L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-30-2018

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GIOVEDÌ 29 NOVEMBRE 2018 www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | O ggi, mi sento di scrivere su Roma e il patrimonio ital- iano, ma per una volta - i nostri let- tori abituali potrebbero conoscere la mia passione per la storia clas- sica - non voglio addentrarmi nelle profondità e nelle bellezze dell'Impero, ma concentrarmi sulla Roma di oggi. Almeno in parte, diciamo. La nostra merav- igliosa capitale sta attraversando un momento difficile, come molti di voi probabilmente sanno, anche dalle pagine del nostro giornale, ma la sua storia millenaria dimostra che Roma non è mai stata battuta, né con- quistata, e si è sempre, sempre, rialzata con orgoglio, più bella e migliore di prima. E quello che succede per Roma, signore e signori, succede per l'Italia nel suo complesso: il Bel Paese fafatica, il governo è debole, la tv è terribile ma l'Italia rimane l'Italia, idiosincratica e criticata, ma amata e invidiata come nessun altro posto al mondo. I nostri abituali lettori sanno che noi de L'Italo Americano crediamo veramente che una delle ragioni per cui il nostro Paese rimane così bello, così caldo, così accogliente è il legame profondo che è riuscito a mantenere con il suo passato, non solo storico e artistico, ma anche con le cose più umili e comuni. Il modo in cui le per- sone amano fare compere nei piccoli negozi di alimentari piut- tosto che nei supermercati, l'abi- tudine di comprare un vassoio di pasticcini dopo la messa domeni- cale per portarle a casa, i pen- sionati che si ritrovano tutti i giorni per un caffè, nello stesso bar, per parlare della vita e degli eventi giornalieri, i loro occhi ancora brillanti come lo erano una cinquantina o sessantina di anni prima, quando avrebbero potuto fare lo stesso da adoles- centi. L'Italia ha arte, ha natura, ha cultura, ma ha anche una sem- plicità commovente, disarmante e impossibile da non adorare una volta che la si conosce. La sem- plicità dei piccoli gesti e delle abitudini di cui abbiamo parlato poco fa, naturalmente, ma anche quella fatta dalla miriade di vec- chi mestieri tradizionali che, let- teralmente, hanno fatto il Paese: un esercito di sarti, orafi e cor- dai; venditori di formaggi, pesca- tori e falegnami; merlettaie, fab- bri e campanari che, nel corso dei secoli, hanno costruito il paese pietra su pietra con le loro abilità e capacità, rendendolo lo scrigno dei tesori che è oggi. E quando consideriamo il modo in cui, in passato, pittori, scultori e architetti erano in gran parte considerati "artigiani" e tutti iniziavano come apprendisti nelle botteghe, l'importanza di questa parola, artigianato, nella storia e nella cultura d'Italia, diventa ancora più essenziale. Ma torniamo a Roma, oggi, per guardarla con occhi diversi. Per un momento, mettiamo da parte i suoi monumenti e la sto- ria canonica, ma anche lo sfarzo della Dolce Vita e di Via Con- dotti. Scopriremo la città con un tour speciale, che ci porterà negli atelier e nei laboratori di quegli artigiani che mantengono viva la fiamma della tradizione e del patrimonio nelle sue strade, un pezzo alla volta come opere d'arte uniche, con la semplicità e l'umiltà tipiche degli artigiani di tutto il Paese. E badate, questo che stiamo facendo insieme non è un sem- plice tour virtuale, attraverso una manciata di parole piacevol- mente posizionate - o almeno così spero - su un foglio di carta bianca: è qualcosa di reale. Infat- ti, le persone interessate a sco- prire con i loro occhi le vite e il lavoro degli artigiani e delle arti- giane nel centro storico della capitale, possono farlo, dal 2013, grazie all'iniziativa Botteghiamo. La definizione del progetto è molto semplice: mira a dare importanza all'artigianato storico, o antichi mestieri, come diciamo in Italia, e a raccontare la loro storia attraverso la scoperta dei loro segreti e delle loro curiosità. Botteghiamo è un tour dedica- to alla visita di botteghe tradizionali situate negli storici rioni di Roma: Ponte, Parione, Regola, Borgo, Monti, Traste- vere e Tridente. La guida vi porterà attraverso la storia di queste aree e vi parlerà di molti dei loro mestieri tipici e del loro sviluppo, valore e resistenza alla moderna cultura dell'usa e getta. Durante la passeggiata, avrete l'opportunità di visitare tre o quattro botteghe artigiane, o lab- oratori, in cui gli artigiani vi diranno cosa fanno, come lo fanno e, beh ... perché lo fanno. Perché non è l'essenza il cuore di tutto? Nel perché facciamo certe cose o prendiamo certe decisioni? E sono pronta a scom- mettere che molti dei talentuosi artigiani e artigiane di Botteghi- amo probabilmente diranno che sono stati incontrollabilmente attratti dal loro mestiere, come se fossero ispirati, anzi, chiamati a farlo per qualche inspiegabile necessità. Una necessità che mantiene viva la tradizione, natu- ralmente, ma che li fa anche far parte di una comunità secolare che trascende il tempo, che riu- nisce all'interno della stessa, ide- ale, bottega i cuori, i corpi e le anime di milioni di artigiani che hanno tessuto la trama di questo Paese nel corso della storia. Altri parleranno della loro famiglia e di come il loro mestiere abbia definito la loro vera essenza da generazioni: la famiglia è il cuore dell'italianità, non dimen- tichiamolo, e questo vi dice quanto l'artigianato sia incredi- bilmente importante non solo per l'economia e il patrimonio del Paese, ma anche per la sua strut- tura sociale e affettiva. Inizierete la passeggiata da Piazza di Pasquino, un luogo con cui i nostri lettori hanno familiar- ità, dato che dedichiamo spesso le nostre pagine ai racconti di Pasquino e al suo irriverente senso dell'umorismo. Bene, la scelta di questo punto particolare per iniziare il tour di Botteghi- amo non è casuale: Pasquino era un artigiano, forse un barbiere o un calzolaio, egli stesso un sim- bolo del mondo in cui i parteci- panti stanno per entrare. Potete scegliere una guida che parla italiano o inglese, e avrete anche la possibilità di gustare alcuni deliziosi assaggi di cibo tradizionale durante il tour, in una delle parti del percorso gas- tronomico dell'itinerario. E per ricordare tutto questo, una volta che tornerete a casa, riceverete un piccolo regalo, che di per sé è un gioiello dell'artigianato ital- iano: una bella mappa disegnata a mano dei rioni storici di Roma, con tutte le loro botteghe tradizionali, completa dei loro nomi e delle informazioni di contatto. Orientata com'è alla tradizione e al suo ruolo nello sviluppo del tessuto sociale e culturale di Roma, Botteghiamo è un'esperienza che dà più di quello che sembra. Oltre al puro intrattenimento e al valore educativo del tour, è il concetto in sé che conta, perché mantiene vivo e fa battere il cuore e l'ani- ma di una città e di un Paese, anche nei momenti in cui tutto ciò che è unico, non omologato, prodotto non di massa, sembra paradossalmente perdere valore agli occhi delle persone. Botteghiamo è più di un tour tra le botteghe artigiane di Roma, è un viaggio nell'anima del Paese, un modo per capire per- ché gli italiani vogliono ancora fare artigianato e si rifiutano di arrendersi alla filosofia "eco- nomico e usa e getta è chic" del- l'economia di oggi. Perché c'è di più nell'artigianato che il sem- plice prodotto finale, anche quando è qualcosa di così squisi- tamente realizzato da essere un'- opera d'arte. L'artigianato è l'essenza e l'an- ima del Paese, perché è tradizione e apprendimento, è famiglia e passato, è storia e futuro tutto in una volta. L'Italia ha arte, ha natura, ha cultura, ma a volte sono la semplicità e l'umiltà delle sue tradizioni che fanno davvero innamorare © Claudio Gangi | Dreamsti- me.com Botteghiamo, Roma e l'anima del patrimonio italiano NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ

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