L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-13-2018

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1062440

Contents of this Issue

Navigation

Page 14 of 51

www.italoamericano.org 15 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 13 DICEMBRE 2018 V uoi luci chiare sul- l'albero, penso che quelle multicolori s iano più belle; preferisci il prosciut- to sul tavolo delle feste, dico che il tacchino è più buono; ti scateni nei moderni canti natalizi, mi convincono quelli vecchi; insisti sul panettone come dessert ... aspetta, cosa?? Oh, no: ci sarà solo un Pandoro! E così inizia ... il confronto diretto sul dolce di Natale ital- iano. La soluzione è semplice, ovviamente: entrambi! Eppure le preferenze sono nette per i due amati dolci delle feste. La regale cupola burrosa del panettone lievitato con il lievito di birra custodisce delicatamente frutta candita, uvetta e noci, mentre il ricco aroma di vaniglia e la consistenza di una brioche guadagnano uno status stellare nel Pandoro, l'interno dorato pronto per una cucchiaiata di panna. È facile capire che per entrambi può scoppiare "vero amore"! Entrambe le prelibatezze, più pani che dolci, sono venerate tradizioni natalizie praticamente in ogni casa italiana sia in Italia che all'estero. Tuttavia, non è sempre stato così. Come molte specialità italiane, queste torte venivano prodotte solo in un'area specifica. Il panettone è iniziato come tradizione locale milanese e l'inizio del Pandoro è a Verona, e se si viveva altrove, si era sfor- tunati. Sia il panettone che il pan- doro richiedono metodi lunghi e complicati di produzione, il che significa che la maggior parte di essi sono realizzati da panettieri specializzati. Tuttavia, alla fine del 1800 e nel 20° secolo, ingeg- n o s i p a n e t t i e r i a M i l a n o e a Verona hanno sviluppato metodi di produzione di massa di un dolce accettabile. Così era molto più facile per tuo cugino a Roma mettere le mani sull'uno o sul- l'altro ... o su entrambi. Oggi, o l t r e 1 1 7 m i l i o n i d i p e z z i , insieme, vengono cotti e spediti in tutto il mondo! L a s t o r i a d e l P a n e t t o n e è lunga e ricca, anche se nessuno s a c o n p r e c i s i o n e q u a n d o è apparsa per la prima volta. I doc- umenti medievali del 1200 sug- geriscono un tipo simile di pane originario di Milano, e veniva chiamato "pane di tono" - "pane di lusso" nell'antico dialetto milanese. Altre storie sono un po' più romantiche, come quella che coinvolge un nobile del 1400 noto come Ughetto degli Atel- lani. Si dice che si innamorò per- dutamente di Adalgisa, figlia di un povero panettiere detto Toni. P e r o t t e n e r e i l s u o f a v o r e , Ughetto si presentò come for- naio e si offrì di lavorare gra- tuitamente. Preparò un ricco pane sicuro di stupire l'amante più reticente, che riempì con burro cremoso, uova e altre rare delizie. Il pane, conosciuto come Pan del Toni, ebbe un immedia- to successo. La sua popolarità portò grande ricchezza all'umile p a n i f i c i o , e n a t u r a l m e n t e . . . . Ughetto conquistò la ragazza. Un'altra leggenda vuole farci credere che il Panettone sia nato nel 1500 come risultato di un dolce andato a male. Il panet- tiere del duca Ludovico Sforza perse incautamente cognizione della cottura in forno del suo dolce e il risultato fu un disastro di fumo. Temendo che il duca e i suoi ospiti reali si sarebbero potuti indignare, un giovane aiu- tante di cucina prese veloce- mente la pasta di lievito rima- nente, afferrò i resti di frutta candita e la mescolò con qualche u o v o r i m a s t o e d e l b u r r o . I l lavoro manuale che ne risultò fu un enorme successo, e l'aiutante di cucina conosciuto come... avete indovinato...Toni, fu ono- rato dando il nome al pane. Che si tratti della versione A o B, o di qualche altra leggenda, è a b b a s t a n z a c h i a r o c h e l a tradizione natalizia milanese del Panettone è molto venerata. Fare un panettone artigianale è un compito impegnativo che unisce scienza, esperienza, abilità e molta pazienza. Per cominciare, letteralmente, il lievito madre deve essere portato a uno stato di preparazione. Per diverse set- timane il lievito viene alimentato e impastato più volte al giorno. Micro-condizioni come l'umidità e l'acqua utilizzata influenzano il lievito madre; di conseguenza, il Panettone di ogni produttore ha un sapore lievemente ma distin- tamente diverso. Se un fattore è leggermente sbagliato, l'intera produzione può essere rovinata. Si dice che durante il periodo natalizio, i panettieri che fanno Panettoni si riconoscono facil- mente per il loro aspetto preoc- cupato e le occhiaie! D u e o t r e v o l t e p e r f a r lievitare la pasta e finalmente ... i panettoni sono pronti per la cottura. L'impasto color limone viene fatto cadere in uno stampo di carta rotondo chiamato "pirot- tino" che ne sosterrà la risalita verso l'alto durante la cottura. Una volta uscito dal forno, tut- tavia, le preoccupazioni del for- naio non sono finite. La quintes- s e n z a d e l l a c u p o l a d o r a t a comincerà ad appiattirsi come un pallone bucato se il pane non viene frettolosamente appeso a testa in giù per raffreddarsi, pena tutta la preparazione sarà inutile. Il prodotto finito è festosa- mente avvolto in fine carta orna- ta di nastri, pronto per essere regalato. La tradizione di presen- tarsi agli amici e alla famiglia con un panettone come simbolo di buona volontà e sinceri auguri è speciale, e non è insolito per una famiglia terminare le feste con più di un panettone! Anche se il Pandoro è meno ricco di racconti leggendari, non ha in alcun modo un rango infe- riore sulla tavola di Natale. Ele- gantemente alto e di un sorpren- dente giallo zafferano, la sua classica forma a stella e la pol- vere di zucchero sparso in cima richiedono la massima atten- zione. Leggermente più dolce, questa delizia natalizia viene spesso servita come una serie g r a d u a t a d i f e t t e o r i z z o n t a l i impilate con la panna montata, il suo aspetto che imita un albero di Natale. Alcuni preferiscono la sua forma più semplice: coperto di polvere di zucchero che ricor- da una montagna innevata. A differenza del Panettone, il Pandoro non può vantare di aver salvato un vero amore, o almeno non ne siamo a conoscenza. Tut- tavia, i suoi predecessori sono menzionati già nel I secolo da Plinio il Vecchio. Egli scrisse di u n r i c c o p a n e " f a t t o c o n l a migliore farina combinata con uova, burro e olio" molto simile al moderno Pandoro. Pani simili sono stati fatti durante il Medio- evo, ma venivano consumati solo dai ricchi poiché la farina di grano era un lusso. Chiamato "pane reale" o "pane d'oro", potevano permettersi una tale delizia solo quelli che avevano la nobiltà che scorreva nelle vene. Le cose sono cambiate, tut- tavia, quando si arriva al Pan- doro come lo conosciamo oggi. Il 30 ottobre 1894, Domenico Melegatti di Verona ottenne il primo brevetto per la produzione in serie del pane a forma di stella a 8 punte. Il resto è una storia deliziosa! Mentre entriamo nella sta- gione di Natale, l'augurio è che le tradizioni del pane natalizio italiano possano far parte della vostra festa. E perché non averli entrambi? Un panettone fresco gustato con del vino frizzante o u n c a p p u c c i n o c a l d o " e " u n ricco pandoro servito nella sua reale semplicità o guarnito con crema al mascarpone riunireb- bero ogni famiglia divisa. Dopo tutto, la pace in casa vale sicura- mente il "sacrificio"! Morbidi, delicati e gustosissimi: il panettone e il pandoro sono tipici dolci della tradizione Italiana © Corina Daniela Obertas | Dreamstime.com Scontro diretto tra i dolci natalizi italiani: Panettone o Pandoro? Pasticceri al lavoro! La preparazione di panettone e pandoro è laboriosa e lunga © Maurizio Milanesio | Dreamstime.com SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-12-13-2018