L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-30-2018

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GIOVEDÌ 29 NOVEMBRE 2018 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l mese scorso, Venezia ha subito la quarta più alta inondazione della sua sto- ria. L'acqua è uscita dalle fognature, ha superato i bordi dei canali ed è finita nelle case, nelle aziende e negli hotel della città. In pochi sono stati risparmiati, visto che circa il 75% delle strade è stato inonda- to. Non è un fenomeno nuovo: sono secoli che Venezia viene i n o n d a t a . L ' a r t i s t a F e d e r i c o Moja ha persino catturato l'ac- qua alta nella sua pittura di Piaz- za San Marco datata 1853. Poiché in giro per il mondo, da New Orleans ad Amsterdam a Londra, ci sono argini in azione, che cosa rende la città italiana ancora così vulnerabile e cosa si è fatto per proteggerla? Sparpagliata su dozzine di isole separate da canali e circon- data dall'acqua, Venezia è cono- sciuta come la città galleggiante. Si trova al centro di una laguna in cima al mare Adriatico e due volte al giorno la marea si affret- ta a portare acqua salata per nutrire l'ecologia salmastra. È un ciclo che dura da millenni e che i veneziani delle origini hanno sfruttato abilmente per costruire la loro ricchezza. Prima con la pesca, poi con la supremazia navale e infine Venezia usò le sue competenze marittime per dominare il commercio fino a Istanbul e attraverso il Medio Oriente. A livello pratico, le maree sono essenziali anche per portare nutrienti alla vita lagunare e per eliminare i liquami e il limo che si accumulano nel tempo. Senza le maree, la città di Venezia non sarebbe mai diventata ricca e si sarebbe presto insabbiata ren- dendo i canali impraticabili, tra- sformando le paludi in banchi di fango, poi in terra asciutta e infi- ne portando la città galleggiante in secca. L e m a r e e d a n n o v i t a a l l a laguna in molti modi, ma con le maree arrivano anche dei perico- li. Per la maggior parte dell'an- no, le maree fluttuano tranquilla- mente da un minimo di circa 30 centimetri ad un massimo di 1 metro, rinfrescando la laguna senza infiltrarsi nelle strade o nei "campi". Occasionalmente, spe- cialmente a gennaio, l'acqua scende anche più giù durante l'acqua bassa, lasciando le bar- che bloccate nel fango sul fondo dei canali. E le paludi lagunari fungono da cuscinetto per pro- teggere la città assorbendo l'ac- qua in eccesso quando le maree vanno un po' più in alto. Ma quando l'autunno si fonde con l'inverno, una serie di fattori sta- gionali e ambientali convergono nel convogliare l'acqua di mare oltre le soglie della città. Innanzitutto, l'allineamento astronomico del Sole e della Luna aumenta significativamen- te le maree quando la normale a t t r a z i o n e g r a v i t a z i o n a l e s i intensifica e le acque più alte fluiscono nella laguna. I cambia- menti meteorologici portano un vento autunnale di Scirocco che soffia da sud-est. I venti spingo- no letteralmente l'acqua di mare su per l'Adriatico, facendo salire l e i n s e n a t u r e d e l l a l a g u n a e innalzando i livelli delle maree. E un terzo elemento geografico naturale completa la tempesta perfetta. La forma lunga e quasi chiusa dell'Adriatico fa oscillare il mare o lo fa ondeggiare lentamente avanti e indietro. Questo produ- ce un'onda stazionaria che corre su e giù per il bacino proprio come fa l'acqua sporca quando esce. Ed è quando questo ondeg- g i a m e n t o s i s i n c r o n i z z a c o n un'alta marea astronomica e i venti di Scirocco, che si verifica- no le preoccupanti alte maree dell'acqua alta inondando strade, negozi, case e alberghi. L'astronomia, il meteo e la geografia non sono tuttavia gli unici fattori che contribuiscono all'aumento delle acque di Vene- zia. Ci sono altri due fattori: uno locale e uno globale. Gli scienziati hanno verifica- to per la prima volta che esiste un problema con la subsidenza locale decenni fa. Il problema è stato fatto risalire all'estrazione delle acque sotterranee che è stata interrotta sommariamente. Altri studi hanno suggerito che le correnti prodotte dal traffico idrico e dalle navi da crociera stanno erodendo le fondamenta degli edifici o che la colpa è della naturale erosione del suolo. Alcuni si interrogano se in realtà il fenomeno non si stia attenuan- do, ma un recente studio satelli- tare dell'Università di Padova ha concluso che Venezia sta affon- dando naturalmente al ritmo di circa 1 millimetro all'anno a causa della compattazione di fango e sedimenti sotto la città. Le attività umane possono cau- sare ulteriori cedimenti localiz- zati fino a 10 millimetri in alcu- ne aree. Per contestualizzare questi eventi, si dice che parti di New Orleans si abbassino fino a 2 , 5 c e n t i m e t r i ( o 1 p o l l i c e ) all'anno a causa dell'estrazione di petrolio e gas, quindi la natu- r a l e s u b s i d e n z a v e n e z i a n a potrebbe sembrare un po' irrile- vante se non fosse per un fattore globale: il cambiamento climati- co. E mentre Venezia affonda lentamente, il cambiamento cli- Camminare in piazza San Marco, piedi immersi nell'acqua della laguna. Quanto comune diventerà questa immagine? © Antonio Gravante | Dreamstime.com Venezia convive da sempre con il fenomeno dell'Acqua Alta, ma la mano dell'uomo l'ha reso più pericoloso che mai Un mondo senza Venezia: un incubo più reale di quel che crediamo NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua a pagina 7

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