì e si diresse anco- ra una volta verso il continente nordamericano. Si avvicinò all'area di Cape Fear il 1 marzo e, dopo un breve soggiorno, raggiunse la laguna del Pamlico Sound della moder- na Carolina del Nord. Es plorando la cos ta più a nord, Verrazzano e il suo equi- paggio entrarono in contatto con i nativi americani che vivevano sulla costa. Nella baia di New York, osservò quello che consi- derava un grande lago, che era in realtà l'ingresso del fiume Hud- son. Navigò poi lungo Long Island ed entrò nella baia di Nar- ragansett, dove ricevette una delegazione di Wampanoag. Rimase lì per due settimane, poi si spostò verso nord, seguendo la costa fino al Maine moderno, la Nuova Scozia sudorientale e Terranova, dopodiché tornò in Francia nel luglio del 1524. Ver- razzano chiamò la regione che esplorò Francesca, in onore del re francese, ma la mappa di suo fratello la etichettò Nova Gallia, "Nuova Francia". *** Con il sostegno finanziario di Jean Ango e Philippe de Chabot, Verrazzano organizzò un secon- do viaggio che partì da Dieppe con quattro navi, all'inizio del 1527. Una nave fu separata dalle altre in una tempesta vicino alle isole di Capo Verde, ma Verraz- zano raggiunse la costa del Bra- sile con tre navi e raccolse un carico di legno del Brasile prima di tornare nella città portuale francese. Nel 1528, durante il suo terzo viaggio in Nord America, dopo aver es plorato la F lorida, le Bahamas e le Piccole Antille, Verrazzano si ancorò in mare e remò verso l'isola di Guadalupa. Fu ucciso dagli abitanti nativi. La flotta di due o tre navi era ancorata fuori dal raggio di tiro e nes s uno potè ris pondere in tempo. *** La reputazione di Verrazza- no, nonostante le sue scoperte, non ha proliferato tanto quanto quella degli altri esploratori dell'epoca. Ha avuto la sfortuna di fare importanti scoperte nello stesso periodo di cinque anni, 1519-1524, sia della drammatica conquista del Messico che della circumnavigazione del mondo di Ferdinando Magellano che lo portò alla fama immortale, seb- bene M agellano non l'abbia completata. *** Il Verrazzano-Narrows Brid- ge prende il nome sia dall'esplo- ratore fiorentino Giovanni da Verrazzano che, mentre era al servizio di Francesco I di Fran- cia, divenne nel 1524 il primo europeo ad entrare nel porto di New York e nel fiume Hudson, sia dallo specchio d'acqua che abbraccia: Narrows. Ha una cam- pata centrale di 4.260 piedi (1.298 metri) ed è stato il ponte sospeso più lungo del mondo al momento del suo completamento nel 1964, superando il Golden Gate Bridge di 60 piedi, fino a quando è stato superato a sua volta dai 366 piedi dell'Hamber Bridge nel Regno U nito nel 1981. *** Attualmente, ha l'undicesima campata principale più lunga del mondo, pur mantenendo il suo posto come il ponte più lungo delle Americhe. Le sue massicce torri pos s ono es s ere vis te in buona parte dell'area metropoli- tana di New York, compresi i punti in tutti e cinque i quartieri di New York City e nel New Jer- sey. Il ponte rappresenta un colle- gamento critico nel sistema auto- stradale locale e regionale. Segna la porta verso il porto di New York; tutte le navi da crociera e la maggior parte delle navi porta- container che arrivano al porto di N ew Y ork e del N ew J ers ey devono passare sotto il ponte e, pertanto, devono essere costruite per adattarsi allo spazio sotto di es s o. D al 1976, il ponte è il punto di partenza della Maratona di New York. *** Il Verrazzano-Narrows Brid- ge è stato il coronamento dell'in- gegnere s trutturale O thmar Amman e del pianificatore di New York Robert Moses. È stato costruito per $ 320 milioni, più o meno il budget, uno standard di frugalità che l'attuale New York può solo sognarsi. Diecimila uomini hanno lavorato per costruire il ponte.

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